Francesco Mariano, tra i più propositivi oggi
Francesco Mariano, tra i più propositivi oggi

GALLIPOLI (di Gabriele De Pandis)- Un altro 1-1 che rimane nella storia del calcio gallipolino. Il pareggio che ferma la corsa del Bisceglie secondo in classifica ricorda vagamente quello storico pari, maturato con lo stesso punteggio, nella prima partita in B del Gallipoli, datata 21 agosto 2009 al “Del Duca” di Ascoli. Allora, come oggi, il Gallo era costituito da un nugolo di uomini sbarcati in giallorosso da pochi giorni con voglia di riscatto e con pochissimi allenamenti alle spalle. Le similitudini non si fermano qui: l’atteggiamento di queste due partite mostrato dal Gallipoli è simile, con quella sana sfrontatezza che ha aggredito l’avversario biscegliese, forse partito con l’intento di prendersi facilmente i 3 punti dopo il gol dell’ex Andrea Presicce arrivato dopo soli 40 secondi dal fischio d’inizio. La squadra guidata da Gregory Inglese, non ancora in panchina in attesa del tesseramento ufficiale, non si è sciolta dopo il colpo iniziale, pressando e raddoppiando il più quotato avversario e lanciandosi a spron battuto nei contropiedi, coordinati dai tempi del guru Benedetto Mangiapane, arrivato dalla Palmese dopo 4 anni in C2 con la Vigor Lamezia, 37 primavere addosso ed un piede fatato. Il pari, meritato, è il risultato più giusto di una partita dove il distacco tra le due squadre si è visto solo nel finale, a causa della migliore condizione fisica del Bisceglie.

Primo tempo– Il Gallipoli lancia i suoi nuovi arrivi, schierandosi inizialmente con un 4-3-3 poi convertito in 4-4-1-1 da Inglese per sfruttare al meglio proprio Mangiapane. In porta l’ex Lecce Ugo Gabrieli vince il ballottaggio con Costantino, il quartetto difensivo vede i nuovi Rizzo (terzino destro arrivato dall’Avezzano) e Lorusso (ex Terracina con 21 presenze nel Carpi 2011-2012) insieme ai confermati Cornacchia e Gigante, schierato sull’out sinistro. A centrocampo il nuovo capitano è il gallipolino Lorenzo Legari, affiancato dal mediano camerunense Mbida e dagli esterni Mariano e Negro. In attacco, il centravanti Di Maira, ex Valle d’Aosta e Foligno, è supportato da Mangiapane. Il Bisceglie risponde bene con il suo 4-4-2 orientato al duplice gioco offensivo, sulle fasce laterali con Presicce e D’Ancora e dal centro grazie a Zotti, leader dei neroazzurri baresi. L’inizio è choc per il nuovo Gallo: al 1’ Presicce sigla il più classico dei gol dell’ex, con una conclusione precisa che batte Gabrieli dopo un rimpallo. L’esultanza dell’attaccante neretino non è apprezzata dal pubblico di fede giallorossa che lo becca per tutta la partita. Un’altra passeggiata sulle ceneri di un Gallipoli in costruzione? Proprio no. I giallorossi si rimettono in sesto e non lesinano la costruzione di belle trame di gioco, alla ricerca dello spazio tra i reparti biscegliesi. Le due squadre, disciplinate tatticamente, si annullano negli scontri individuali e il risultato è una partita inizialmente bloccata sul piano delle occasioni da gol. Al minuto 17 l’attaccante neroazzurro Lacarra arretra di qualche metro il proprio raggio d’azione e prova a raddoppiare con un sinistro dal vertice mancino dell’area sul quale Gabrieli c’è. Il Gallipoli non sta a guardare e mostra al campionato il proprio gioiello locale Mattia Negro, classe 1995, che più di una volta con le sue giocate in velocità mette in difficoltà Viscuso, mettendo delle buone palle al centro non sfruttare da Di Maira. Il buono stato di forma iniziale dei giallorossi induce il Bisceglie ad una maggiore attenzione difensiva, con Zotti che spesso aiuta i compagni di mediana. Il “Bianco” poi si gode la presentazione ufficiale di Benedetto Mangiapane, potenziale fulcro del nuovo Gallo con la casacca numero 10. Al 23’ il centrocampista siciliano, dopo essersi conquistato il calcio di punizione dopo un fallo di Riccio, indirizza una traiettoria quasi perfetta che si stampa sulla traversa prima di spegnersi sul fondo. Il Gallipoli cresce, il Bisceglie risponde a tono, ma pecca negli ultimi passaggi, trovandosi spesso le iniziative chiuse da Rizzo, ottima partita la sua. I giallorossi gridano al gol al 31’: sempre Mangiapane, direttamente da calcio piazzato, questa volta inquadra lo specchio, ma trova la parata di Licastro che con un balzo felino toglie il pallone dalla rete tra le proteste gallipoline che chiamavano al gol poiché il portiere biscegliese avrebbe sventato la punizione da dentro la porta. L’esperienza del 36enne di Alcamo fa viaggiare il Gallipoli: ancora lui, al 39’ cerca il tiro da fuori ma la sua intuizione è leggermente alta. L’unica azione biscegliese degna di nota nel finale di primo tempo è una discesa di D’Ancora che riesce ad arrivare sul fondo per la prima volta ma senza conseguenze a causa della chiusura in area di Lorusso sul cross dell’esterno neroazzurrostellato. La nuova era del Gallipoli comincia a strappare sorrisi, la prima frazione, nonostante il vantaggio della squadra di De Luca, finisce con gli scroscianti applausi del “Bianco”.

L'urlo di Lorenzo Legari, capitano del Gallo, dopo il gol
L’urlo di Lorenzo Legari, capitano del Gallo, dopo il gol

Secondo tempo– Inglese inverte gli esterni, schierando Negro a destra e adattando Mariano sulla sinistra, con buoni risultati: il ragazzo leccese si sgancia in avanti, ispirando un bel contropiede ma Di Maira non raccoglie il buon invito in area. La punta nata a Canicattì si riscatta poco dopo facendo esplodere di gioia il “Bianco” per l’1-1. Palla sui 20 metri centrali, errore di Riccio che tocca il pallone lanciando Di Maira in area e realizzazione impeccabile su Licastro in uscita. Il guardalinee inizialmente ravvisa un fuorigioco, non notando il tocco del difensore biscegliese, ma il direttore di gara assegna il gol senza indugi. Il pari imballa un po’ i neroazzurri e, col passare dei minuti, l’assenza di allenamenti sufficienti fa calare i ritmi del Gallo, con molti giocatori che rimangono sulle gambe. La situazione di stallo è interrotta da Zotti, trentaquattrenne leader del Bisceglie: al 21’ una sua punizione va a lato ed un minuto dopo un suo assist per Lacarra che tira costringe Gabrieli al volo plastico a sventare ed al 23’ un interno indirizzato al secondo palo va fuori. Gli jonici s’affidano alla freschezza di Mattia Negro, pericoloso al 24’ quando reclama il penalty dopo aver ricevuto palla sulla destra e bravo nello slalom gigante, sempre dall’out destro prima di concludere su Licastro al 29’. Zotti intraprende una sfida solitaria contro la difesa gallipolina al minuto 32’, quando, spalle alla porta, si libera di Alessandrì, ma viene letteralmente murato dall’intera difesa giallorossa, con Gabrieli bravo a chiudere in uscita, nel cuore dell’area. Il Bisceglie attacca, e si aprono interessanti varchi per i contropiedi gallipolini, non sfruttati dalle ali al 33’, quando Negro tarda il servizio per Di Maira. Legari bagna la sua “prima” da capitano con un intervento alla disperata che vale un gol, paradossalmente rischiando l’autogol: cross di un Patierno imprendibile a tratti e anticipo rabbioso del centrocampista gallipolino che induce Gabrieli al miracolo con un letterale schiaffo alla sfera che tocca il palo prima di rientrare in una zona morta del campo. Il Bisceglie vede i 3 punti vicini e Patierno preme il piede sull’acceleratore, alzando di testa sull’ennesimo servizio di Zotti. Al 40’ l’ennesimo misfatto di una direzione arbitrale a dir poco timida: Zotti cade in area dopo un contrasto con Cornacchia, l’arbitro del decreta il rigore, ma, a seguito di una consultazione col primo assistente, rivede la decisione negando il tiro dagli 11 metri. Nel finale il Gallo non sfrutta un’altra ripartenza invitante con Santonocito, lasciando qualche pensiero stupendo in più ai suoi tifosi, ma finisce così. Un 1-1 importantissimo contro una squadra che insegue la promozione: prosegue la scalata alla quota 40, ora il Gallo dopo il punto di oggi è ad un ottimo “-15” alla vigilia della trasferta di Scafati, penultima partita del girone d’andata. Il mercato regalerà certamente altri colpi al neonato sodalizio jonico. Di Maira come Di Gennaro, a segno in quel debutto di Ascoli in B. Il Gallo continua a cantare, l’obiettivo della salvezza è da raggiungere.

Il tabellino

SSD Gallipoli Football 1909- A.S. Bisceglie Calcio 1913 1-1

Gallipoli (4-4-1-1): Gabrieli; Rizzo (42’st Sopcic), Cornacchia, Lorusso (27’st Alessandrì), Gigante; Negro, Mbida, Legari, Mariano; Mangiapane (38’st Santonocito); Di Maira. A disposizione: Costantino, Solidoro, Berteina, Carrozza, Riezzo, Luca. Allenatore Abramo Acquaviva.

Bisceglie (4-4-2): Licastro; Viscuso (35’st Lacriola), Riccio, Lanzolla, Esposito; Presicce (35’st Gambuzza), Lanzillotta (16’st Patierno), Guadalupi, D’Ancora; Lacarra, Zotti. A disposizione: Vicino, Abbinante, Colia, Hadj Khalilj, Gadaleta. Allenatore Claudio De Luca.

Reti: 1’ Presicce (B), 8’st Di Maira (G).

Ammoniti: D’Ancora (B), Lacarra (B), Legari (G), Negro (G).

Arbitro Nicolò Marini di Trieste

Assistenti Moreno Francesco Longo e Francesco Nocella, entrambi di Paola (CS)

Note: pomeriggio soleggiato, temperatura 17°C, terreno di gioco in erba sintetica. Spettatori 600 circa (150 provenienti da Bisceglie). Calci d’angolo 2-7, Tiri in porta 4(1 traversa)-4, Tiri fuori 3-5, in fuorigioco 2-3.

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