LECCE (di Gabriele De Pandis e Italo Aromolo)- Dura la vita quando sei reduce da una vittoria entusiasmante. Non c’è tempo per non assimilare la sbornia per l’impresa di Benevento, il campionato di Lega Pro va veloce ed ogni passo falso rischia di vanificare tutto ciò di buono che si è fatto. Il Lecce sabato sarà atteso dall’impegno contro il Melfi. Tutto facile? Non proprio. Dietro alla poco blasonata squadra lucana, al primo campionato di terza serie nazionale grazie alla “salvezza-promozione” dello scorso campionato di Seconda Divisione, si nasconde un gruppo arcigno e coeso, capace di conservare l’imbattibilità esterna: le zero sconfitte lontano dalle mura amiche, primato condiviso con Salernitana e Benevento, sono la peculiarità di questo Melfi che viaggia nella parte mediana della classifica all’undicesimo posto a quota 16 punti, in coabitazione con la Paganese.
La storia: una continuità in Lega Pro sempre assicurata. Il piccolo comune del potentino (17.500 abitanti circa) mantiene il professionismo dalla stagione 2003-04, seguita alla vittoria del campionato di D che regalò una C/2 che mancava a Melfi dai tempi dell’Interregionale (ultima apparizione nel 1957-58). Tre campionati nelle zone medio alte della classifica, con il picco del 2005-06, dove la corsa melfitana verso la C/1 fu fermata dal Taranto nei playoff, furono seguiti da altrettante annate nelle zone medio basse, con il brivido del playout, poi vinto contro la Nocerina, provato nel 2006-07. La storia recente dei gialloverdi denota una stabilità in Seconda Divisione: dal primo anno di Lega Pro (2008-09) il Melfi ha sempre conservato la categoria con una certa tranquillità non ricorrendo mai ai playout. Le stagioni 2009-2010 e 2010-2011, cominciate dopo estati caldissime sul piano societario, sul campo hanno sempre soddisfatto i tifosi dello stadio “Valerio”, contenti per un ottavo e un nono posto. La stagione successiva, paradossalmente cominciata con più tranquillità sul piano finanziario grazie all’apporto di nuovi sponsor, viene ricordata per l’apporto di Andrei Agius, calciatore maltese in forza al Melfi reduce da un’esperienza incolore con la Salernitana. Le chiusure di Agius e i gol di Improta regalarono un altro ottavo posto al Melfi, condito da belle soddisfazioni come la vittoria contro la Salernitana e contro l’allora capolista Pontedera. La scorsa stagione, l’ultima di Seconda Divisione, fu preceduta dall’ennesima opera di salvataggio economico della società, questa volta rinfrancata dall’apporto della cittadinanza, protagonista nel reperimento di fondi. Un avvio sprint, con il Melfi in testa dopo 11 giornate, regalava il giusto quantitativo di riserve sufficiente a sopperire al successivo calo di rendimento. Il finale, con la striscia di risultati utili nella fase calda del campionato, fu il preludio alla storica promozione, decretata dal gol di capitan Dermaku che firmò l’1-0 nella penultima di giornata di campionato contro l’Ischia.
La rosa: inaspettati giovanissimi. E’ un Melfi che sorprende anche dal punto di vista anagrafico: la stessa squadra che non ha mai perso in trasferta e ha inanellato una serie di 9 risultati utili consecutivi è anche la più giovane del campionato, con un età media pari a 21,8 anni. L’età del capitano gialloverde è molto indicativa in tal senso: Kastriot Dermaku, l’eroe dell’ultima promozione, compirà 23 anni a gennaio ma già da quattro stagioni guida la difesa lucana con la sicurezza di un veterano (83 presenze e 4 gol per l’albanese). Allo stesso modo, non stupiscano le 26 primavere del leader per anzianità, Loris Tortori: è lui il giocatore del momento con 3 gol all’attivo (match-winner della gara con la Casertana) e un ruolo di assoluta centralità nello scacchiere di mister Bitetto (trequartista nel 4-3-1-2, pur nascendo ala destra). Insieme a Dermaku e al portiere ex Bari Pietro Perina, Tortoli è il solo calciatore confermato di una rosa rimaneggiata in estate per un buon 80% : per colmare il gap di categoria e puntare legittimamente ad una salvezza tranquilla, il d.s. Di Bari ha fatto razzia di giovani talenti – molti dei quali in prestito – in tutti i reparti. Intervento perfettamente riuscito per quel che riguarda il settore difensivo, visti gli ottimi risultati (11 gol subiti, seconda miglior difesa) che sta facendo registrare il quartetto composto, oltre che dall’inamovibile Dermaku, dalla coppia di terzini Pinna-Guerriera e dal pilastro centrale ex Lanciano Nicolas De Filippo. Curiosa la storia di Pinna: nell’estate del 2013, l’allora giovanissimo terzino del Matera si guadagnò un contratto con il Lecce in qualità di vincitore del concorso “Samsung premia il talento”: iniziò il ritiro con la squadra ma la sua avventura in giallorosso non ebbe alcun seguito. A centrocampo, il club lucano ha pescato nella fucina di giovani salentini: Edoardo Tundo, centrocampista di Galatina in prestito dal Lecce, sta molto ben figurando nella sua prima esperienza tra i professionisti (12 presenze ed 1 assist, solo 2 gare saltate). Completano il reparto la mezz’ala Giuseppe Fella – un passato nel Brindisi – e l’ex Modena Mattia Spezzani, “Arsenio Lupin” della situazione nel ruolo di centrale di centrocampo. In avanti, supportati dall’estro di Tortoli, ecco due bomber classe ’90 con un’ottima esperienza in Lega Pro (oltre 200 presenze in due): Salvatore Caturano, un passato nell’Empoli condito dalla “perla” di un’apparizione in Serie A, e Riccardo Berardino, uomo-fantasia del Chieti negli ultimi quattro anni. Entrambi sono fermi al bottino di 2 gol in campionato, in linea con un attacco piuttosto sterile dalla media realizzativa di meno di un gol a partita (11 in totale).
Ultime news: la carica del “pres” per continuare a sognare. In un clima già di per sé privo di particolari pressioni (la media degli spettatori è di 1.029 unità) e ancor più rasserenato dal ruolino di 7 punti nelle ultime 3 partite (successi casalinghi contro Casertana e Reggina, pareggio a Barletta), il Melfi ha preparato la trasferta di Lecce continuando a lavorare sul solito 4-3-1-2, modulo che mister Bitetto ha adottato fin qui in tutte le apparizioni ufficiali. Con nessun calciatore squalificato e l’infermeria vuota – salvo guai dell’ultima ora – , l’ex tecnico del Giulianova dovrebbe riproporre l’undici che bene ha fatto contro i “falchetti” campani: a centrocampo, Spezzani, Fella e uno tra Tundo, Giacomarro e Agnello agiranno a supporto dei tre “contropiedisti” Tortoli- Berardino-Caturano. In settimana, intanto, il presidente Maglione ha caricato l’ambiente con parole che suonano come ulteriore stimolo per proseguire la serie positiva anche nella più proibitiva delle trasferte: “I ragazzi ci mettono sempre cuore, umiltà, carattere e spirito di sacrificio; la nostra forza è il gruppo e la grande sinergia che si è creata tra staff tecnico, dirigenti e calciatori”.