ISCHIA (di Massimiliano Cassone) – Ci sono giornate in cui il calcio sembra la fune del funambolo sulla quale bisogna rimanere in equilibrio per non cadere nel vuoto; il Lecce scende in campo al “Mazzella” di Ischia con questa sensazione, e lo fa dopo due sconfitte contro Foggia e Martina Franca che hanno minato la serenità dell’ambiente, e cade nel baratro della terza sconfitta senza riuscire ad incidere sull’incontro. Di fronte c’è la squadra di Agenore Maurizi che nelle ultime quattro gare ha collezionato cinque punti. Le squadre danno vita ad una gara non di certo bellissima.
Il Lecce passa in vantaggio dopo pochi minuti con Bogliacino e capitola per due calci di rigore, molto generosi, siglati da Ciotola. Rigori a parte, i salentini giocano male, senza cuore e senza anima, tranne che nei primi 15 minuti, sono inguardabili e per nulla scusabili. Non sarà di certo un Natale tranquillo per il tecnico di Fossano che a questo punto rischia l’esonero.
PRIMO TEMPO – Rivoluzione nella formazione del Lecce; Lerda che deve fare a meno di Mannini e Moscardelli infortunati dell’ultima ora, lascia in panchina Carrozza e Doumbia e riparte con un modulo diverso, mandando in campo Miccoli e Della Rocca con Bogliacino alle loro spalle; a difendere a centrocampo due incontristi Papini e Sacilotto con Filipe in cabina di regia; difesa sempre a quattro con Donida a destra, Lopez a sinistra e Martinez ed Abruzzese centrali.
Maurizi schiera i gialloblù con il 5-3-2: Giordano in porta; Finizio, Empereur, Sirignano, Impagliazzo, De Agostini la linea del fortino difensivo; Gerevini, Iannascoli, Di Cesare a centrocampo con Ciotola e Schetter in avanti.
Parte forte il Lecce che al 5° trova il vantaggio dopo una bella azione corale; la palla al veleno parte dai piedi di Fabrizio Miccoli che con una sciabolata morbida prova l’assist ma la sfera è sporcata da un difensore gialloblù, arriva sui piedi di Filipe, serve col contagiri Bogliacino che si inserisce tra le linee e batte con grande classe Giordano. L’Ischia si ritrova subito a rincorrere ma dimostra carattere e coraggio. È un Lecce molto propositivo che continua a martellare; al 10° timido tentativo di Finizio ma il suo tiro, blando, termina in calcio d’angolo deviato da Martinez.
I padroni di casa costretti ad inseguire il pareggio impostano, coi salentini che senza apprensioni almeno fino al 25°, controllano; il primo vero tiro dell’Ischia arriva al 25° con Iannasco che dal limite di esterno destro impegna a terra Caglioni che blocca senza problemi.
Al 29° primo ammonito della gara, a finire sul taccuino è Empereur, calcio di punizione di Miccoli che deviato dalla barriera termina in angolo e ne innesca ben tre consecutivi con Abruzzese che potrebbe raddoppiare di testa ma la difesa si salva ancora in angolo, al terzo tentativo, il “Romario del Salento” calcia direttamente in porta con Giordano che smanaccia. Poi arriva la ripartenza dei padroni di casa che trovano il calcio di rigore, molto generoso, per un fallo di mano di Lopez (ammonito nell’occasione); dal dischetto pareggia Ciotola che non sbaglia.
Il Lecce prova a riversarsi nella metà campo avversaria con scarsi risultati, l’ultimo tentativo giallorosso è di Della Rocca al primo minuto di recupero, ma il suo tiro è da dimenticare. Termina col risultato di uno pari il primo tempo.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione si apre con il secondo rigore di giornata per i padroni di casa, simile a quello accordato nel primo tempo, questa volta il fallo di mano è di Filipe e dal dischetto Ciotola, ancora una volta, batte Caglioni.
Lerda richiama in panchina Filipe e manda in campo Lepore. Il Lecce deve rincorrere dopo essere passato in vantaggio per primo. La gara diventa spigolosa e nervosa. La squadra di Lerda con il passare dei minuti è praticamente evanescente, le trame che tenta di ordire sono lente e farraginose e gli Isolani controllano difendendo il risultato con ordine.
I padroni di casa potrebbero portare a tre le marcature ma il colpo di testa di Sirignano che svetta su Abruzzese, impattando un corner di Gerevini si stampa sulla traversa.
Al 72° palla buona sui piedi di Della Rocca ma la poca propensione di far gol del brindisino si evidenzia da sola, il tiro è sbilenco. Continuano le interruzioni di gioco dettate dai nervosismi e dagli accenni di rissa da entrambe le compagini.
Fiandaca, Armeno, Ingretolli i tre cambi di Maurizi in dieci minuti al posto di Iannascoli, Ciotola e Schetter. La seconda sostituzione di Lerda arriva al minuti 81 con Doumbia al posto di Donida e l’ultima avviene a tre minuti dal termine con Salvi che rileva Sacilotto.
Gli isolani giocano meglio dei salentini che hanno perso di vista il concetto base del gioco del calcio: per far gol bisogna tirare in porta.
Un Lecce troppo brutto per essere vero perde la sua terza gara consecutiva e apre un solco profondo con la prima della classe. È crisi nera e la panchina di Lerda scotta.
TABELLINO
ISCHIA ISOLAVERDE – LECCE
Ischia Isolaverde (5-3-2): Giordano; Finizio, Empereur, Sirignano, Impagliazzo, De Agostini; Gerevini, Iannascoli (75° Fiandaca), Di Cesare; Ciotola (65° Armeno), Schetter (68°Ingretolli). A disposizione: Mennella, Rainone, Trofa, D’Amico. Allenatore: Agenore Maurizi
Lecce (4-3-1-2): Caglioni; Donida (81° Doumbia), Martinez, Abruzzese, Lopez; Papini, Filipe (51° Lepore), Sacilotto (87° Salvi); Bogliacino; Della Rocca, Miccoli. A disposizione: Petrachi, Vinetot, Rullo, Carrozza. Allenatore: Franco Lerda
Arbitro: Sig. Edoardo Paolini di Ascoli Piceno
Assistenti: Marco Chiocchi e Andrea Malacchi di Foligno (PG)
Marcatori: 5° Bogliacino (L), 34°, 50° Ciotola rig. (I),
Ammoniti: 29° Empereur (I), 34° Lopez (L), 45° Miccoli (L), 69° Papini (L),