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Paolo Rizzo, terzino del Gallipoli

GALLIPOLI (di Gabriele De Pandis) – Grinta e sudore al servizio di mister Quaranta. Paolo Rizzo, terzino classe 1992, prelevato dal sodalizio giallorosso dopo l’esperienza della scorsa stagione in Seconda Divisione con l’Arzanese (finita con la retrocessione in D ai play-out), si è preso prepotentemente la corsia destra difensiva del Gallipoli. Il terzino scuola Lecce è deciso a dare segnali forti all’intero campionato in questo gennaio cruciale per le ambizioni del Gallo, ora al settimo posto a quota 29 punti, con affaccio sulle zone nobili della graduatoria.

“Una spinta in alto” La partita contro il Pomigliano, vinta per 2-0 dal Gallipoli, rappresenta un passo importante in chiave salvezza, ma Rizzo preferisce volare basso: “È stata un’importante vittoria senza dubbio. Oltre il grande peso specifico dato dai tre punti, lunghezze che ci portano a ‘+11’ sulla sestultima, domenica c’è stata una grande spinta in alto sul piano del morale; non ci dimentichiamo che siamo un gruppo nuovo, sempre alla ricerca di un amalgama sufficiente. Ora, dopo questa bella vittoria, possiamo lavorare bene, con un po’ più di tranquillità in più”. Del nuovo gruppo del Gallipoli Calcio, Paolo Rizzo è già una delle colonne difensive, e il bel rendimento della retroguardia giallorossa, punto di forza dell’undici di mister Quaranta, è uno dei segnali più belli che fanno felici i tifosi: “A livello individuale sono contento del rendimento costante che sto riuscendo ad inanellare in queste prime partite, ma il merito va alla squadra, composta soprattutto da ragazzi anche in noi elementi che non siamo più under; dobbiamo stringerci tutti insieme, unendoci sempre più in ogni meccanismo”.

“Raggiungere gli equilibri” Il terzino di Lequile descrive poi i suoi ingredienti quotidiani apportati alla ricetta di mister Quaranta: “Le mie caratteristiche sono la grinta, l’applicazione in ogni fondamentale e la concentrazione per tutto l’arco dei 90’. Incarno lo spirito di questo Gallipoli poiché sono prevalentemente un terzino marcatore, solo quando c’è la possibilità partecipo alla fase offensiva. Mister Quaranta? Ogni allenatore cerca di dare la propria identità alla sua squadra, come anche è stato col Gallipoli della prima parte di stagione, compagine che ha fatto un grande campionato da ogni punto di vista. Il mister, basandomi su ciò che vedo, ci fa allenare sempre col pallone, anche negli esercizi per la forma fisica, perché ci preme raggiungere un buon livello di equilibri ed automatismi, dato che siamo una squadra costituita a campionato in corso”.

“Riconquistare i pro”Prima dell’esperienza con il Gallo, Rizzo ha saggiato la Lega Pro per due stagioni tra il 2012 e il 2014 con Fondi e Arzanese, compagini di Seconda Divisione: “Sì, i due anni spesi tra Fondi e Arzanese mi hanno fatto migliorare tanto. Qui a Gallipoli, oltre alla buona continuità di rendimento di cui ho parlato prima, c’è tutto per una mia ulteriore crescita. Calciatori come Gabrieli, Mangiapane e Cornacchia sono elementi che fanno bene al gruppo dal punto di vista umano e calcistico. Spero, un giorno, di poter riconquistare un posto tra i pro”.

“A Brindisi senza paura” La vittoria contro il Pomigliano fa già parte del passato in casa Gallipoli, atteso dall’importante trasferta di Brindisi (con fischio d’inizio posticipato alle ore 15.00), partita che all’andata regalò la prima gioia e che si presenta come una trasferta proibitiva. I due soli punti in più degli adriatici sul Gallo potrebbero però indurre a qualche “pensiero stupendo”, confermato dagli intenti del difensore giallorosso nato a Galatina: “Dobbiamo andare a Brindisi senza paura. Porto l’esempio della partita con il Bisceglie, la prima partita di questo nuovo gruppo: contro i nerazzurri stringendoci insieme e facendo quadrato abbiamo dato filo da torcere ad una squadra molto forte. Tanto rispetto per il Brindisi, compagine allestita per fare benissimo in questa seconda parte di campionato, ma anche noi sappiamo essere pericolosi; non dobbiamo avere paura di un fattore campo, che si preannuncia abbastanza caldo. In sostanza, non partiremo battuti”.

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