LECCE – Il Giudice sportivo della Lega Pro ha emanato le proprie sanzioni disciplinari dopo la 22esima giornata di campionato. Nel Girone C del terzo campionato di calcio italiano si segnala in casa-Lecce la squalifica per una giornata del centrocampista Daniele Mannini il quale, già in diffida, domenica pomeriggio è stato ammonito dall’arbitro Serra durante la gara contro il Matera per aver trattenuto per maglia un avversario. La condotta antisportiva gli è costata il cartellino giallo ed il conseguente stop che lo pone tra gli indisponibili per la trasferta di sabato sera allo stadio “O. Granillo” con la Reggina, squadra che non lamenta squalifiche.
Ecco tutte le decisioni relative al raggruppamento meridionale in cui milita la formazione salentina:
- 3 giornate: Potenza, Grea (Foggia), Gallo (Melfi);
- 2 giornate: Diakitè (Casertana);
- 1 giornata: D’Aiello, Letizia (Matera), Marano (Casertana), Capua, Catinali (Aversa Normanna), Cissè, Cruciani, Idda (Casertana), Rigione (Catanzaro), Lepillier (Juve Stabia), Mannini (Lecce), Fabiano (Martina Franca), Sirigu (Savoia);
PROVVEDIMENTI VERSO ALLENATORI:
3 giornate di stop: Saladino (collaboratore tecnico Vigor Lamezia);
PROVVEDIMENTI VERSO SOCIETÀ:
- Ammenda di 2000 euro per il MESSINA “perchè propri sostenitori introducevano e accendevano nel proprio settore numerosi fumogeni uno dei quali veniva lanciato sul terreno di gioco e facevano esplodere sette petardi, senza conseguenze; per esposizione di uno striscione offensivo verso l’opposta tifoseria“.
- Ammenda di 1500 euro per il MELFI “per indebita presenza nel recinto di gioco di persona non identificata ma riconducibile alla società che rivolgeva reiterate frasi offensive nei confronti dei calciatori della squadra avversaria“.
- Ammenda di 1500 euro per la REGGINA “perchè propri sostenitori introducevano e facevano esplodere nel proprio settore alcuni petardi, senza conseguenze; per esposizione di uno striscione offensivo verso l’opposta tifoseria“.
- Ammenda di 500 euro per il SAVOIA “perchè propri sostenitori in campo avverso introducevano e accendevano nel proprio settore diversi fumogeni tre dei quali venivano lanciati sul terreno di gioco, senza conseguenze“.