fanuli nardò
Il presidente del Nardò Maurizio Fanuli

NARDÒ- La decisione di chiudere le porte del “Giovanni Paolo II” in occasione della partita di domani tra il Nardò e il San Severo ha causato il profondo rammarico del Toro, punito eccessivamente, a detta dei vertici del sodalizio granata, per una “sanzione che non colpisce l’unico autore di un episodio lontano dallo stadio”. Per ovviare alla scelta delle porte chiuse per domani la società si attiverà in ogni modo. Di seguito la nota inoltrata in giornata:

“L’Acd Nardò esprime profondo rammarico per la decisione della Prefettura di Lecce che ha vietato agli sportivi di assistere alla gara in programma domenica contro il San Severo. Consapevoli di aver da sempre uniformato la propria attività ai principi di lealtà, sportività e rispetto, si manifesta il dispiacere per una decisione che mortifica una società, una tifoseria ed un’intera città con una sanzione che, va sottolineato, non colpisce l’unico autore di un isolato episodio compiuto lontano dallo stadio, non ancora identificato. La storia recente di questa società e della sua tifoseria dimostra che è stato già intrapreso un percorso virtuoso: in questa stagione non si è registrata alcuna sanzione disciplinare a carico di atleti, dirigenti e tifosi per le loro condotte. Il servizio d’ordine interno allo stadio, a cura e spese della società, ha prodotto risultati efficaci. Questi sono i fatti. Ecco perché la Società si attiverà immediatamente per sollecitare un incontro urgente con S.E. il Prefetto di Lecce, con l’auspicato intervento del Sindaco di Nardò, per manifestare il senso di profonda amarezza conseguente alla sanzione che si considera sproporzionata ed eccessivamente afflittiva. Senza trascurare l’idea di percorrere ogni possibile via giudiziaria per la tutela dei diritti e gli interessi della Società e dei suoi tifosi, da sempre caldi, appassionati e corretti”.

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