Savino Tesoro mani in altoLECCE – Con una nota ufficiale il patron dell’U.S. Lecce, Savino Tesoro, in maniera garbata, ma allo stesso tempo decisa, dice la sua sul discusso arbitraggio del direttore di gara Lanza di Nichelino nel match di sabato scorso a Catanzaro (2-1 per i calabresi con 4 calciatori espulsi tra le fila del club salentino, più il team manager Lillo).

Ecco il pensiero del massimo dirigente giallorosso:

“Ferma restando l’assoluta buona fede della classe arbitrale tutta ed in particolare del Sig. Lanza, non posso che dolermi per l’aver notato una continua vessatoria condotta arbitrale monodirezionale e, pur convinto che si è trattato di una mera ‘giornata-no’ del direttore di gara, credo fosse opportuno esprimere con questa nota il pensiero e la ferma protesta della società e dell’intera tifoseria dell’US Lecce. Invito tutti a fare un profondo esame di coscienza e comprendere che non si possano vanificare gli sforzi, economici e non, posti in essere da una società di Lega Pro, come il Lecce, con una condotta di gara, che è sembrata a tutti all’egida di un continuo, grave e grossolano errore, solo e soltanto in una unica direzione. Ribadendo il profondo rispetto verso ogni organo, ivi compresa la classe arbitrale per il difficile lavoro che pure questa svolge, sono certo che si comprenderà tale legittima e civile doglianza, volta soltanto al rispetto delle regole del gioco in modo da permettere a chi è davvero più forte di vincere una gara di calcio”.

Il discorso del presidente giallorosso, come specificato nella nota, fa seguito alle civili proteste della tifoseria salentina, dovute al fatto che si è ritenuto di espellere, a nostro sommesso avviso in maniera assolutamente frettolosa, numerosi giocatori e componenti della squadra giallorossa.

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