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Sergiu Suciu, centrocampista del Lecce

GALLIPOLI (di Gabriele De Pandis) – Proseguono serratissimi i ritmi della preparazione al prossimo campionato del Lecce di Antonino Asta, anche se l’inizio del torneo, previsto per domenica prossima alle ore 20:30, potrebbe essere ancora rinviato a causa dei processi sportivi da concludere prima di delineare la griglia di partenza della prossima Lega Pro. Al “Bianco” di Gallipoli i giallorossi hanno testato le soluzioni che potrebbero caratterizzare la prossima stagione. L’1-7 finale ha fatto da cornice alla solita bilancia di buone prestazioni di certi elementi e ritmi da recuperare per altri.

Il migliore in campo della partita è stato Matteo Liviero. Il terzino ex Juve ha interpretato benissimo le due fasi di gioco, sfoderando ottimo passo e tanta lucidità nonostante la non ancora perfetta forma raggiunta dopo la preparazione e il forte caldo abbattutosi ieri su Gallipoli. Il giusto premio all’approccio al match di Liviero è rappresentato dai due assist per i colpi di testa di Moscardelli e Curiale. I bomber del reparto offensivo leccese hanno ancora una volta, a sprazzi, dimostrato una sufficiente intesa dando vita ad interessanti scambi veloci negli ultimi venti metri. La forma non è certo quella migliore specialmente per il Mosca, elemento solito entrare gradualmente nella migliore condizione, ma le prime uscite della coppia-gol giallorossa sono positive.

Dietro al duo offensivo ha giocato Juan Surraco, trequartista davanti al trio Suciu-De Feudis-Papini. L’uruguaiano, inizialmente intrappolato tra le maglie del centrocampo gallipolino, è stato un collante tra i reparti ben rodato nei movimenti di squadra. La posizione in campo potrebbe ingannare, Surraco, giocatore venuto a Lecce per il rilancio, non è il classico trequartista deputato soltanto ad “accendere la luce” della manovra, bensì è un calciatore muscolare capace di veleggiare tra le linee con quantità e qualità.

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Juan Surraco, trequartista del Lecce

Una bomba pronta a esplodere è sembrata l’ungherese Balint Vècsei. Pronta ad esplodere, appunto. L’ambientamento in giallorosso prosegue, ma ancora non è sembrata evidente la giusta sistemazione in campo del magiaro, prorompente però in almeno tre occasioni nella ripresa del “Bianco”. Certo, il Gallipoli della seconda frazione, infarcito di juniores, era poca cosa, ma resta lampante la potenzialità del calciatore arrivato dal Bologna. Tecnica, dribbling e tiri esplosi da ogni dove gli ingredienti che potrebbero addolcire in salsa ungherese i weekend dei tifosi del Lecce.

Il rovescio della medaglia della partita di ieri è rappresentato dalle prestazioni di Matteo Legittimo e Sergiu Suciu. Il romeno, leggermente indietro fisicamente rispetto ai compagni, è rimasto bloccato nel traffico del centrocampo, non riuscendo a cantare nel coro offensivo coordinato da Moscardelli e Curiale. Nella ripresa, oltre ad un Checco Lepore un po’ troppo nervoso per qualche decisione arbitrale, non è apparso brillante Legittimo, in continuo movimento tra i ruoli di difensore centrale e terzino sinistro vista la girandola dei cambi disposta da Asta.

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