Le pagelle(di Carmen Tommasi) – Stop e sconfitta “imprevista” arrivata in extremis per la formazione di Franco Lerda. Le pagelle di Foggia-Lecce, anticipo valido per la 16esima giornata del girone C di Lega Pro Unica, vedono capitan Abruzzese e compagni, in campo con l’ormai collaudato 4-3-3, protagonisti di una debacle arrivata nel finale dopo ben otto risultati utili di fila. Gara entusiasmante e con tanta qualità da ambo le parti: nel primo tempo è il Foggia a fare la partita, ma le occasioni vere da gol le hanno avute gli ospiti in ben tre occasioni e sempre con Davide Moscardelli. La partita è più chiusa e fa fatica a sbloccarsi nella ripresa, con le due squadre più attente a non farsi male che al resto. Match comunque vibrante e combattuto fino al fischio finale, dove i maggiori pericoli vengono dalle palle inattive. Finisce 2-0 grazie ad un sinistro imprendibile, al 45’ della ripresa, del rossonero Vincenzo Sarno che, poi, al 48’ sigla la personale e splendida doppietta.

Nicholas Caglioni: SFORTUNATO. Semplicemente impegnato in qualche rimessa dal fondo nel primo tempo, ma la partita, in pratica, la guarda e la studia comodamente dalla sua porta, soprattutto nella ripresa. Giornata di semi-riposo fino al primo gol di Sarno in cui l’ex Crotone nulla può. Il giocatore rossonero si ripete dopo pochi minuti per il definitivo 2-0 e “Caglio” poteva fare qualcosina in più. VOTO: 5.5.

Daniele Mannini: IMPRECISO. Duella e fa a sportellate sulla destra con Angelo Cavallaro e nell’uno contro uno, quest’ultimo ha quasi sempre la meglio. Il più delle volte l’ex Pisa perde colpevolmente gli avversari e sbaglia troppi disimpegni: fa stranamente “ammattire” Franco Lerda per quasi tutto il primo tempo per i troppi palloni persi ed i disimpegni sbagliati. Nella ripresa torna “Il Manno” che tanto sta facendo bene dall’inizio della stagione e ne sbaglia poche. Giornata altalenante. VOTO: 5.

Gilberto Martinez: DILIGENTE. Partita senza particolari apprensioni per il 35enne centrale costaricano “El Tuma”: merito dell’attacco propositivo, ma a tratti anche abulico della squadra allenata da mister Roberto De Zerbi. Timbra anche questa volta il cartellino e risponde presente. Sul raddoppio foggiano è, però, in ritardo. All in. VOTO: 6.5.

Giuseppe Abruzzese: VIGILE. Dove lo metti, sta. Capitan “Abru”, è l’asso nella manica di mister Franco Lerda. Esperienza e quantità, come sempre, al servizio del gruppo. Bomber Luca Iennello con lui e Martinez non vede quasi mai palla. Ormai una garanzia: made in Andria. Crolla, però, anche l’ex Crotone sul finale insieme al resto della squadra VOTO: 6.5.

Nicolò Donida: SCRUPOLOSO. Il terzino destro silenzioso di Cremona, adattabile anche a sinistra, chiamato in causa per sostituire lo squalificato Walter Lopez, si comporta a dovere e non fa rimpiangere l’esperto uruguaiano senza però strafare.  Anche lui, però, non è indenne da colpe sul secondo gol di Sarno. Ragazzo d’oro. VOTO: 6.

Romeo Papini: BALLERINO. Quasi sempre puntuale in chiusura, efficace e anche pericoloso nelle ripartenze in avanti. Qualità e quantità in egual misura, ma non ancora il migliore re “Papo” che tutti conoscono. Nulla da dire, però, in una partita comunque generosa, seppur a tratti bloccata a metà campo per merito degli avversari. Prova la conclusione di esterno sinistro nella ripresa, ma non inquadra lo specchio della porta. VOTO: 6.

Filipe Gomes: SOFT. L’ex Perugia, fresco di ritorno da una giornata di squalifica, si piazza in cabina di regia, supportato da Romeo Papini e Stefano Salvi, e prova a dettare i tempi alla squadra, quando può verticalizza e tutte le azioni più importati partono dai piedi “fatati” del centrocampista brasiliano che non sempre, però, gestisce al meglio il pallone. Lerda nel primo tempo gli chiede di spingersi in avanti e lui obbedisce. Nella ripresa l’ex Toro, dal 20′, gli preferisce Bogliacino. A tratti frenato. VOTO: 5.5.

Stefano Salvi: GENEROSO. Gli spazi per provare ad affondare, lì dalle sue parti, c’erano, ma il centrocampista romano preferisce non strafare, per non fallire. Partita scolastica, ma senza sbavature. Troppo timida, però, per uno come lui. In definitiva: un’occasione sprecata. VOTO: 6.

Alessandro Carrozza: IMPRECISO. Salta l’uomo, corre, dribbla, crossa, e questa non è una novità, e recupera tanti palloni preziosi per i suoi. Uomo tuttofare per i giallorossi, anche se sbaglia quasi sempre qualcosina nell’ultimo tocco e gli manca ancora la gioia del gol per un Lecce sempre più in “carrozza”. VOTO: 5.5.

Davide Moscardelli: EXTRATERRESTRE. Un giocatore di un’altra categoria: un elemento sempre più fondamentale nel gioco di Lerda. Utile e generoso in fase di non possesso ed un vero lusso per i giallorossi quando apre le difese avversarie. Nel primo tempo, il bomber “barbuto” colpisce di destro di potenza la traversa e manca il gol del vantaggio, invitato dal solito Carrozza e poi spedisce di sinistro sul fondo in diagonale. In acrobazia, poi, sul finire del primo tempo trova la mezza rovesciata, ma senza fortuna. In disparte, stanco e meno reattivo nella ripresa. VOTO: 6.5.

Abdou Doumbia: LUNATICO. Una partita generosa per la freccia franco-maliana che con le sue accelerate mette spesso e volentieri in difficoltà i rossoneri, a tratti imprendibile. Ma troppo discontinuo nel corso del match per poter diventare determinante. Cambia fascia, in continuazione, con Carrozza da destra a sinistra per non dare punti di riferimento agli avversari, anche perché Agostinone dalla sinistra è un elemento difficile da gestire. Non male, anche nel cercare la porta e nell’invitare al gol i compagni, ma può e deve fare di più per ritornare quel giocatore dello scorso campionato. VOTO: 6.

Mariano Bogliacino (dal 19’ st): PIGNOLO. Entra nella ripresa per sostituire il brasiliano Filipe Gomes e ancora una volta, dopo il rientro dal lungo infortunio, fa vedere che tipo di giocatore è. Esperto e fondamentale nel dettare i tempi alla squadra, ma questa volta non entra in partita. VOTO: 5.5.

Marco Rosafio (dal 32’ st): NON PERVENUTO. Sostituisce un ormai stanco Abdou Doumbia, ma non riesce ad incidere con le sue forze fresche nell’economia nel match. VOTO: s.v.

Luigi Della Rocca (dal 40’ st): INOPEROSO. Sostituisce il gallipolino Sandro Carrozza. Pochi minuti per l’attaccante brindisino e poche possibilità, quindi, per fare la differenza, anche se l’ex Cremonese ha avuto l’occasione d’oro e di testa per sbloccare il match. Nulla di fatto. VOTO: s.v.

All. Franco Lerda: BUON PADRE DI FAMIGLIA. Fa scendere in campo i suoi, come sempre, per vincere e con l’atteggiamento mentale di chi conosce a pennello le potenzialità del suo forte organico. Un comportamento che paga quasi sempre: ci crede fino alla fine di poter vincere il derby, sicuramente di più dei suoi giocatori che vengono poi, infatti, puniti dal bravo e fortunato Vincenzo Sarno. VOTO: .5.5.

 

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