Negro
Salvatore Negro

LECCE – Il presidente del Gruppo regionale Udc, Salvatore Negro, ha espresso soddisfazione per l’approvazione all’unanimità, da parte del Consiglio regionale, dell’Ordine del Giorno a firma dello stesso capogruppo centrista con il quale si è impegnato il Governo regionale a porre in essere ogni azione di propria competenza per evitare l’accorpamento della Sovrintendenza di Lecce alla sede di Bari.

“È un impegno che prosegue dal 2011 quando, su iniziativa del Gruppo Udc, il Consiglio regionale approvò un ordine del giorno che impegnava il Governo “a porre in essere ogni iniziativa utile per evitare lo svuotamento di competenze della Sovrintendenza per i Beni archeologici e paesaggistici di Lecce”, ha ricordato il presidente Negro.

 “La Sovrintendenza di Lecce costituisce da sempre un presidio importante per la tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, storico e archeologico del Salento. L’accorpamento con la sede di Bari comporterebbe il rischio di compromettere alcuni settori vitali della economia salentina  come quello del turismo, che ha puntato sulla valorizzazione dei beni architettonici, artistici e archeologici  del territorio registrando un trend positivo di crescita; inoltre creerebbe non pochi disagi alle imprese, ai professionisti e  agli amministratori del territorio: la conformazione geografica della Puglia e le differenze storiche e culturali dei vari territori che compongono la nostra regione da Leuca al Gargano, infatti, impongono una gestione ed una tutela diretta del patrimonio storico, artistico ed archeologico che non può essere garantita da una sola sede centrale. Infine, va sottolineato che il decreto di riorganizzazione del Mibact prevede l’istituzione della Soprintendenza “Belle arti e paesaggio”, ma non ne esplicita le modalità di articolazione territoriale; né le esigenze di risparmio economico sono da sole sufficienti per giustificare l’accorpamento della sede di Lecce a Bari”.

“L’auspicio – ha concluso il presidente Negro – è che questa nostra battaglia non sia lasciata solo nelle mani dei consiglieri regionali ma diventi propria di tutto il territorio ionico-salentino e degli stessi funzionari della Sovrintendenza che, ne siamo certi, si impegneranno al massimo per rispondere celermente alle istanze delle imprese e dei professionisti sui pareri di propria competenza, evitando così facili strumentalizzazioni che possano giustificare l’accorpamento con la sede di Bari”.

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