LECCE (di Italo Aromolo) – Il Lecce è in mani sicure. In un momento di grande incertezza sportiva e societaria, il futuro della porta giallorossa è una delle poche stelle che nella galassia di Piazza Mazzini può brillare di luce propria. Con ben 8 portieri di proprietà, infatti, la società salentina ha messo insieme un patrimonio economico-calcistico di grande importanza per il futuro ruolo di estremo difensore: si tratta di (quasi) tutti portieri giovanissimi, che, stando alle prestazioni con cui si stanno mettendo in mostra nelle rispettive squadre, potranno rappresentare il solido substrato sul quale allestire le rose dei prossimi anni. Dal figliol prodigo Marco Bleve al pezzo pregiato Filippo Perucchini, passando per i baby Gianmarco Chironi, Alessandro Mirarco e Bruno Petrachi: pare proprio di essere all’anno zero di una nuova generazione di portieri pronta a sbocciare, magari nel segno di quella blasonata tradizione che ha visto difendere i pali del “Via del Mare” da personaggi del calibro di Emmerich Tarabocchia, Aldo Nardin, Fabrizio Lorieri, Giuliano Terraneo ed Antonio Rosati.
Perucchini, in prestito al Varese, si può considerare uno dei portieri-rivelazione del campionato di Serie B. Partito in panchina dietro a Bastianoni nelle gerarchie di mister Bettinelli, il portiere bergamasco si è fatto notare allo stadio “Olimpico” di Roma, dove è stato schierato contro la Lazio in Coppa Italia e non ha demeritato nonostante i tre gol con cui la formazione lombarda è stata ragionevolmente schiantata dai più quotati avversari. La promozione a numero uno della porta biancorossa, susseguita alle incertezze dell’ormai ex titolare, è stata legittimata dalle ottime prestazioni offerte contro Modena (rigore parato e diverse parate nel finale), Trapani (rigore parato), Bologna (almeno 4 interventi salva risultato). Il portiere classe ’91 ha così magnetizzato le attenzioni di club di Serie A come Genoa e Cagliari, pronte a prelevarlo in estate e farne il portiere del futuro: riusciranno la proprietà del Lecce e il calciatore a resistere alle sirene del denaro sonante della categorie superiori?
Più agevole l’operazione-ritorno in maglia giallorossa per Marco Bleve: l’estremo difensore classe ’95 è stato ceduto in prestito al Martina Franca nell’ultima sessione di calciomercato estivo. Il portiere originario di San Cesario ha avuto qualche difficoltà ai primissimi impatti con il calcio professionistico (vedi gara contro la Salernitana), ma anche lui è emerso alla distanza trascinando gli itriani ad una salvezza ormai in cassaforte anche per meriti suoi: la prestazione contro il Lecce nello scorso dicembre è stata solo una delle tante in cui l’ex portiere delle giovanili giallorosse ha ampiamente raggiunto la sufficienza in pagella. Al “Via del Mare” ammirammo un portiere sicuro nei tiri da fuori e perfetto nella gestione delle palle alte: vero è che una rondine non fa primavera, ma per questioni di età, ambiente e attaccamento alla maglia, pare proprio il suo l’identikit più adatto per essere il nuovo erede della porta giallorossa.
Si sta forgiando nei campi polverosi delle serie inferiori anche Alessandro Mirarco, coetaneo di Bleve (19 anni) in prestito al Taranto in Serie D: il numero uno di Nardò ha all’attivo quasi 100 presenze in quarta serie tra le esperienze di Taranto, Nardò e Monopoli. Il Lecce ne osserva compiaciutamente la crescita in attesa di riportarlo alla casa madre.
La strada di Massimiliano non tornerà ad incrociarsi con quella del club salentino: dopo una retrocessione dalla A e una mancata promozione in B con la maglia giallorossa, nella scorsa estate il portiere di Anagni aveva lasciato il Salento non senza qualche attrito con società e tifoseria. Attualmente è in forse all’Arezzo, squadra con cui nel Girone A di Lega Pro ha collezionato 31 presenze subendo 27 gol. La formula del prestito secco ne avrebbe fatto la “patata bollente” per eccellenza del mercato 2015, se non fosse che il contratto scadrà proprio il prossimo 30 giugno (era stato vicinissimo a rinnovarlo fino al 2017).
La rosa attuale vede un interessante batteria di giovani leve crescere sotto lo sguardo del “grande vecchio” Nicholas Caglioni: nonostante qualche indecisione di troppo, il portierone di Seriate continua ad essere il punto di riferimento nelle gerarchie di mister Bollini, mentre il suo vice Tommaso Scuffia attende speranzoso una chance per debuttare, quasi due mesi dopo l’arrivo dal Catanzaro. Dietro di loro, ecco due giovanissimi portieri che stanno facendo le fortune della formazione “Berretti”: Gianmarco Chironi e Bruno Petrachi. Chironi ha impreziosito la sua stagione con più di una convocazione in Nazionale Under 18 di Lega Pro, mentre Petrachi si è alternato con il più esperto compagno di reparto collezionando 10 presenze nel campionato “Berretti”, tra le quali spicca una sontuosa serie di parate nella gara casalinga contro la Vigor Lamezia. I due continuano a lavorare a fari spenti, lontani dalle cronache e dal grande pubblico, come è normale che sia per due ragazzi di 17 e 18 anni che si allenano umilmente, giorno dopo giorno, all’inseguimento di un sogno. Il Lecce li aspetta senza fretta: il futuro è loro.