Alberto Bollini
Alberto Bollini, allenatore U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Per Alberto Bollini le parole chiave per fare bene nella gara di domani contro l’Aversa Normanna, così come nelle altre ultime sette partite, sono quelle di ricompattare l’ambiente, fare quadrato intorno alla squadra ed essere uniti per la conquista dell’obiettivo play-off: ”Io vorrei compattare il più possibile l’ambiente intorno alla squadra perché, nonostante capisca la delusione per i due play-off persi e l’umore nostalgico verso un passato glorioso, ora il nostro presente – spiega l’allenatore giallorosso – è questo. Bisogna voler bene al Lecce, perché questa non è vero che sia una piazza difficile, ma bisogna solo essere vicini alla squadra, così come lo sarò io ed i protagonisti della gara di domani, e come lo è tutto lo staff tecnico che ci circonda. Ciò che conta, ora,  è vivere alla giornata e fare i tre punti partita dopo partita. Media punti play-off? Non lo so, credo tra i 68 ed i 71 punti, ma questa è una media da ‘Gratta e vinci’ (sorride, ndr)”.

IL MORALE– La squadra sta bene moralmente ed affronta ogni singolo allenamento col giusto atteggiamento: “Come faccio a tenere alto il morale del gruppo dopo due sconfitte di fila? Questa è la parte meno difficile del mio lavoro e dei nostri allenamenti. Chi viene a vedere le sedute sa bene che alla ripresa il nostro non è affatto un lavoro rinunciatario o con ritmi bassi; i ragazzi sono molto reattivi nel seguire le mie indicazioni e c’è un clima di rabbia sportiva. Sappiamo che il margine d’errore è molto basso e quindi lavoriamo bene; ci tengo a precisare che in noi non c’è nessun scoramento. Siamo tranquilli, non c’è nessun problema e non abbiamo assolutamente avuto una settimana difficile, perché abbiamo lavorato con tranquillità. Sappiamo che dobbiamo migliorare in fase di conclusione e stiamo lavorando anche per questo”.

MALEDETTAMENTE STERILI– Nelle ultime due gare, il Lecce non è riuscito a concludere in rete le varie occasioni pur avute: “Noi abbiamo una sola difficoltà: produciamo molto e concludiamo poco. Non è colpa, però, del singolo e non parlo quindi solo degli attaccanti. Perché per me attaccante è chi fa la fase d’attacco, continuano a far gol anche con i centrocampisti e cerchiamo qualcosa in più dai difensori. Si esce da questa problematica curando anche i dettagli, giocando sull’avversario e cose del genere. Nel mio gruppo non vedo altre problematicità se non quella di cui ho appena parlato. Il nostro modulo? Sono favorevole al 4-3-3, ma non un patito. Per me il calcio va interpretato nella fase di possesso e in quella di non possesso. Quando si ha il possesso, il 4-3-3 ha differenti variabili che avete visto nelle ultime gare. Con Miccoli, a volte, abbiamo giocato col 4-2-3-1. Domenica scorsa col Cosenza, probabilmente molti non se ne sono accorti, abbiamo iniziato con la difesa a 3 con Mannini e Lopez larghi. Noi lavoriamo su più varianti, la squadra può cambiare quando necessario, ma il modulo non può risolvere tutti i problemi”.

GRADINO AVERSA– La formazione allenata da mister Salvatore Marra è in un momento positivo: “Domani ci capita, tanto per cambiare, una squadra in uno dei migliori periodi del suo campionato. Eccezion fatta per l’ultima sconfitta con la Reggina, su cinque partite disputate ne hanno vinte quattro e sono in grande salute. Non so con quale atteggiamento scenderanno in campo domani, ma non è vero come si pensa che sia per noi una gara facile, perché loro nell’ultimo periodo hanno fatto bene mettendo in difficoltà anche squadre di valore. Dico solo che il Lecce, da quando sono qui, ha raccolto meno di quanto ha seminato a livello di occasioni e prestazioni. Da quando sono arrivato, l’Aversa è terza per punti ottenuti dietro a Salernitana e Matera. Ora, però, pensiamo solo alla gara di domani e a fare bene, ma per farlo dobbiamo essere tutti uniti ”.

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