LECCE (di Carmen Tommasi) – Ignoranza, furbizia e concretezza: per Romeo Papini sono queste le tre caratteristiche fondamentali e imprescindibili che deve avere una squadra vincente di Lega Pro, soprattutto nel Girone C. Il “professore“, come lo chiama il patron Savino Tesoro, ritorna anche a parlare della gara persa domenica scorsa allo stadio “Arturo Valerio” di Melfi per 1-0: “Che titolo darei al match contro i lucani? Onestamente non saprei darne uno e credo che sia stata una gara come le altre che purtroppo abbiamo perso quest’anno. Sono convinto comunque che in ogni categoria – spiega il centrocampista romano, classe ’83 – ci siano delle credenziali e dei punti principali che fanno la differenza, questo naturalmente a parità di condizione fisica. Per me questi tre punti devono essere l’ignoranza, la furbizia e la concretezza: quando una di queste tre viene meno si discute di sconfitte come quella di Melfi”.
ERRORI EVITABILI – Le gare perse in questo ultimo periodo erano evitabili e frutto di errori gestibili: “La verità dice che nelle ultime 4-5 gare e comunque in quasi tutte quelle della gestione Bollini, le partite le abbiamo perse su un calcio d’anglo, un cross subito in tutta la partita e roba del genere. Se le abbiamo perse è perché è venuta meno l’attenzione e quest’anno al minimo errore veniamo puniti. Sicuramente siamo stati puniti al di sopra dei nostri errori e perdere una partita, come quella a Melfi, in cui in tutta la gara hai subito solo tre calci d’angolo, non è una cosa che ci fa essere oggi rasseganti, anzi… Anche perché sappiamo che domenica col Foggia sarà una sfida decisiva in cui dobbiamo fare di più”.