LECCE – Si celebra oggi in Italia la Festa dei nonni. La ricorrenza, introdotta ormai fin dal 2005, è festeggiata il 2 ottobre, data in cui la Chiesa cattolica celebra gli Angeli custodi. Non a caso la figura dei nonni, nel corso degli ultimi tempi, ha conosciuto una vera riscoperta e valorizzazione, in un’epoca in cui la crisi economica ha portato numerose famiglie a fare i conti con inattese ristrettezze che non garantiscono la possibilità di affidare i propri figli a baby-sitter, dopo-scuola, attività sportive o ricreative, affidandoli così alle cure dei più anziani, ben lieti di potersi sentire ancora utili.
Non è un mistero che i nonni abbiano rappresentato in questo periodo di incertezze e scarsa disponibilità economica una vera risorsa, un rifugio sicuro a cui rivolgersi per permettere ai genitori di poter lavorare senza il problema di chi dovesse occuparsi dei più piccoli. Sono i nonni che sempre più spesso e volentieri fungono da ancora di salvezza per i neo-nuclei familiari. Grazie ai loro assegni previdenziali, o ai risparmi di una vita, riescono a sopperire alla cronica, ormai, penuria di contanti ed aiutano i figli a portare avanti le proprie famiglie, permettendogli di affrontare più serenamente questa fase di incertezza.
Un giorno dunque ufficialmente dedicato tutto a loro, ai nonni, almeno per chi ha ancora la fortuna di averne… E considerato che l’età media nel nostro Paese si è drasticamente alzata, ecco che i 18 milioni di nonni censiti in Italia possono giustamente vantarsi di essere la vera forza trainante per figli, nipoti e congiunti. Un vero e proprio mestiere che però solo la vita insegna e che, quando è ricompensato da sincero affetto e attenzioni per le lezioni che sono in grado di insegnare, ripaga i nonni dei tanti sacrifici che magari occorre affrontare per barcamenarsi in un contesto sociale tutt’altro che semplice, ma in cui una guida ed un saggio consiglio possono fare la differenza.