Clinica della TV - Carmine CastoroNOVOLI – Martedì 1 Settembre 2015, alle ore 20, presso la Pinacoteca Comunale e Museo del Fuoco in via Lecce, a Novoli, il Filosofo della comunicazione e Giornalista Carmine Castoro presenterà il suo ultimo libro “CLINICA DELLA TV. I dieci virus del Tele-Capitalismo. Filosofia della Grande Mutazione”

L’incontro con l’autore, è organizzato dalla redazione giornalistica di Paisemiu.com, con il patrocinio del Comune di Novoli – Assessorato alla Cultura, della Fondazione Fòcara e della ArgoMenti Edizioni.

Castoro dialogherà con Erica Fiore, redattrice di Paisemiu.com. Interverrà inoltre Carlo Alberto Augeri, Docente di Critica letteraria ed Ermeneutica del Testo presso l’Università del Salento.

Nel suo manuale filosofico di auto-difesa contro il nuovo e imperante capitalismo mediatico, Castoro parla di Tele-Polis del terzo millennio, ossia pseudo-società di figuranti frutto di controllo e sincronizzazione di desideri e abitudini.

I format TV più popolari insegnano che diventare chef milionari è il top del momento, che è redditizio vendere cocaina – spiega il giornalista – che immagine e consumi sono in ogni nodo dei comportamenti e del linguaggio, che i delitti sono come telenovelas sudamericane, che se si finge amore si diventa famosi, che gossip e sciocchezze valgono le prime pagine, che si esiste solo se ci si “mitraglia” di selfie, che la dissidenza e la diversità sono reperti giurassici o rischi che non possiamo correre.

Verità e Fiction in un unico abbraccio chimico per farci solo marciare e marcire in un inquietante Panopliticon, dove si è tutti preda dello stesso Congegno statico ed elettrizzante. Spettacolo come Spectracolo e Spettracolo: magazzino di emozioni vissute come lontane sotto anestesia e Regno degli uomini-ombra. Clinica della Tv è un vero e proprio manuale filosofico di auto-difesa da condizionamenti e patologie virali indotti dagli schermi e dalla Rete, sempre più veicoli di “infezione” profonda di un Tele-Capitalismo che non ci vuole servi, stanchi e disinteressati, ma atleti del futuro, idioti aggiornati, clienti compulsivi, concorrenti ambiziosi di casting e show, satelliti impazziti e contenti di un Mondo 3.0 dove l’ottica e il riciclaggio delle forze assorbono tutta la nostra vita. Contro questo Manicomio del Neutro e della moneta, di cui nemmeno si intravedono gli aguzzini, il grido di rivolta è diventato: segare le sbarre e scappare, o guarire.

Carmine Castoro, filosofo della comunicazione, giornalista professionista, è stato collaboratore e inviato per quotidiani e magazine nazionali. Come autore televisivo ha firmato numerosi programmi per il palinsesto notturno della RAI e per i canali Sky. È professore incaricato di Semiologia degli artefatti e Teoria dell’immagine presso la Link Campus University di Roma. Insegna Estetica dei media presso lo IAC, Istituto Armando Curcio. Collabora con Semiotica dei media all’Università di Bari. Fra le sue opere: Crash Tv. Filosofia dell’odio televisivo (2009), Maria De Filippi ti odio. Per un’ecologia dell’immaginario televisivo (2012), Filosofia dell’Osceno televisivo. Pratiche dell’odio contro la tv del nulla (2013). Collabora in Cultura con il portale-tv del quotidiano Il Messaggero, e scrive saggi di filosofia e massmediologia per la rivistadiscienzesociali.it diretta da Massimo Canevacci.

Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente così come è giunto in Redazione . Pertanto questo contenuto non è un articolo prodotto dalla redazione di “Leccezionale”.

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