CAMPI SALENTINA – Al Trevisi vince la Svicat contro il Reggio Calabria per 15-11 al termine di una sfida combattuta e guarda in ottica salvezza con più entusiasmo.
PRIMO TEMPO – Prima meta di giornata per gli uomini di Peens dopo appena 4 minuti con Mendrino che brucia la difesa calabrese e posiziona l’ovale oltra sulla meta; dalla piazzola il suo coach non sbaglia ed è 7-0. Il Reggio Calabria reagisce e, nel giro di 15 minuti, trova due piazzati positivi con Valenti che portano il parziale sul 7-6. Peens, durante i primi 45 minuti, ha per quattro volte la possibilità di centrare i pali ma non riesce a centrare il bersaglio grosso trovando, anche il palo in un’occasione. Il Reggio Calabria, poco prima della fine del primo tempo, spinge sull’acceleratore per provare a superare nel punteggio i pugliesi ma Valenti non trova i tre punti da calcio piazzato. A pochi minuti dalla fine della prima fazione, poi, arriva la seconda meta di giornata per gli evergreen con Gonzalo Escobar, abile a capitalizzare al meglio l’ottimo lavoro del pacchetto di mischia. Piazzola sfortunata per Peens e parziale del primo tempo fissato sul 12-6.
SECONDO TEMPO – Nella ripresa scende in campo un Reggio Calabria più volitivo che, per circa 15 minuti (complice il giallo a Mirko Corbascio) attua un forcing decisamente incisivo trovando anche la meta che, di fatto, riapre il match. Valenti non trova i pali dalla piazzola e parziale quindi fermo sul 15-11. Negli ultimi venti minuti della gara gli evergreen gestiscono bene le velleità degli ospiti (rimasti in 14 per gli ultimi dieci minuti di gara per il giallo a Valenti) e vanno anche vicini al bersaglio grosso su calcio piazzato con Peens che però su tre occasioni trova per ben due volte il palo.
La partita quindi finisce 15-11 con i salentini che tornano alla vittoria e rilanciano le proprie ambizioni in classifica.
Il commento del Presidente – A fine match arriva puntuale il commento del Presidente Fabrizio Camilli: “Abbiamo conquistato una vittoria meritata che però poteva essere più rotonda se non si fosse lasciato spazio all’egoismo di qualcuno che, per il ruolo che ricopre in campo, è chiamato a fare delle scelte. Va detto però che quello che contava era vincere e quest’oggi ci siamo riusciti anche grazie alla spinta del pubblico presente al Trevisi, cosa che mai è accaduta in quel di Melendugno. Il ritorno sul campo da gioco di Nunzio Serio? Un uomo ed un atleta che sente la maglia; sono andato personalmente a ringraziarlo per il suo attaccamento a questi colori subito dopo il fischio finale. Il migliore in campo? Di certo non il direttore di gara (sorride, n.d.r). Possiamo dire che l’arbitro è stato protagonista del match. Ancora non riesco a spiegarmi il giallo a Corbascio, ma va bene così, basta parlare degli arbitraggi. Detto questo però va riconosciuto ad Onori di aver diretto il match con mano ferma e personalità. Ora ci aspettano due trasferte difficili dalle quali contiamo di raccogliere almeno quattro punti per centrare la salvezza”.