Paganese stemma sfondo bluLECCE (di Italo Aromolo e Gabriele De Pandis) – Da squadra materasso, ad imprevedibile outsider; dall’ultimo posto in classifica, ad una salvezza non più chimerica; da un nugolo di giovani allo sbaraglio, ad un gruppo di calciatori esperti fino al punto giusto: è cambiata da così a così quella Paganese che nello scorso campionato collezionava sconfitte a ripetizione (22) nel ruolo di “cenerentola” del torneo e che oggi, invece, si presenta a Lecce con le credenziali di chi vuol salvarsi senza passare per i play-out ed ha la consapevolezza di poterlo fare senza neanche troppi patemi, soprattutto a confronto di quelle modesti concorrenti come Ischia, Melfi, Aversa Normanna e Martina Franca che sono ancora a zero nella casella delle vittorie. Con 4 punti in classifica, i presupposti ci sono tutti: la formazione allenata da un vecchio marpione di Serie C come Stefano Cuoghi è reduce dalla convincente prova casalinga contro il Messina, in cui ha surclassato gli storditi giallorossi sul piano del gioco e delle occasioni da rete ben oltre lo striminzito finale di 1-0 a proprio favore. Tra storia recente, rosa a disposizione e ultime news conosciamo meglio il prossimo avversario del Lecce nella gara che si giocherà questo pomeriggio al “Via del Mare” per la sesta giornata del campionato di Lega Pro – Girone C.

tifosi paganeseLa storia: quanto sudore per conservare la Lega Pro. La Paganese in questi ultimi anni sta vivendo uno dei periodi sportivamente più floridi della sua storia, in quanto i picchi rimangono isolati alle partecipazioni in C/1 prima ed in Prima Divisione poi. L’ascesa, cominciata nella stagione 2002-’03 dopo l’acquisizione della denominazione Paganese Calcio 1926 Srl, è partita dalla Serie D, ha visto la sua svolta nella stagione 2005-06, annata in cui gli azzurrostellati hanno vinto il Girone D del Campionato Nazionale Dilettanti guadagnandosi il pass per la Lega Pro, mantenuta fino ad oggi. La marcia della Paganese è stata roboante anche nella stagione successiva: il quarto posto della regular season è stato il preludio alla promozione raggiunta con i play-off dopo la finale col Lecco. Le tre stagioni successive di Prima Divisione hanno, fisiologicamente, invertito la rotta sul campo: la Paganese si è riabituata a lottare per la salvezza e dopo un 13° posto ed una retrocessione sul campo sventata dal ripescaggio nel 2010-’11 è arrivato il mesto ultimo posto a chiudere il primo trittico di stagioni in Prima Divisione degli anni Duemila. Il ritorno in Seconda Divisione si è rivelato però soltanto temporaneo: nel 2011-’12, sempre dopo i play-off, la Paganese ha convertito al meglio il sesto posto della regular season con le vittorie negli scontri ad eliminazione diretta con Vigor Lamezia e Chieti ed ha conquistato la Prima Divisione assieme a Perugia e Catanzaro. Il ritorno nella terza serie nazionale è poi più tranquillo: un nono posto nel 2012-2013, picco più alto del calcio recente paganese, e l’ultimo posto della scorsa atipica annata senza retrocessioni, sono gli ultimi risultati di una squadra che quest’anno lotterà ancora per conservare la categoria, cercando di tener lontano lo spettro della Serie D.

paganese calcio logoLa rosa: ne rimarrà solo uno. Ricordate la rosa della Paganese dello scorso anno? Bene, dimenticatela, perché, allenatore compreso, è stata completamente rinnovata con 20 nuovi acquisti, per un età media di 24,8 anni che pone la compagine campana come tra le più anziane del torneo. L’unico superstite della Paganese 2013/’14 è infatti Vincenzo Marruocco, estremo difensore con un passato in Serie A (a Cagliari), nonché ex della partita perché cresciuto nelle giovanili del Lecce. Insieme a lui, gli altri ex avvelenati saranno gli attaccanti Giuseppe Caccavallo e Giancarlo Malcore: il primo, match-winner della gara col Messina, ha segnato 2 gol nelle 11 presenze giallorosse dell’anno della staffetta in panchina Zeman-Papadopulo, mentre il secondo, lo scorso anno alla Nocerina e poi al Chieti, è rimasto a secco nelle 9 apparizioni di campionato nella prima squadra del Lecce 2012/’13. Completa l’attacco il napoletano, ex Modena, Domenico Gerardi, tornato nel team azzurrostellato dopo averci militato due stagioni fa con buoni risultati (26 partite e 7 gol). Un centrocampo di qualità più che di quantità rifornisce il reparto offensivo: ne fanno parte la mezz’ala Francesco Deli, che ha sempre avuto il gol nel Dna (8 negli ultimi due anni), il jolly Pietro Baccolo, che ha solo intravisto la Serie B con la maglia del Padova (5 presenze), ed il play-maker panamense Eric Herrera, leader per tre stagioni nell’Avellino. La coppia di esterni composta dal giovane Luigi Djibo (scuola Atalanta ed ex Aversa Normanna) e dall’esperto Alessandro Vinci (una vita in Serie B con la maglia dell’Empoli) protegge una difesa che ha in Antonio Bocchetti, ex pilastro di Piacenza, Frosinone e Pescara, l’elemento di maggior caratura: insieme a lui, vanno a formare quello che è sicuramente il reparto più valido della compagine campana l’ex Gubbio Angelo Tartaglia e l’ex Portogruaro Leonardo Moracci.

Mister Stefano Cuoghi
Mister Stefano Cuoghi

Le ultime: Cuoghi crede nel suo 3-5-2. La vittoria del turno infrasettimanale, raccolta tra le mura amiche dello stadio “Torre” contro un Messina sin troppo altalenante, ha aggiustato un inizio di campionato dove i campani hanno faticato a raccoglier punti. I 4 punti con i quali la Paganese condivide la quattordicesima piazza, proprio con il Messina, sono maturati con la vittoria di mercoledì e con il pareggio del debutto stagionale di Matera. In mezzo tre sconfitte: due sono casalinghe contro Reggina (1-2) e Casertana (0-2) e una ad Aprilia contro la Lupa Roma. Mister Cuoghi, nonostante i risultati poco confortanti, non ha mai cambiato il suo impianto tattico, basato su un contratto 3-5-2 che fa della difesa la propria forza. A Lecce gli azzurrostellati proveranno l’impresa giocando così, cercando di dare continuità alla prima vittoria stagionale. Davanti al “senatore” Marruocco tra i pali, il trio di difesa Moracci-Tartaglia-Bocchetti cercherà di salvare il salvabile contro Miccoli e compagni. A centrocampo le fasce, presidiate a destra da Vinci e a sinistra da Djibo (in dubbio con l’ex Prato, Alessandro Armenise), faranno da scudo alla difesa e proporranno gioco nella propria metà campo, porzione di terreno di gioco dove agiranno il regista (e capitano nonostante i 22 anni) Herrera e la coppia di mezz’ali Deli-Baccolo. In avanti, l’ex Caccavallo, dopo il gol col Messina, proverà a uscire ancora da protagonista dal “Via del Mare” dopo la partita dell’anno scorso con addosso la maglia del Gubbio. Assieme all’attaccante napoletano non giocherà il titolare Girardi a causa di guai fisici dell’ultima ora: al suo posto è probabile l’impiego dell’altro ex Malcore o, in seconda battuta, dell’ex Venezia Marco Cuoghi.

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