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Dino Pagliari, allenatore U.S. Lecce

LECCE (di Carmen Tommasi) – Non chiedetegli cosa pensa del Matera, perchè vi risponderebbe che è concentrato principalmente sul suo Lecce con l’unico obiettivo di giocare insieme e di farlo con una propria spiccata  identità. Alla vigilia del match casalingo con i lucani di Gaetano Auteri, reduci da nove risultati utili di fila, il tecnico Dino Pagliari, alla quarta gara sulla panchina giallorossa, presenta il match di domani: “Se sono preoccupato di più per l’entusiasmo dei lucani o per le loro doti in campo? Per nessuna delle due cose, perché sono attento a quello che facciamo noi, ma è ovvio –dichiara l’ex Pisa- che abbiamo visto il materiale sui nostri avversari. Sono una squadra in forma, ben allenata e che sta facendo bene. Però in questo periodo dell’anno dobbiamo pensare a quello che facciamo noi. Mi concentro su ciò che fanno di buono o meno i miei ragazzi e non sul resto”.

ERRORI FATALI – Quello che conta è crescere come identità di squadra e giocare per un solo obiettivo: “In modo particolare, abbiamo fatto in settimana grande attenzione a ciò che facciamo quotidianamente e questo come collettivo. Gli errori individuali possono starci e esistono in tutti i settori, ma  nel nostro lavoro in particolare sono penalizzanti. Più che sul singolo mi concentro su ciò che fa la squadra nel complesso. Con il Barletta non abbiamo fatto una buona gara e sicuramente non abbiamo fatto un passo in avanti, ma come ho detto alla mia squadra se fossimo rimasti in undici quella partita l’avremmo vinta sicuramente”.

NUOVI VOLTI – Il tecnico  di Macerata ha poi detto la sua sui quattro nuovi arrivati in giallorosso “Nella lista dei convocati figurano quattro nuovi giocatori (Scuffia, Di Chiara, Herrera e Beduschi, ndr) che ci aiuteranno con nuove energie e forze fresche. Era giusto portarli con noi in modo che si integrino presto con il resto del gruppo. L’undici titolare? Probabilmente ci potrà essere qualche cambiamento sull’occupazione degli spazi, anche perché dal punto di vista tattico non ci sono dei dogmi particolarmente inviolabili. Ci metteremo in campo in maniera diversa, anche per capire se possiamo avere un’opportunità in più nello giocare in un altro modo (i giallorossi potrebbero passare al 4-3-3, ndr). Se l’indortunio di Doumbia ci farà cambiare le strategie di mercato? Sappiamo quello che dobbiamo fare... “.

OSTACOLO DOPO OSTACOLO – La classifica del Lecce non va al momento assolutamente guardata per l’allenatore marchigiano: “Non credo che dobbiamo rincorrere nessuno o quantomeno non è quella la mia idea principale. Ciò su cui dobbiamo essere concentrati è il nostro lavoro, guardando in maniera esclusiva a quella che è la nostra strada. Questo è  il principale fattore su cui possiamo e dobbiamo essere bravi ad incidere. Domani dobbiamo fare quello che facciamo ogni giorno in allenamento e farlo insieme, perché questa formazione sta cercando di diventare squadra-gruppo e lo ripeterò sino alla noia che, questo è l’aspetto più importante. Danti del Barletta ha detto che il Lecce non ha gioco? La libertà di stampa esiste anche per questo, ma quando si parla bisogna farlo nel modo giusto e essere supportati da degli argomenti validi per farlo…”.

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