Wojtek Pankiewicz
Wojtek Pankiewicz

LECCE – Wojtek Pankiewicz, presidente del Movimento “Valori e rinnovamento”, interviene con una nota sulla questione relativa al mancato collegamento ferroviario del capoluogo salentino al resto d’Italia attraverso il Frecciarossa, invitando la popolazione locale a contestare a Bari, il prossimo 12 settembre, il premier Matteo Renzi che parteciperà all’inaugurazione della “Fiera del Levante”. Una provocazione nella quale inserisce il contestato filobus realizzato a Lecce all’epoca dell’amministrazione Poli Bortone:

  • Alle origini della questione meridionale ed in particolare della questione salentina ci sono soprattutto fattori storici e politici. Al sig. premier Matteo Renzi e all’ottuso e incompetente Amministratore Delegato di Trenitalia va ricordato che nel periodo dell’unificazione italiana, dall’impresa dei Mille al primo dopoguerra, si operò un trasferimento di risorse dal Sud per finanziare l’industrializzazione del Nord. E così il Nord, che era ricco, divenne più ricco e il Sud, che era povero, divenne più povero. Come hanno evidenziato diversi meridionalisti, durante il processo di unificazione, invece di adottare un sistema fiscale di incentivi rivolto a migliorare l’efficienza del settore portante dell’economia meridionale e salentina, qual era l’agricoltura, questa era considerata come il settore da cui succhiare danaro per lo sviluppo del Nord. La questione salentina è una questione italiana e deve divenire un fatto di cultura e di civiltà. “Valori e Rinnovamento” si batte per questo dal momento della sua nascita, tre anni fa.
  • Alle affermazioni burocratiche e ottuse dell’Amministratore delegato di Trenitalia, Elia, rispondiamo che i trasporti fanno parte dei servizi pubblici e non possono essere resi ai cittadini solo se sono remunerativi, altrimenti cessano di essere servizi pubblici. Questa è una pericolosissima mentalità che si sta facendo strada sempre più, purtroppo, anche per i servizi sanitari. Pezzo, pezzo, stanno smantellando lo Stato sociale, ci stanno privando dei diritti sociali e nessuna sinistra o destra sociale fa nulla per evitarlo.
  • Ed a proposito di servizi remunerativi, il Ministero dei Trasporti si riprenda il Filobus che, oltre ad avere stuprato Lecce con la foresta di pali neri e la ragnatela di fili, viaggia sempre vuoto e costa alle tasche dei cittadini leccesi ogni anno centinaia di migliaia di euro. Auspico vivamente petizioni di Gazzetta e Quotidiano per smantellarlo e restituirlo al Ministero.
  • Il 12 alla Fiera del Levante c’è Renzi. Istituzioni e politici salentini facciano fronte comune. Se non sarà ufficialmente annunciato l’arrivo a Lecce del Frecciarossa già dalla prima corsa del prossimo 20 settembre, lo contestino vivacemente anche con forme clamorose.

Noi popolo del Salento siamo estenuati per tutti gli scippi e le rapine che storicamente abbiamo subito e non ne possiamo più.

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