LECCE (di Carmen Tommasi) – La prima vittoria dell’era Alberto Bollini è arrivata. Tre punti ottenuti grazie ad una prestazione di sostanza e intelligente tatticamente da parte della formazione giallorossa che, contro il Savoia di mister Aldo Papagni, ha avuto solo l’unica pecca di non chiudere la gara, terminata 1-0, con un risultato più ampio. Tutti promossi tra i salentini che ora, per la sesta giornata di ritorno venerdì sera, saranno impegnati in trasferta con la Paganese.
DIFESA
Top – Giuseppe Abruzzese: ORDINATO. Guida con il solito carisma e disinvoltura tutto il reparto arretrato giallorosso e rimane concentrato fino al fischio finale. A volte, non è elegante nei movimenti ma il Lecce sembra non poter più fare a meno dell’ex Crotone. Cerca e va vicinissimo al gol di testa. IDEE PROFICUE.
CENTROCAMPO
Top – Romeo Papini: INCISIVO. Se non sono belli, preferisce non segnarli: ironia a parte il “Papo” con i calabresi ha messo a segno un eurogol che è valso i tre punti al Lecce. Partita di sostanza e di sacrificio quella dell’ex Carpi, ma anche di intelligenza tattica nonostante non sia al top fisicamente (per un problema al ginocchio destro accusato dopo il match con la Reggina e per una brutta botta presa nel primo tempo di ieri alla coscia). Ma lui, non si preoccupa e lotta fino a fine match. RIECCO “RE PAPO” E CHE GOL.
ATTACCO
Top – Davide Moscardelli: GIÙ IL CAPPELLO. Solita prestazione generosa, grintosa e a favore della squadra per il 35enne bomber romano a cui è mancato solo il gol. Ma l’ex Bologna ci è andato vicino in più di un’occasione, colpendo anche una traversa. GENEROSO, MA QUANTE OCCASIONI PERSE…