
LECCE (di Gavino Coradduzza) – Le prime mosse degli uomini di “Re Artù” (Arturo Di Napoli), vale a dire quel che va sotto il nome di “approccio alla partita”, avevano probabilmente lo scopo di sorprendere il Lecce e di affermare che il Messina non era sceso in campo per recitare il ruolo marginale di comparsa. Il Lecce non si scomponeva più di tanto, abbozzava, stringeva i ranghi ed approntava le giuste misure per confezionare ed indossare il vestito da squadra che intende proseguire nella scalata alle posizioni di vertice. Il compito, in verità, non è dei più facili perchè gli isolani rispondevano colpo su colpo.

Il Lecce che è rientrato in campo dopo la pausa è apparso rinfrancato, più tonico e dunque più battagliero e solido; ma anche i siciliani devono aver trovato nel thè caldo dell’intervallo nuova verve ed iniziative più ficcanti; l’equilibrio della partita non è cambiato dunque di molto mentre aumentavano, queste sì, le “punture” verso la porta avversaria, da una parte e dall’altra. Si era appena all’undicesimo minuto di gioco quando Curiale si è invece involato dal cerchio centrale ad offrire a Surraco la palla del gol del vantaggio: il Messina, sbilanciato in avanti, si è quindi trovato a fronteggiare tre giallorossi con un solo difensore. La partita si è chiusa virtualmente, qualche minuto più avanti, quando Baccolo, già ammonito, si è concesso una fanciullesca iniziativa andando a commettere un fallo tanto inutile, quanto ingenuo perchè commesso in zona ed in situazione di pericolosità pari a zero: secondo giallo virato subito in rosso! Il rosso diretto anche per De Feudis a 15′ dal termine ha ristabilito la parità numerica facendo lievitare l’ansia del risultato che restava ancora appeso al filo dell’1-0 firmato da quel Surraco che nel corso della ripresa è diventato metronomo, regista e suggeritore, il tutto assai bene. Sarà anche il caso di sottolineare la persistente effervescenza di Lepore, ottimo cecchino nell’occasione del gol del raddoppio e la sagacia inesauribile di Papini nel solcare il mare magnum del centrocampo con il cipiglio del capitano Akab a caccia di Moby Dick, la balena bianca: per la balena bianca non c’è stato così scampo! Ha vinto il Lecce con quel punteggio che un tempo si definiva classico, all’inglese; non si usa più, ma ieri è calzato a pennello!