CAPRARICA DI LECCE – Kalòs riconferma anche quest’anno l’appuntamento con la festa più popolarmente sentita tra i cristiani. Dal 25 dicembre la sezione della civiltà contadina dell’archeodromo si trasforma nella Galilea di 2000 anni fa per rivivere il fascino e l’emozione del Santo Natale. Il presepe vivente del Salento, nonostante sia solo alla terza edizione, ha richiamato una crescente attenzione, sia mediatica che di visitatori, per la suggestiva bellezza del paesaggio e la cura delle ricostruzioni, frutto del gruppo di ricercatori e studiosi di Kalòs e di un gruppo di volontari da sempre impegnati nella realizzazione di presepi dal fascino unico e inimitabile.
L’evento è ambientato all’interno di una piccola parte dell’Archeodromo del Salento, il più grande parco di archeologia sperimentale d’Italia di Caprarica che, grazie alle nuove spettacolari ricostruzioni, ha varcato ormai i confini nazionali ottenendo un posto di rilievo tra i più importanti musei a cielo aperto d’Europa.
Sull’onda dell’attribuzione a Matera di Capitale della Cultura per il 2019, si fa tanto parlare del presepe vivente nei Sassi, ma non occorre fare tanta strada per un presepe da sogno. L’offerta culturale del presepe di Kalòs è la valida risposta salentina alla città lucana. Il Salento è un luogo ricco di cultura, di tradizioni e di paesaggi da scoprire in ogni angolo e l’Archeodromo rimette in scena e valorizza tutti i più importanti aspetti della nostra identità salentina. Nel presepe di Kalòs tradizioni e storia locale si fondono alla storia di Betlemme per un binomio vincente: l’incantevole sito e i personaggi che vi partecipano, infondono al paesaggio e nel cuore dei visitatori quell’atmosfera di suggestione e di mistero, tali da restituire alla nascita del Bambin Gesù un senso di pace e di fede.
Le scene rappresentate toccano tutti i registri e segnano il passaggio dalla realtà al sogno, in un’esperienza che mescola sacralità, folklore e che, soprattutto, genera emozione. A guidare i passi verso la grotta della natività sarà la luce della stella cometa. Si incontreranno: i pastori con le pecore al pascolo, il calzolaio, lu cconzalimbure, il fabbro, il bottaio, lu cconzatraini, l’oste che mesce il vino, il casaro che in tempo reale prepara la ricotta, la locanda dove si prepara la tradizionale carne di cavallo, le capanne con le massaie che davanti al fuoco del camino preparano la pasta fatta in casa, la dimora di Erode, il tempio sacro ed i centurioni romani.
Le serate saranno allietate da canti natalizi e dai piatti della tradizione: pittule, piscialette (pane al forno con pomodoro), panini con pezzetti di cavallo e non solo…
Il Presepe vivente del Salento è visitabile il 25-26-27-28 dicembre e nei giorni 1-4-6 gennaio dalle ore 17:00 alle ore 21:30. Info: 0832/659821 – 392/9007965 – 340/7859589