bragliaLECCE – Nella sala stampa dello stadio “Arturo Valerio” di Melfi si presenta mister Piero Braglia che non nasconde la sua soddisfazione per l’importante successo colto dal Lecce. L’allenatore giallorosso ammette le difficoltà incontrate dalla sua squadra su un campo ostico e che era inviolato fin dallo scorso mese di marzo, ma allo stesso tempo spegne ogni possibile recriminazione da parte dei padroni di casa ricordando le occasioni avute da Curiale e Doumbia per chiudere la partita senza eccessive sofferenze nel finale come invece è stato proprio a causa del solo gol di vantaggio che i salentini avevano segnato grazie a Lepore.

Braglia è consapevole di aver portato fieno in cascina utile soprattutto in futuro, ma vola basso e ricorda a sé ed allo spogliatoio di cui è a capo che ancora nulla di concreto è stato fatto. Per la serie: occhio a non abbassare la guardia proprio adesso. Il Lecce appare in crescita, sia pure lenta, e l’aver conquistato due vittorie in altrettante gare da quando siede sulla panchina giallorossa è da considerarsi uno stimolo per migliorarsi e colmare quelle lacune palesate fino ad oggi da questo gruppo.

Innegabile che si soffra troppo nel finalizzare le azioni che pur si creano e questo è un elemento negativo in linea con il trend registrato con Asta al timone di questa squadra. Occorrerà aspettare dunque con pazienza e facendo di necessità virtù il rientro di Surraco e Moscardelli che hanno dimostrato di poter far fare al Lecce il salto di qualità necessario per avvicinarsi ancor più alla vetta della classifica e gestire meglio le partite. Anche se il club salentino può consolarsi con la prova dell’ungherese Vècsei che ha convinto lo stesso Braglia delle sue doti tecniche di categoria superiore. Ad ogni modo, è giusto godersi questi 6 punti ottenuti in due match e guardare avanti con fiducia e consapevolezza di dover lavorare ancora tanto. A fare da “pompiere” ci pensa poi lui, il toscanaccio che bada al sodo e poco ai fronzoli.

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