LECCE (di Carmen Tommasi) – Alla Salernitana basta un’inzuccata di testa di Riccardo Colombo nella ripresa per portare a casa i tre punti nel big match serale contro il Lecce del “Via del Mare”. Partita equilibrata e ben giocata dalle due squadre, ma gli ospiti sono stati più in palla, reattivi e determinati fino al fischio finale, nonostante i giallorossi abbiano cercato di reagire allo svantaggio senza però rendersi mai veramente concreti e pericolosi sotto porta. “Onorate la nostra maglia”: è il coro che intona a fine match la Curva Nord.
Nicholas Caglioni 6: COMPITINO. Incassa un gol su cui poteva fare davvero poco e per il resto gli avversari non lo impegnano in maniera importante. Ma quando viene chiamato in causa risponde presente. Unico neo: un rinvio sui piedi di un attaccante avversario che poteva avere conseguenze peggiori.
Marcus Diniz 7: JOLLY DI LUSSO. È ormai diventato la pedina inamovibile della retroguardia giallorossa e anche da terzino destro dimostra di essere all’altezza. Difende con attenzione e quando può si spinge con voglia in avanti, seppur non con precisione. Colonna portante.
Kevin Vinetot 6.5: SCRUPOLOSO. Il francese si rende protagonista di una prova attenta e ordinata: controlla senza grosse sbavature Calil e soci e dimostra di essere tornato quello dei tempi migliori. Generoso, ma non è una novità.
Giuseppe Abruzzese 5.5: TIMIDO. Si piazza al centro della difesa in coppia con Vinetot e comanda a dovere la retroguardia giallorossa, sopratutto nel primo tempo perchè nella ripresa appare confuso. Quando può avanza con diligenza in avanti, ma senza mai esagerare. In occasione del gol di Colombo si poteva fare sicuramente qualcosina di più a livello di reparto.
Gianluca Di Chiara 6.5: SOLARE. Partita importante per il terzino sinistro ex Catanzaro, che è chiamato a sostituire lo squalificato Lopez e non fa rimpiangere l’uruguaiano. Mister Bollini gli chiede di non avanzare più di tanto oltre la linea di centrocampo, come gli piace fare, e rispetta la consegna. Sempre in anticipo sugli avversari. Entusiasmo da vendere.
Daniele Mannini 5.5: IN SORDINA. Viene avanzato nel suo ruolo naturale di esterno di centrocampo nel 4-3-3 del tecnico di Poggio Rusco e l’ex Napoli prova a dire la sua fino al fischio finale. Quando gli manca il fiato, si fa soccorrere dall’esperienza, ma non è più brillante come ad inizio campionato. Finisce la gara con poca lucidità.
Romeo Papini 6: BENTORNATO. Gioca titolare a sorpresa dopo l’infortunio alla caviglia destra e prende per mano il centrocampo come al suo solito. Imposta e fa tanto lavoro anche in fase di interdizione, ma a tratti non lo fa come dovrebbe. All’80’ lascia il posto ad Abdou Doumbia. Sufficienza di “fiducia”.
Stefano Salvi 5.5: FURETTO. Sempre utile per gli equilibri della squadra e con il solito piede freddo che non si ferma mai fino al fischio finale. Corre tanto e va in raddoppio per i compagni di squadra, ma troppi passaggi sbagliati e palloni persi per uno come lui.
Franco Lepore 6: GENEROSO. Lotta fino al momento del cambio ed è l’ultimo a mollare la presa, ma i granata sono bravi a tenerlo sott’occhio e a non farlo esprimere come meglio sa fare. Meno decisivo rispetto alle ultime uscite, ma da uno che va sempre al massimo ci può stare una prestazione un po’ sottotono.
Gustavo Di Mauro 6: PEPERINO. Corre, corre e non si ferma mai. Colpisce anche un legno nel primo tempo e fa tanto lavoro sporco per i suoi. Cala vistosamente nella ripresa, ma non solo lui. Al brasiliano sembra però mancare sempre qualcosa nell’ultimo tocco, ma la qualità non manca.
Fabrizio Miccoli 6: COL CUORE. Ci mette tanto impegno, dedizione, voglia di fare e giocate importanti, le migliori, per i suoi, ma non riesce ad incidere più di tanto nell’economia del match. Non ha i 90′ nelle gambe e dal 61′ Bollini gli preferisce Herrera per dare più freschezza in avanti.
Eric Herrera (dal 61°) 5: ON-OFF. Vuole spaccare il campo in due ed ha energia da vendere, ma è sempre poco concreto e spigoloso sotto porta, quasi evanescente. Le giocate ci sono, ma può e deve dare di più.
Carlos Embalo (dal 61°) 5: SO AND SO. Dovrebbe fare la differenza, ma tranne qualche bella giocata la sua partita resta incolore. Da penna blu l’occasione sprecata al 90°.
Abdou Doumbia (dall’80°) s.v.