Checco Lepore fore de capu
Franco Lepore, centrocampista U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi)  – Se gli chiedete di fare un appello ai tifosi per colorare gli spalti del suo amato “Via del Mare” sempre più vuoti, lui non risponde ascoltando quello che probabilmente gli dice il cuore, ma lo fa con la razionalità di chi sa bene che per ritrovare l’amore della “piazza” giallorossa servono solo i risultati sul campo. Perché il leccese doc Franco Lepore vuole solo il bene del Lecce, quella squadra di cui lui stesso è il primo supporter:  “Il calo di spettatori allo stadio? Non ho nessun appello da fare a loro, sta a noi far innamorare di nuovo i tifosi di questi colori, perché molti hanno perso l’amore per questa squadra e se ne sono disinnamorati. Mi dispiace -spiega il jolly giallorosso, originario di San Pio delle Case Magno- ma purtroppo anche noi siamo responsabili di questo e solo con i risultati le cose potranno cambiare, sta solo a noi dare il massimo per riportare il vecchio entusiasmo”.

LA SETTIMANA  – La netta vittoria di 3-0 di sabato scorso al “Via del Mare” contro l’Aversa Normanna ha portato il buon umore in casa giallorossa: “Quando si viene da una vittoria l’entusiasmo e la consapevolezza nei propri mezzi aumentano. Quello che ci è mancato fino a questo momento è stata la continuità e arrivati a questo punto del campionato non ci possiamo più permettere di sbagliare.  Finalmente, sabato scorso, abbiamo rosicchiato dei punti alle dirette concorrenti che si sono fermate in classifica. Prima, invece, avevamo difficoltà nel farlo perché magari avevamo più pressione giocando dopo aver conosciuto il risultato delle altre. Pensiamo a noi stessi e personalmente guardo partita dopo partita senza pensare a niente altro”.

OSTACOLO CATANZARO – La trasferta allo stadio “Ceravolo” si prospetta calda e accesa dal punto di vista ambientale: “Sabato andremo a Catanzaro e sappiamo che affronteremo una buona squadra, che nell’ultimo turno ha perso con la Salernitana solo negli ultimi minuti. Dovremo disputare una partita con il coltello fra i denti. Ci sarà un ambiente caldo. Daranno l’anima pur non avendo stimoli, noi, però, dobbiamo pensare solo a noi stessi e dare il massimo. Loro hanno perso la corsa play-off, ma giocheranno per fare bella figura davanti al proprio pubblico. Io come play vista l’assenza di Papini? Sono a disposizione del mister, come sempre, e sarà lui a decidere. Per me non rappresenterebbe un problema naturalmente, ma per ora non abbiamo provato questa situazione in allenamento”.

IL CAPITANO, VERO LEADER – Alla domanda a quale giocatore il Lecce non possa rinunciare, nonostante l’importanza del gruppo, l’ex Nocerina risponde così:  “Sicuramente a Moscardelli per il gioco che fa e naturalmente a Miccoli, perché è il nostro capitano ed è il punto di riferimento e di coesione per tutti. Come sta? Fabrizio  sta bene ed è un leader, è rilassato e si allena in maniera tranquilla, come non ha mai fatto in carriera. Non ha assolutamente alcun tipo di problema e se non gioca è solo per scelta tecnica. Bogliacino? Il suo ritorno è importante, perché può dare nuove soluzioni al mister in mezzo al campo”.

Commenti

1 commento

  1. Bravo Checco da Leccese verace,hai il sangue di color giallo rosso,basterebbero due tre Lepore in squadra e non ce ne sarebbe per nessuno.–B R A V O–. Mi verrebbe da ripetere un inc itamento che per i tifosi leccesi,non tanto giovani dice qualcosa: “INSISTISCI CHECCO INSISTISCI”, Per i giovani l’originale diceva:”insistisci Monsellato,insistisci.Lo diceva il difensore del Lecce Ambrogio Alfonso al collega Monsellato,il Campo era Il “Carlo Pranzo” negli anni 40-50.

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