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Mister Nicola Ragno

NARDÒ- I volti tesi dopo la partita non sono da primo posto, anche se il verdetto del “Giovanni Paolo II” dopo l’1-1 tra Nardò e Francavilla dice che il Toro è tornato al primo posto, seppur in coabitazione con Virtus Francavilla e Pomigliano, alla testa di un mega gruppo di sei squadre nell’arco di una sola lunghezza. Mister Nicola Ragno, come al solito, ha analizzato tutti gli aspetti del momento particolare, con la vittoria che manca da ben sei turni.

Siamo primi, sono contento”. – esordisce così l’allenatore granata – “Ho fatto i complimenti ai miei ragazzi. Siamo tornati a giocare da squadra abbiamo fatto un ottimo primo tempo poi abbiamo pagato la disattenzione sul corner che ha portato al pareggio. Rispetto a domenica scorsa c’è stata la reazione, forse, un po’ confusionaria. Abbiamo avuto le occasioni per chiudere la partita, soprattutto nel primo tempo, ma non le abbiamo sfruttate”.

La rete di Gasparini ha aperto un secondo tempo dove il Nardò è stato incapace di ritornare in vantaggio dopo la stoccata da calcio d’angolo: “La partita si prepara guardando le due fasi e guardando le palle inattive a favore e contro, ogni giocatore ha un compito da svolgere questo è il primo gol che prendiamo su calcio d’angolo. E’ chiaro che questo è un momento un po’ particolare e anche il minimo errore ti penalizza. Domenica scorsa anche sul 2-0 la squadra avrebbe dovuto mantenere alta la concentrazione e chiudere la gara, invece ha avuto un momento di sbandamento che abbiamo pagato. A livello psicologico andare in vantaggio a Pomigliano, che ritengo un’ottima squadra, ci ha condotti all’errore di concedere spazio ad un avversario che ha tanta qualità”. Il trainer molfettese fa i complimenti all’avversario: “Anche oggi abbiamo affrontato una delle migliori compagini del campionato con un attaccante che non è di queste categorie, Aleksic. La mia difesa ha fatto una grande gara, l’unico rammarico resta il gol su una palla inattiva, aspetto sul quale lavoriamo tanto”.

Quella delle rimonte subite sta diventando una scomoda costante: “Non è una nostra caratteristica, all’inizio abbiamo anche rimontato qualche partita in favore nostro. E’ un periodo dove bisogna mettere tutto pur di vincere, pazienza se si sacrifica il gioco. La vittoria porta serenità, le giocate che da difficili, diventano facili”.

Dicembre, periodo di calciomercato, può essere uno snodo importante per il campionato, giocato con il pieno equilibrio: “Nel nostro girone chi si rinforza, chi ha una società solida fino all’ultima giorno e chi sbaglia meno, vince. Puoi perdere e vincere con chiunque. Anche le piccole squadre, giocano a calcio. Il mercato? Di questo risponde la società. Io ho riferito quello che serve e penso si muoveranno. I tempi sono sempre quelli, se ti muovi subito hai 100 giocatori a disposizione, se ti muovi dopo una settimana ne hai 50, se lo fai negli ultimi giorni hai poche scelte. In quel caso o ti mangi quella minestra o mantieni quello che hai già. Siamo primi in classifica – conclude l’ex Andria – e questa squadra ha bisogno di qualche elemento per aumentare la qualità perché è quella che fa la differenza”. Ragno non ha filtri, la posta in palio quest’anno, a livello personale ed a livello di sodalizio, è troppo alta per fare pretattica anche in sala stampa. L’animus vincente del tecnico “martellante” e studioso di ogni aspetto dell’avversario si sintetizza anche in questo, la corsa alla Lega Pro non si deciderà soltanto sul campo.

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