Via del Mare green sport
Via del Mare, foto Green Sport

LECCE (di Massimiliano Cassone) – È tutto ed il contrario di tutto, è il calciomercato, croce e delizia di chi deve seguire piste e indiscrezioni tentando di sbagliare quanto meno possibile. Poi se hai di fronte la nuova società del Lecce, guidata da Saverio Sticchi Damiani, che quando vuole nascondere un nome o una trattativa diventa ermetica e inespugnabile, dare un’informazione esatta diventa quasi un’impresa titanica.

Fino a ieri sembrava che l’affare con Mimmo Toscano fosse bello e concluso con un accordo annuale con opzione sul secondo e che le parti avessero trovato l’accordo su tutto; ora pare che il tecnico calabrese  abbia scelto, all’ultimo minuto, la Ternana.

Rimangono in piedi i nomi di Antonino Asta, Devis Mangia, c’è anche chi parla di Carmine Gautieri, Gianluca Atzori e Davide Dionigi, Fabio Brini e di Egidio Notaristefano, anche se gli ultimi due  sembra non abbiano avuto nessun contatto con la società di Piazza Mazzini, di Leonardo Menichini e chi più ne ha più ne metta, a furia di scrivere nomi, anche se non ci danno qualche indizio, prima o poi li beccheremo.

Ieri nel quartier generale si è deciso di virare su un allenatore dal pedigree più importante in vista di un remoto ripescaggio in serie B. E qui i sogni dei tifosi hanno incominciato a materializzare due nomi molto amati: Serse Cosmi (che è a Lecce in vacanza ma è sotto contratto col Trapani) e Luigi De Canio. Una cosa bisogna ammettere in tutto questo trambusto: la Lega Pro non piace a nessun allenatore e se può sceglie la serie B indipendentemente dall’appeal, dalla piazza, dal blasone.

Però dopo tanto lavoro siamo giunti alla conclusione che, incassato il NO di Toscano e scartate le ipotesi Mangia e Asta, il ventaglio di nomi dal quale uscirà l’allenatore del Lecce nelle prossime ore è formato da Carmine Gautieri, Alessandro Atzori Davide Dionigi. Sono i tre profili che, secondo quanto abbiamo raccolto, sono rimasti nell’ombra ma sono in cima ai desideri del club di Piazza Mazzini.

Ed è bello, dopo che una trattativa certa (mancava solo la firma) salta, ritrovarsi in alto mare e cercare di capire. Telefonate, sms, incontri, è dura la vita del giornalista quando scatta l’ora del calciomercato. Ma il bello è proprio lì, tentare di sbagliare quanto meno possibile ed offrire un’informazione puntuale, anche perché se scrivessimo soltanto a firme avvenute, morirebbero tutti i Bar dello Sport, reali e virtuali. Si discute e ci si confronta parlando di un calcio che molti personaggi disonesti stanno ammazzando ma che i tifosi tentano di salvare: imprecando, sperando, disperandosi e sognando.

È il bello del calcio…

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