LECCE – È stato un Checco Lepore a cuore aperto quello ammirato ieri sera durante la prima puntata di “Leccezionale TV”. Durante la trasmissione l’esterno di San Pio ha toccato più temi, rispondendo anche alle domande dei tifosi rivolte tramite la pagina Facebook de Leccezionale.
Quest’anno c’è qualcosa di diverso secondo Lepore: “C’è una società nuova, c’è più entusiasmo tra la gente, questi particolari però non possono che spingerci a fare meglio. Anche sul campo, forse c’è più cattiveria con questo gruppo, ad alcuni magari è scattata qualche molla in più. Chi manca di più nel gruppo? Lopez”. Anche quest’anno l’ex Nocerina ha dovuto lottare per una maglia da titolare. La risalita però non pregiudica il rapporto con mister Asta: “Dal primo giorno mi sono trovato bene. Il mister è un tipo preciso, ci vuole sempre corti. Da calciatore lui era un esterno come me, dai suoi insegnamenti posso solo imparare”. Sulla difficoltà che il Lecce ha avvertito nel vincere in casa ha poi chiosato: “Bisogna capire le partite, ogni match ha una storia a sé e ultimamente siamo molto sfortunati. Dobbiamo apprendere cos’è la Lega Pro, lottare sempre e vincere le seconde palle”. La partita di Martina ha lasciato un po’ di amaro in bocca: “Nello spogliatoio dobbiamo essere sempre compatti, ma io sabato non sono stato contento di non vincerla. Vécsei? Ha un gran talento, deve adattarsi dal campionato ungherese ma farà bene. Chi assomiglia a me in questo gruppo? C’è Cicerello, un ragazzo che sin dai primi passi mi segue e che ricorda me per temperamento”. Il big-match contro il Catania di sabato alle 17:30 non spaventa Lepore: “Paura mai, rispetto per tutti ma non dobbiamo spaventarci di nessuno. Chi temo in questo campionato? Noi stessi“.