LECCE – Anche nel Salento, in particolare a Lecce, Brindisi, Taranto e Manduria ieri sera c’è stata una protesta silenziosa che però ha creato molto rumore: si tratta di un grido d’allarme muto di cui si è parlato poco sui media nazionali ma che ha coinvolto una moltitudine di docenti in tutta Italia. In 68 piazze dello Stivale, infatti, migliaia di docenti della Scuola Pubblica hanno dato vita ad un flash mob, vestiti di nero e reggendo un lumino rosso in mano, creando così un’aria funerea che lascia ben poco spazio all’immaginazione dello stato d’animo dei presenti.
Con questa simbolica protesta, gli insegnanti, in modo autonomo, scevri da qualsiasi condizionamento dovuto alle sigle sindacali, hanno protestato in maniera civile contro il Disegno di legge n°2294 sulla Riforma della Scuola, consultabile sul sito della Camera dei Deputati: (LEGGI QUI)
Questi i SI ed i NO degli insegnanti al disegno di legge, con i quali chiedono maggiore attenzione al Presidente del Consiglio Matteo Renzi ed al suo Governo che si sta occupando della cosiddetta “Buona Scuola“:
- Sì: al ritiro del Disegno di legge; all’assunzione di tutti i docenti precari su tutte le cattedre vacanti; al rinnovo del contratto comparto scuola e sblocco degli scatti di anzianità; all’equa distribuzione del 5 per mille; alla democrazia partecipata nella scuola; alle graduatorie trasparenti; a maggiori risorse alla scuola statale;
- No: al riordino degli organi collegiali; all’assunzione diretta del personale; agli sgravi fiscali per le scuole paritarie; ad ulteriori poteri discrezionali nelle mani del Dirigente Scolastico; alla creazione di albi territoriali dei docenti.
Il flash mob intitolato “La scuola statale è un patrimonio da difendere” è andato in scena da Nord a Sud in contemporanea nelle seguenti piazze italiane ieri, 23 aprile, alle ore 20:30 in punto:
- Acireale: Piazza Garibaldi
- Agropoli (SA): Scaloni Porta Saracena
- Albano: Piazza Mazzini
- Altamura (Ba): Piazza Duomo
- Andria: Piazza Catuma
- Aprilia: Piazza Roma
- Arona (NO): Piazza del Popolo
- Aversa (Ce): Piazza Municipio
- Bari, Piazza del Ferrarese
- Battipaglia (SA) Piazza Amendola
- Bologna: Piazza Maggiore Fontana del Nettuno
- Brindisi: Piazza Vittoria
- Caltagirone (CT): Piazza del Municipio
- Caltanissetta: Piazza Garibaldi.
- Canicattì: Piazza IV Novembre
- Caserta: Piazza Margherita
- Cassino: Piazza Labriola
- Catania: Scalinata Alessi (via Crociferi)
- Chieti: piazza G. B. Vico
- Civitavecchia
- Corato (BA): Piazza Cesare Battisti
- Cosenza: Piazza XI Settembre
- Firenze: Piazza della Signoria
- Formia: Piazza A. Moro
- Frosinone: via A Moro
- Genova: Piazza de Ferrari
- Giarre (CT): Piazza Duomo
- Grosseto, Piazza Dante
- Ladispoli: Piazza Rossellini
- Lamezia Terme: scalinata edificio maggiore Perri di Nicastro
- Lamezia Terme: Corso Giovanni Nicotera (scale edificio Perri)
- Latina: Piazza del Popolo
- Lecce: Piazza Sant’Oronzo
- Livorno: Piazza Attias
- Lucera: Piazza duomo
- Macerata: Arena Sferisterio
- Manduria (TA): Piazza Garibaldi
- Messina, Piazza Municipio
- Mestre: Piazza Ferretto
- Milano: Piazza Gae Aulenti
- Modena: Piazza Grande
- Mola di Bari: Piazza XX Settembre
- Molfetta: Corso Umberto I
- Mondragone (Ce): Piazza Umberto I
- Motta S. Anastasia (Catania): Piazza Castello
- Napoli: Piazza del Plebiscito
- Oristano: Piazza Roma
- Palermo: Piazza Pretoria
- Pescara: Nave di Cascella
- Ravenna: Piazza del popolo
- Reggio Calabria: Piazza Italia
- Riccione: Piazza unità
- Rionero in Vulture (Potenza): Piazza Giustino Fortunato
- Roma: Scalinata Trinità dei Monti
- San Severo (FG): Piazza Allegato
- Sassari, piazza d’Italia
- Savona: piazza Sisto IV
- Sezze Ferro di Cavallo
- Taranto: Piazza M. Immacolata
- Teramo: Piazza Martiri della Libertà
- Terracina (Latina): Piazza Garibaldi
- Tivoli (RM): Piazza Garibaldi
- Torino: Piazza Castello
- Torre Annunziata: Piazza Ernesto Cesaro
- Velletri: Piazza del Comune
- Verona: Piazza dell’Arena
- Vicenza: Piazza dei Signori
- Viterbo: Piazza del Plebiscito.