bogliacino
Bogliacino dopo il gol

LECCE (di Massimiliano Cassone) – Franco Lerda decide di attaccare per tutta la gara contro il Melfi e sul 3-1, al 68° circa, ordina a Bogliacino di svestire la tuta. Dopo tre mesi di assenza per infortunio, il fuoriclasse di Colonia del Sacramento, inizia a respirare a pieni polmoni l’odore dell’erbetta verde del “Via del Mare”, la situazione può sembrare quella ideale per un ritorno in grande stile, ma non è detto, la scelta è di grande responsabilità sia per il Mister che per l’uruguaiano. Il Melfi proprio in quei minuti tenta di riacciuffare la gara, ci crede, ci prova, non ha nulla da perdere se non l’imbattibilità esterna (7 pareggi su 7 fino a ieri sera), è un azzardo, ma è la scelta giusta.

Taciturno, riservato, educato e sempre presente, leader silenzioso nello spogliatoio nonostante l’infortunio lungo e fastidioso, Mariano Bogliacino, accompagnato dagli applausi scroscianti del pubblico leccese, calca il terreno di gioco al 77°, mancano ancora 13 minuti più il recupero, tutto può ancora accadere. Entra al posto di Lepore che anche ieri ha dato il suo giusto apporto alla causa giallorossa e si mette subito in mostra per le qualità che tutti conoscono, inizia a dare geometria alle manovre d’attacco del Lecce che non cede di un millimetro e nonostante il vantaggio continua a spron battuto a tenere le redini in mano del buon gioco mentre gli avversari tentano delle ripartenze velocissime.

Due minuti dopo il suo ingresso in campo, l’arbitro concede il calcio di rigore al Lecce per fallo di mano di Dermaku; Bogliacino potrebbe andare anche sul dischetto e chiedere ai compagni di battere, non lo fa, lui è uno umile e sa aspettare. Della Rocca sbaglia il calcio di rigore, il Lecce potrebbe risentire del contraccolpo ma non accade. Passano appena sette minuti, e all’87° Bogliacino esplode tutta la sua rabbia, confezionandola con classe e potenza e dai ventidue metri guarda l’angolino e  telecomanda il missile che non lascia scampo all’estremo difensore lucano. Poker servito al Melfi, con le carte messe sul tavolo dal “Mariano” giallorosso e il Lecce può sognare.

In estate si era parlato di una sua possibile partenza, dopo un colloquio con Lerda, decide di rimanere, poi lo sfortunato infortunio e ieri è tornato per essere protagonista, per dire la sua, per mettere la firma su quel ritorno in serie B che tutta la piazza anela ormai da tre anni. Se le noie fisiche non lo affliggeranno più, sarà anche lui un’arma da usare al momento giusto, in modo certosino, per mettere la ciliegina su una torta che per gli avversari diventa sempre più amara.

Bentornato Bogliacino.

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