Nardò calcioNARDO’ (di Gabriele De Pandis) – Una giornata di emozioni forti al “Giovanni Paolo II” di Nardò. Il 3-0 all’Ostuni celebra la forza di un’ACD Nardò tecnica e affamata come la sua gente, tornata in massa ad assiepare gli spalti dell’impianto neretino. Gli occhi lucidi di Walter Monaco, nuovo tecnico dei granata dopo l’esonero di Beppe Mosca, non tradiscono quella voglia di fare che l’allenatore salentino, in tribuna data l’ufficialità definita soltanto a poche ore dalla partita dopo la fine del rapporto tra l’allenatore siciliano e la società del presidente Fanuli. In panchina ieri è stato il collaboratore Massimo Lepore a guidare il Toro. Monaco, già calciatore granata nella stagione 1998-99, ha ammirato una squadra che incarna la sua voglia di far bene, in panchina come sul campo, dopo l’esperienza più che positiva con la formazione “Allievi” dell’U.S. Lecce. Il Nardò, nonostante l’alto tasso tecnico per una categoria come l’Eccellenza, è una squadra combattiva e vogliosa: i senatori della difesa Antico e Romeo gestiscono i movimenti dialogando in neretino e lottano su ogni pallone per trovare quel successo con la squadra della propria città, gli Under sono dei fiori all’occhiello e davanti Bozzi e Rana sarebbero due calciatori di spessore anche in Serie D, per non dire in Lega Pro. In verità, l’Ostuni,

Nardò-OstuniLE SQUADRE– Il Nardò del neopresidente Fanuli sta ormai lavorando per ritornare ad essere una “grande” del calcio salentino, dopo l’onta della radiazione di dodici mesi poi seguita dalla rilevazione del titolo sportivo del Copertino per riportare il calcio nel centro neretino. La risposta molto forte del pubblico, presente in gran numero sugli spalti del “Giovanni Paolo II” è parzialmente ripagata dalla squadra in campo, autrice di 4 punti nelle prime due partite contro Ascoli Satriano (vittoria casalinga) e Casarano (pareggio al “Capozza”). Un tutto sommato buon avvio però non è bastato a evitare un fulmine a ciel sereno: nella serata di ieri l’allenatore Beppe Mosca è stato sollevato dalla panchina granata. Già partito il toto-sostituto: l’ex “Allievi” del Lecce Walter Monaco, Alessandro Longo (già a Nardò nella stagione della promozione dall’Eccellenza alla Serie D) e Claudio Pellegrino i nomi più gettonati. Reduce da una radiazione è anche l’Ostuni: la storica Ostuni Sport, esclusa dalla FIGC nel 2011, è sostituita dall’ASD Ostuni 1945 che, dopo due anni di Promozione, ha riconquistato nella stagione 2013-2014, tramite ripescaggio, un posto nel massimo campionato pugliese concluso sul campo poi all’ottava piazza. Il presente, con Alfredo Cimino sulla panchina gialloblù, parla di una squadra alla ricerca della salvezza ed ancora a zero punti, fanalino di coda del campionato d’Eccellenza assieme a Castellaneta e SudEst.

Rana Nardò calcioLA PARTITA– L’Ostuni di Cimino non nasconde subito le sue intenzioni difensive, con un 3-5-2 che anche in fase di possesso si comporta come un 5-3-2, con gli esterni di centrocampo mai oltre la trequarti neretina. Il Nardò, in attesa della guida di Walter Monaco, si schiera con il 4-4-2 a trazione offensiva guidato dalla coppia gol “barese” Bozzi-Rana e dagli inserimenti dei due esterni di centrocampo Palmisano e Caporale. È proprio Alessio Palmisano a scardinare tutti i piani difensivi ostunesi con il vantaggio giunto già al 4’ minuti: Caporale disegna una traiettoria perfetta dalla trequarti per l’ex Copertino che, poco dopo il vertice destro dell’area di rigore, scaglia una sassata al volo in diagonale che non lascia scampo a Muscato e fa esplodere di gioia il “Giovanni Paolo II”, giustamente entusiasta per un gol da cineteca. Prima del vantaggio granata, su azione di calcio d’angolo un colpo di testa di Loseto aveva fatto scattare qualche allarme nella retroguardia neretina. Il gol del vantaggio, sebbene ce ne fosse stato bisogno, mette in chiaro il canovaccio della partita: Nardò padrone del campo e Ostuni intento a giocare di rimessa, sperando in qualche ripartenza vincente. Il terreno di gioco, in cattive condizioni, non favorisce i padroni di casa, più dotati tecnicamente, e Vicedomini, metronomo del Nardò, spesso rischia l’errore dopo ogni recupero. Bozzi e Rana scaldano i motori e con le loro intese veloci cominciano a mettere in difficoltà la retroguardia brindisina, in affanno sui tagli dei due avanti neretini. La, a tratti troppa, fiducia nei propri mezzi dei granata rischia di aprire la via a qualche occasione ostunese, ma il dialogo pericoloso in area tra Picco e Mancarella e l’eccessivo attendismo della linea difensiva su due tiri da fuori non portano guai alla porta granata. Al 36’ Palmisano accende la luce della manovra granata: folata personale tra gli inermi calciatori gialloblù, cross al centro per Bozzi che si vede parata la sua zuccata e tap-in di De Giorgi annullato per fuorigioco. Il Nardò dà l’impressione di poter affondare a suo piacimento nelle file ostunesi, ma due minuti dopo un tiro da fuori di Cristofaro, parato da Picco, crea la prima palla gol per i brindisini, spreconi al 39’ con Loseto che spara alta una punizione fischiata per un fallo più che dubbio all’altezza della trequarti granata. Il secondo tempo comincia sotto il segno del Toro: Di Silvestro trova ancora Palmisano che però è frettoloso e colpisce male la sfera, favorendo l’intervento di Muscato. Il Toro, nonostante non punga spesso, sembra giocare al gatto con il topo e le infinite doti tecniche di Rana fanno sudare freddo la difesa gialloblù. La svolta del match arriva al 57’: Lorusso atterra Rana e l’arbitro estrae il secondo giallo. Nardò in power-play e partita in discesa dove cominciano a fioccare occasioni. Al minuto 59’ Rana non inquadra la porta dopo un liscio di Loseto. Il Toro sfonda sulla sinistra con Mancarella e Caporale, autori dell’ennesimo assist per Rana al 65’, poi non concretizzato dalla punta ex Bari che liscia il tiro. Giuseppe Bozzi, l’altro tenore dell’attacco neretino, rompe gli indugi e si sblocca ovviando ad un avvio di stagione così così: Rana imbecca Bozzi a centro area, taglio perfetto dell’ex Martina e tocco freddo a infilare il portiere in uscita per una gioia scaccia paura. Il 2-0 fa diventare il match un monologo granata, con Franco (entrato da 20 secondi) che all’81’ sfiora il secondo eurogol della giornata con un tiro al volo su cross di De Giorgi parato da Muscato. Proprio il portiere ostunese si guadagna la seconda espulsione gialloblù al 90’, quando i titoli di coda sembrano già scorrere sulla partita del “Giovanni Paolo II”. Vicedomini pesca ancora Bozzi al limite dell’area e fallo di Muscato sull’attaccante neretino lanciato a rete nel cuore dei 16 metri ostunesi. Rana realizza il rigore e il 3-0 finale, tra gli applausi del festante pubblico neretino, premia un Nardò più forte dell’avversario. Walter Monaco è pronto a prendere il timone di una squadra capace di collezionare tanti successi.

Bozzi Nardò calcioIL MIGLIORE IN CAMPO– Alessio Palmisano, manduriano classe 1989, è l’esterno ideale che Monaco potrà annoverare per creare superiorità numerica in zona offensiva, in quanto le folate di questo ragazzo inducono sempre i mister avversari ad optare per il raddoppio. Cuore, grinta e testa sempre alta in attesa della soluzione giusta sono le qualità di questo ragazzo che è tornato a Nardò dopo esserci già stato in D nella stagione 2010/11, prima dell’approdo in Eccellenza al Copertino. Le qualità fisiche di questo esterno non devono ingannare l’aspetto tecnico: la rete dell’1-0 sull’Ostuni conferma anche il piede educatissimo dell’esterno che vanta anche l’esperienza di Taranto, elemento voglioso di riprendersi quella Serie D calcata da protagonista per l’ultima volta proprio con la maglia granata del Toro.

SUGLI SPALTI– Dell’entusiasmo della città di Nardò per la sua rinata squadra si è già detto ampiamente, ma il massiccio numero di presenze al “Giovanni Paolo II” è dovuto anche ad una città che, a prescindere dalle rosee ambizioni della neonata ACD Nardò targata Fanuli, ha fame di calcio dopo undici mesi senza la propria squadra del cuore. Il tifo organizzato, assiepato sulla parte destra della tribuna, ha guidato l’entusiasmo dello stadio intero che spesso ha risposto presente ai cori lanciati dai “South Boys” per sostenere la squadra e la maglia granata. Per l’Ostuni, squadra in crisi di risultati, una sparuta presenza di venti sostenitori al “Giovanni Paolo II”, con una porzione di tifo organizzato che non ha superato le cinque unità, racchiuse sotto lo striscione “Solo per la maglia, solo per la città”. La partita è stata preceduta dal ricordo che Nardò ha voluto regalare a Diletta De Benedittis, 26enne neretina morta tragicamente due mesi fa in un incidente stradale lungo la statale 101 Lecce-Gallipoli. Il “Giovanni Paolo II” ha omaggiato la ragazza, nell’anniversario della sua scomparsa, con uno striscione posizionato sulla tribuna scoperta dove si leggeva: “Il tuo sorriso… Indelebile nei nostri cuori, Ciao Principessa”.

Il tabellino:

ACD Nardò-Ostuni 3-0

ACD Nardò (4-4-2): Picco; Mancarella, Romeo, Antico (86’ De Icco), De Giorgi; Caporale (81’ Franco), Vicedomini, Di Silvestro, Palmisano (72’Longo); Bozzi, Rana. A disposizione: Caroppo, Fasiello, Gigante, Rizzo. All. Lepore

Ostuni (3-5-2): Muscato; Andrisano, Lorusso, Saracino (49’ Caruso); Cristofaro, Catalano, Loseto, Balzano, Ferraro (60’ Tagliente); Basso, Miccoli (49’ Cati). A disposizione: Gioia, Giorgietti, Nettis, De Palma. All. Cimino.

Reti: 8’ Palmisano, 74’ Bozzi, 92’ rig. Rana.

Espulsi: 57’ Lorusso(O) per doppia ammonizione, 90’ Muscato (O) per fallo da ultimo uomo.

Ammoniti: 23’ Vicedomini (N), 34’ Lorusso (O), 54’Catalano (O), 60’Loseto (O), 79’Romeo (N).

Arbitro: Natilla di Molfetta

Assistenti: Donatelli di Taranto e Casula di Taranto.

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