LECCE (di Tiro di tacco) – Nel calcio si può amare Zeman ed anche Mazzone: non conta il metodo, ma lo spirito con cui lo si applica. Fatta la necessaria premessa, passiamo ad analizzare la partita di sabato. Il Messina che aveva subito solo 6 gol in totale, di cui 5 fuori casa (tra questi, due ne aveva presi a Foggia), ha la miglior difesa del campionato (sia nel complesso casa-fuori sia, insieme ad altre, prendendo in esame il solo dato fuori casa) ed è squadra molto organizzata, probabilmente la migliore squadra vista quest’anno a Lecce dal punto di vista tattico; perciò credo che i ragazzi di mister “Carletto” Braglia (l’appellativo se l’è meritato stavolta…) abbiano compiuto un capolavoro tattico coronato dal valore tecnico che il gruppo si ritrova.
E lo hanno compiuto soprattutto nel primo tempo, quando si è sentito qualche velato mugugno da parte di molti tifosi insoddisfatti. L’hanno compiuto riuscendo a rimanere compatti contro un avversario che nella prima frazione di gioco era riuscito a non disunirsi in fase difensiva ed a ripartire in modo organizzato.
Un equilibrio non facile da mantenere quando si sbatte contro un muro ben organizzato, un muro che può farti rimbalzare un pallone sul muso in qualunque momento… Il Lecce ha avuto testa e sostanza per fornire una prestazione come quella del primo tempo che, messe insieme, sono sinonimo di qualità (a tal proposito bentornato Salvi, quanto mi sei mancato).
Un lavoro ai fianchi dell’avversario, per usare un termine pugilistico, sempre quello del primo tempo, che ha dato i suoi frutti nel secondo, con in campo la squadra giallorossa di casa pronta a punire l’avversario fattosi più “presuntuoso” al quale non è stato concesso se non un tiro degno di tale nome; vero è che i siciliani in fase offensiva sono apparsi un po’ monotoni, con la loro idea di gioco basata sul giro-palla con la verticalizzazione sul terzino che, altissimo, tagliava in area.
Concludo citando qualche singolo ma, tranne rare eccezioni, tutti hanno giocato benissimo come i vari Curiale (una boa acchiappa-palloni fantastica e non solo, è stato fondamentale nei minuti del secondo tempo che hanno preceduto il vantaggio) Salvi, Cosenza ed il grande Checco Lepore che fa scendere in campo insieme a lui tutti noi tifosi.