LECCE (di Italo Aromolo) – È il campionato dell’equilibro. Il Girone C della Lega Pro si guadagna questo appellativo per una statistica che lo fa risaltare in campo nazionale ed internazionale come la competizione più incerta e combattuta. E’ infatti l’unico torneo in cui, dopo quattro giornate, nessuna squadra è riuscita a vincere più di due partite e raggiungere la doppia cifra di punti in classifica. Le capoliste Casertana, Benevento e Paganese sono ferme a quota 8 per il ruolino di marcia di due vittorie e due pareggi. Ci sarebbe potuto riuscire il Catania, vittorioso in tutte e tre le sue partite, ma la penalizzazione di 9 punti colloca gli etnei ancora all’ultimo posto a zero punti.
Il resto dei campionati europei è dominato da squadre che, dopo quattro giornate, avevano già fatto il pieno di successi: l’Inter in Serie A con 12 punti, gli stessi del Livorno in Serie B, della Spal in Lega Pro-Girone B, del Barcellona nella Liga spagnola, del Paris Saint German in Ligue 1 francese, del Manchester City nella Premier League inglese e della coppia Bayern Monaco/Borussia Dortmund nella Bundesliga tedesca.
Nel Girone C del terzo campionato italiano, invece, di una squadra in grado di spaccare il campionato non ve ne è neanche l’ombra. Dietro a questo equilibrio c’è sicuramente il maggior livellamento tecnico che, in generale, accomuna i campionati minori. Il nostro in particolare, perché alcune big come Foggia, Lecce, Juve Stabia e Matera sono partite decisamente con il freno a mano tirato. Ed è proprio a vantaggio di queste che il rattrappimento della classifica sembra giocare: basti pensare che oggi, in caso di vittoria sul Catania ed una complicata congiuntura di risultati dagli altri campi, il Lecce potrebbe anche ritrovarsi in vetta alla classifica.