Marcia per il clima LecceLECCE (di Pierpaolo Sergio) –  Anche i cittadini leccesi si sono dati appuntamento ieri pomeriggio in Piazza Mazzini per partecipare alla “Marcia per il clima“, manifestazione mondiale che si celebra in più di 1500 città per sensibilizzare i potenti della Terra riuniti oggi a New York nella conferenza ONU a porre maggiore attenzione alle scelte strategiche in tema di cambiamenti climatici ed inquinamento dell’atmosfera che sono alla base degli stravolgimenti del regolare ciclo delle stagioni in tutto il mondo e, ovviamente, anche in Italia.

La manifestazione che è stata promossa da AVAAZ (Associazione Internazionale di Volontari) nel capoluogo salentino ha visto la partecipazione di centinaia e centinaia di persone che si sono radunate indossando preferibilmente in indumento verde, il colore della speranza di vincere questa sfida enorme, con in palio la sopravvivenza, come verde è il colore della Natura che lancia grida d’aiuto all’Uomo, tra i principali responsabili della degenerazione dei fenomeni climatici estremi cui assistiamo a tutte le latitudini. Il programma prevedeva anche la partenza dalla “Ciclo-officina popolare” Knos di una pedalata in bici di massa per le vie del centro.

Marcia per il clima Lecce 2Il raduno si è svolto nella centralissima Piazza Mazzini e da lì si è poi snodato un coloratissimo corteo, con i partecipanti che indossavano capi d’abbigliamento quali magliette, cappellini e impugnavano cartelli rigorosamente verdi, che ha raggiunto Piazza Sant’Oronzo dove, all’interno dell’Open Space di Palazzo Carafa, si è tenuto un convegno organizzato in collaborazione con il Comune di Lecce dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici per divulgarne le ricadute sul territorio del Salento ed i suoi abitanti.

Le istanze avanzate anche da Lecce chiedono ai governanti mondiali che si ritrovano nella Grande Mela statunitense, come pure a coloro che hanno deciso di disertarla, di accelerare la transizione alle energie rinnovabili, ridurre le emissioni di anidride carbonica e degli altri gas serra in atmosfera, bloccare la deforestazione dei polmoni verdi ed il passaggio ad una mobilità sostenibile. Appelli che, si augurano gli ecologisti, gli scienziati e tutti coloro che hanno a cuore le sorti future del nostro pianeta, siano ascoltati anche nel prossimo appuntamento già fissato per l’anno prossimo in Europa, quando il summit sarà ospitato da Parigi (Cop 21) e durante il quale si tenterà di raggiungere un nuovo accordo internazionale per cercare di limitare entro 2 gradi il riscaldamento globale rispetto al livello medio precedente all’Era industriale.

(foto fonte web)

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