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Lorenzo Legari, autore dell’1-0 

GALLIPOLI (di Gabriele De Pandis)- Non c’era modo più bello per raggiungere i proverbiali quaranta punti che mettono la prima ciliegina sulla torta della salvezza giallorossa. Il Gallipoli batte per 3-1 la seconda della classe Potenza dopo una partita attenta e letta bene nell’interpretazione decisa da mister Benedetto Mangiapane, oggi stratega e regista avanzato della sua creatura che ha superato tra gli applausi il trittico infernale Andria-Taranto-Potenza. Proprio il 37enne ha rischiato di complicare la vita ai suoi, fallendo un calcio di rigore al 25′ del primo tempo. Recuperata la stabilità dopo la scivolata, il Gallipoli ha conquistato il match tenendo le fonti di gioco potentine lontane dalla zona calda dei sedici metri giallorossi, divenuti il cuore della partita soltanto nell’arco di tempo che ha preceduto il temporaneo pari di Barillari, gol che ha chiuso il periodo di dominio territoriale del più tecnico Potenza, penalizzato dalle esibizioni incolori dei terminali offensivi Palumbo e Caraccio, ammansiti dalla retroguardia jonica. I lucani, già colpiti dalla fantastica traiettoria del vantaggio, sono stati poi tramortiti da Lorenzo Legari, assistman per il nuovo sorpasso di Mingiano e Filippo Di Maira, “bomberino” a quota 6 gol in piena crescita dopo l’avvio alla ricerca della migliore condizione fisica.

Benedetto mangiapane gallipoli
Benedetto Mangiapane

Primo tempoMangiapane decide all’ultimo di far parte dell’undici titolare e si schiera come vertice centrale del 4-2-3-1 con ampia libertà di agire in tutta la fascia centrale del campo; in difesa confermatissimi Gigante e Paolo Rizzo sulle corsie esterne ed è infine Marangon il mediano deputato alla sostituzione di Mbida. L’allenatore ospite Giacomarro arretra il play Viola sulla linea a tre di difesa dando tecnicismo alla retroguardia, scudo di un centrocampo folto a supporto della coppia d’attacco Caraccio-Palumbo. La partita inizia in sordina e le due squadre decidono di studiarsi e di prendere le misure del campo combattendo l’insidia del forte vento di scirocco, a tratti contornato da lievi piogge, che caratterizza la giornata in riva allo Jonio. Il Potenza fa vedere sin da subito la qualità dei suoi palleggiatori, ma la difesa giallorossa regge bene con i raddoppi puntuali ed efficaci. Al 13’ Mangiapane cerca di rompere il ghiaccio della partita con una bordata da calcio piazzato che però si spegne sulla rete di recinzione. Mister Giacomarro punta molto sulle abilità degli esterni e cerca di aggirare il dispositivo difensivo giallorosso con delle accelerazioni sulle corsie che però fruttano solo dei tiri dalla bandierina. Sugli sviluppo di un corner, al minuto 15, Basso s’avvita e cerca il tiro che però finisce alto.

La pressione del Potenza fa arretrare la linea Maginot giallorossa di qualche metro e non sfrutta una buona occasione con il proprio cannoniere Palumbo, non perfetto nello stop in piena area dopo un bel velo di Vaccaro ad ingannare la difesa jonica e quindi neutralizzato dalla puntuale uscita di Ugo Gabrieli. Il Gallo cerca di uscire dal guscio e lo prova a fare con le aperture scagliate dal sinistro fatato di Benedetto Mangiapane, traiettorie che, complice il vento ed il terreno viscido, non imbeccano nel migliore dei modi le ali Legari e Mingiano. Quando il Potenza dovrebbe intavolare la strategia per imporsi incappa nel primo erroraccio difensivo della giornata. È il minuto 24 quando Basso valuta male il moto di un pallone destinato a spegnersi sul fondo e incappa nella caparbietà di Mingiano, funambolico nel recuperare la sfera sulla linea bianca, aggirare il centrocampista potentino e guadagnarsi il calcio di rigore dopo esser finito nel sandwich tra Cianni e Sicignano. Dal dischetto si presenta Mangiapane, desideroso di metter dentro il primo gol da allenatore-giocatore, ma la troppa foga tradisce l’ex capitano del Lamezia, autore di una traiettoria fuori misura che manca la porta andando a finire sopra la traversa. Lo stesso Mangiapane, forse innervosito per l’errore dagli undici metri, tenta la bordata dai quaranta metri dopo aver aggirato Cianni ma il pallone è ancora fuori dallo specchio. Un altro colpo geniale del siciliano, due minuti dopo, per poco non pesca Legari pronto ad affrontare a tu per tu Patania. Il Gallipoli s’approccia in un modo originale al penalty fallito, rendendosi conto della propria forza e cercando di condurre un match frazionato dai frequenti fischi del direttore di gara. Al 33’ un corner di Legari buca la difesa potentina e trova Di Maira che però non aggredisce la sfera con la rabbia giusta per metterla dentro. Passano due giri di lancette ed è Mingiano, su suggerimento di Gigante, a tentare la fortuna con una saetta che sibila a lato del palo. Il Potenza non ci sta a subire e dopo un minuto Rosato e Cornacchia devono fare gli straordinari per chiudere su Palumbo, presente nel tabellino del match solo per la simulazione dopo 2’. Giacomarro legge bene la situazione in campo e ordina i tagli centrali ai suoi uomini: al 39’ Catanese scende bene e conclude il suo slalom con un piatto a lato. Al 41’, sull’ennesimo arcobaleno di Benedetto Mangiapane, Legari tacca per Mingiano che però è anticipato da Sicignano. La cerniera lucana non dà l’impressione di essere in giornata sia per posizionamento sia per concentrazione degli interpreti.

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Filippo Di Maira, a quota sei gol dopo la rete di oggi

Secondo tempo– Continuano i disimpegni non perfetti del pacchetto arretrato ospite, ma Mangiapane e Legari non sfruttano una buona ripartenza. La situazione giova al Gallo e Di Maira, dopo un primo tempo passato a pressare i tre centrali avversari, trova la prima occasione con un destro che lambisce il palo sul solito lancio di mister Mangiapane seguito da un cambio di passo perfetto operato dall’attaccante di Canicattì su Sicignano. Al 12’ c’è un contatto tra Mangiapane e Catanese sul quale l’arbitro fischia il fallo a 30 metri dalla porta di Patania; il 37enne di Alcamo si prepara alla battuta ma il fischietto calabrese gli intima di uscire dal campo insieme al centrocampista potentino. Sul pallone va Lorenzo Legari, il capitano mette tutta la rabbia e la voglia di far bene e disegna una traiettoria pazzesca che aggira la barriera e s’insacca nel sette trascinata dall’urlo che squarcia il “Bianco”: gol fantastico del classe 1992 che nell’esultanza si prende l’abbraccio del suo pubblico battendo i pugni sul vetro della Curva Sud. Il colpo subito sveglia il Potenza, Giacomarro ordina ai suoi di avanzare e il risultato è il dominio totale dei lucani sul piano del possesso palla. Già al 14’ Viola si stacca dalla difesa e prova il fendente che fa la barba al palo dopo un pericoloso rimbalzo. Vaccaro coordina l’assedio potentino, non riuscendo a far breccia nel muro gallipolino, e la soluzione è ancora il tiro dalla distanza, tentato da Cianni al 19’. Sulla corsia sinistra cresce l’under Barillari, esterno dotato di passo veloce e ottima visione di gioco. Al minuto venti proprio il classe 1995 innesca l’azione seminando il panico prima di mettere al centro per l’accorrente Caraccio che però si fa parare il tiro da Gabrieli. Le trame offensive del Potenza diventano sempre più pericolose e il Gallo, con Mangiapane che esce per Santonocito, arretra pericolosamente nella propria area.

Un dribbling di Barillari su Gigante al 25’ è seguito da un impreciso servizio al centro che per poco non inganna l’estremo giallorosso. Cornacchia rinforza lo scudo difensivo con un salvataggio su Palumbo pronto a battere a rete al 27’ dopo una folata di Basso ma la difesa gallipolina non può nulla un minuto dopo: azione prolungata del Potenza avviata da uno stoico recupero di Catanese su Marangon, palla per Barillari che, in area, aggira l’avversario e infila Gabrieli in uscita con un tiro secco per il pareggio. Al gol lucano scoppia un parapiglia in tribuna con la dirigenza del Potenza, “rea” di un’esultanza troppo accalorata, beccata prima dai tifosi della tribuna e poi costretta a lasciare il settore dello stadio “Bianco” accompagnata dalle forze dell’ordine, impegnate ad evitare il contatto anche con i sostenitori della Curva Sud intenti a farsi giustizia. Nel bel mezzo della situazione sul campo il Gallipoli ripassa, con il Potenza quasi paradossalmente sazio del pari: Legari conquista palla sulla trequarti, s’accentra e invita a nozze Mingiano con un tocco morbido al centro dell’area che la punta ex Crotone non può fallire. La partita cala di lucidità, il Potenza prova a riacciuffare la situazione con la forza della disperazione, ma ancora una volta Cornacchia e Rosato alzano la paletta a Caraccio. Con il Potenza proteso in avanti, al 47’ arriva il tris gallipolino. Mariano recupera palla e mette in movimento Di Maira con un lancio perfetto sulla corsa della punta siciliana, monumentale nel scrollarsi di dosso la marcatura di Sicignano, che si ricorderà a lungo la prestazione dell’ex Valle d’Aosta, e fredda nel mettere dentro di piatto il gol della sicurezza. Un Gallipoli che non t’aspetti continua a fare la voce grossa anche con le grandi grazie alle proprie “grandi firme”. Il Potenza non rompe il sortilegio del “Bianco”: sei partite, sei sconfitte e sogno promozione che vola via insieme alla fuga dell’Andria.

Il tabellino:

SSD Gallipoli Football 1909 – Rossoblù Potenza 3-1

Gallipoli (4-2-3-1): Gabrieli; Gigante, Cornacchia, Rosato, P. Rizzo (30′ st G.Rizzo); Mariano, Marangon; Mingiano (37′ st Negro), Mangiapane (26′ st Santonocito), Legari; Di Maira. A disposizione: Costantino, Levanto, Portaccio, Mauro, Sopcic, Canzoneri. Allenatore Amleto Massimo

Potenza (3-5-2) :Patania; Schettino, Sicignano, Viola; Cianni, Basso (38′ st Cecconi), Vaccaro, Catanese, Barillari; Palumbo, Caraccio. A disposizione: Napoli, Akuku, Amendola, Foscolo, Lauria, Lolaico, Surmiak, Zaccagnino. Allenatore Domenico Giacomarro

Marcatori: 12′ st Legari (G), 28′ st Barillari (P), 34′ st Mingiano (G), 47′ st Di Maira (G)

Espulsi Tramutola (allenatore in seconda del Potenza) al 33’st e Viola (P) al 48′ st per doppia ammonizione

Ammoniti: 2’ Palumbo (P), 39’ Sicignano (P), 2’st Legari (G), 10’ st Viola (P) 16’st Cornacchia (G), 42′ G.Rizzo (G).

Arbitro: Giovanni Loprete di Catanzaro

Assistenti: Michele Rizzi e Leonardo De Palma di Termoli

Note: pomeriggio piovoso, temperatura 11 °C. Tiri in porta 4-2 ,tiri fuori 6-5, in fuorigioco 2-2, calci d’angolo 1-3. Spettatori 400 circa (trasferta vietata ai sostenitori potentini). Recuperi 2′ pt , 6′ st.

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