rosato gallipoli
La gioia di Rosato dopo il gol al Manfredonia della scorsa stagione

GALLIPOLI (di G.De Pandis)- L’ultimo posto è un campanello d’allarme per il Gallipoli, relegato sul fondo in solitaria dopo il primo punto raccolto dal Serpentara, compagine che condivideva con i giallorossi l’ultima piazza del campionato. Lo zero in classifica però non è l’unica annotazione importante nella quotidianità del sodalizio jonico. Domenica contro il quotato Pomigliano i ragazzi di mister Germano hanno tenuto testa per lunghi tratti alla formazione campana ed hanno fallito il meritato pareggio per una poca cattiveria mostrata negli ultimi sedici metri. Tra i migliori della partita per il Gallo c’è stato senza dubbio il difensore Raffaele Rosato, ultimo baluardo del pacchetto difensivo.

Il Gallipoli domenica è cresciuto nonostante la quarta sconfitta: “Penso che ci è mancato l’approccio iniziale alla gara. I primi venti minuti non siamo entrati decisi in campo. Poi siamo stati anche sfortunati, abbiamo preso quel gol in fuorigioco dubbio. Nonostante tutto ci siamo compattati, abbiamo reagito e nel secondo tempo c’è stata un’ottima prova di carattere e d’orgoglio. È mancato il gol, il pari sarebbe stato giusto”.

Rosato non elegge un migliore in campo nella partita di domenica: “Tutti hanno fatto una bella partita. Noi della difesa siamo stati aiutati dai centrocampisti, hanno coperto nel modo giuste ed Alberto Frigerio ci ha dato una grossa mano con uscite ed interventi importanti. Voglio basarmi più sul gruppo che sui reparti. Abbiamo delle difficoltà e dobbiamo uscirne insieme tutti quanti. La coppia con Gigante? Lui è un ottimo ragazzo, sempre disponibile anche in questo nuovo ruolo. Domenica si è ben comportato da centrale”.

Ad Aprilia i giallorossi proveranno sicuramente a far punti: “Non conosco bene gli avversari, novità di questo Girone H. Loro hanno qualche punto che noi non abbiamo e andremo in casa loro per cercare di muovere la classifica. Vedere quello zero fa male, ci fa rabbia. Lo vogliamo subito togliere”.

L’ex Taranto quest’anno veste la fascia di capitano del Gallipoli, un compito che può senza dubbio spingere ancor di più il difensore verso la maturità sportiva ed umana. Ciò però non basta a crescere: “Quanto potrebbe contare per me quest’anno? Tanto. Ma conterà di più se riusciremo a far bene e raggiungere l’obiettivo della salvezza, senza questo non ci sarà la mia crescita. Ho accettato quest’incarico per riempirmi di responsabilità, ma da solo non posso fare niente. Ho altri compagni che meritano la fascia senza nessun dubbio, Lorusso e Mbida su tutti aiutano a tenere ben saldo il gruppo. L’obiettivo primario è quello da centrare insieme”.

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