GALLIPOLI (di Gabriele De Pandis)- La corazzata Brindisi va a fondo nelle acque dello Jonio, acque tinte ancora del giallorosso del Gallipoli. I padroni di casa battono per 2-1 gli ospiti in questo inedito “derby dei due mari” e fanno sorridere finalmente il pubblico del “Bianco”, accorso in buon numero per questa prima stagionale tra le mura amiche e indubbiamente felice per un primo posto a punteggio pieno dopo due partite insieme all’altra neopromossa Fidelis Andria. La vittoria, maturata meritatamente grazie ad un gioco più fluido e veloce espresso dai ragazzi di Volturo, rispetto ai biancazzurri riflette il maggior quantitativo di occasioni da rete. In verità, anche se il Brindisi al si è fatto vedere due volte nell’area di Costantino, il Gallipoli può anche recriminare per un punteggio sin troppo striminzito.
Il pallottoliere delle occasioni da rete sancisce un inesorabile 8-4 per i giallorossi, penalizzati anche dall’arbitraggio del signor Ramy non perfetto in una serie di valutazioni nell’area brindisina.
LE SQUADRE – Il Gallipoli, fresco del ritorno in un campionato nazionale dopo il fallimento del 2010, ha superato in scioltezza l’ennesima estate caldissima sul piano societario grazie al patron Marcello Barone, ed ha allestito una squadra che insegue l’obiettivo della salvezza, da conquistare soprattutto nelle partite interne. Dall’altra parte, il Brindisi del presidente Flora insegue una promozione in Lega Pro che manca ai biancazzurri dal 2011 e la campagna acquisti si è mossa in questa direzione: gli arrivi di Hernan Molinari (assente per infortunio) dal Taranto e di Ciro Danucci dal Sorrento non possono che dare manie di grandeur alla squadra brindisina.
LA PARTITA – L’inizio di partita, dopo la consueta fase di studio, fa capire subito su quali binari si muoverà il match. Il Gallo, ben messo in campo dal 4-3-3 di Volturo, blocca le fonti di gioco avversarie e si presenza, senza pungere, dalle parti del portiere biancazzurro Cattafesta. Le fasce gallipoline beneficiano dell’apporto di Emilio Volpicelli, ala destra che sin da subito ha messo in difficoltà la difesa brindisina: proprio lui al 20′ mette in moto Tedesco, ex dell’incontro, ma il tiro è debole. La risposta della squadra di mister Chiricallo arriva soltanto a sprazzi. A destra, il ’95 Lorito è una furia, ma i raddoppi di Puglia e del centrale Sportillo (classe 1978 con tanta esperienza in B a Messina e Trieste, a Gallipoli dal 2012) aiutano Rotunno, mediano ex Lecce “Berretti” reinventato terzino destro dal tecnico gallipolino, a far bene. Un tiro alto di Ancora è poi soltanto il preludio al vantaggio gallipolino: al 34′ Volpicelli calcia in modo tagliato una punizione dalla fascia destra e Mariano spizza quel tanto che basta per battere il portiere. Il vantaggio galvanizza il Gallo, ma i tiri di Giuseppe Negro (altro ex Lecce, con una presenza in A nel 2006) e Volpicelli sono rispettivamente fuori e debole. Il Brindisi squilla con una zuccata di Terracciano da corner, ma senza fortuna. La ripresa però sorride subito ai biancazzurri: al 3′ Danucci gira di testa in rete una punizione di Oliveira, per un gol fotocopia a quello dell’1-0, partito dallo stesso fronte ed insaccatosi nella stessa porta. Il pari però non è l’alba di una nuova partita: il Gallo non incassa il colpo, continua a imbastire buone azioni e il Brindisi, annebbiato, è tutto in un contropiede al 50′ dove il numero uno gallipolino, Costantino, chiude la porta in faccia prima a Oliveira e poi a Varsi. Passata la paura, è tsunami-Gallo, con Volturo che sostituisce Volpicelli con un Presicce che non interrompe la verve gallipolina sull’out destro offensivo. Mariano tira alto, un colpo di testa di Stranieri centra in pieno la traversa su cross perfetto di Rotunno e Negro grida giustamente al rigore per un mani di Ferrara al 70′ non ravvisato dal direttore di gara.
Al minuto 31 della ripresa, il fischietto piemontese nota una maglia tirata su Casalino e assegna la massima punizione. Il bomber Tedesco, brindisino doc, segna il penalty spiazzando Cattafesta e fa esplodere il “Bianco“. Il secondo vantaggio è gestito bene dal Gallo che, a parte il sussulto finale di Varsi dove Costantino risponde presente, non va mai in affanno, meritandosi la bella vittoria e l’abbraccio della sua gente. Per il Brindisi poche recriminazioni: i 400 tifosi biancazzurri giunti a Gallipoli si aspettavano un’altra partita, ma il campionato è ancora lungo e gli uomini di Chiricallo avranno tempo e occasioni per risalire la china, a partite dal prossimo match casalingo contro il Grottaglie. Per il Gallo invece, è pronto il probante test campano di Arzano.
Il MIGLIORE IN CAMPO – Emilio Volpicelli, attaccante classe 1992, ha messo in seria crisi la difesa del Brindisi con le sue folate che prendevano il via dall’out destro. Tecnica, velocità di passo e d’esecuzione e cambi di direzione fulminei hanno caratterizzato la partita di questo ragazzo che viene da Scampia. Volpicelli, attaccante ed ex capocannoniere in Eccellenza con la maglia dell’Ostuni, ha reso benissimo anche qualche metro dietro alla posizione abituale, più vicina alla porta. Oggi, quando scartava quasi scolasticamente gli avversari, è sembrato un elemento di categoria superiore e, sicuramente, ha già addosso gli occhi di squadre di B e Lega Pro. Con il Gallo è alla sua terza esperienza in Serie D dopo quelle con il San Felice e il Sant’Antonio Abate (fatta eccezione per la parentesi di Nardò nell’agosto 2013, preludio al passaggio all’Ostuni in Eccellenza).
SUGLI SPALTI – L’aria dei derby si è sentita, nonostante la calda giornata estiva che avrebbe potuto indirizzare molti tifosi verso i vicini lidi. Le tifoserie di Gallipoli e Brindisi hanno dato vita ad un’atmosfera con una temperatura ancora più alta. La tifoseria di casa, accompagnata in questo debutto da una sparuta rappresentanza di tifosi ostunesi (gemellati con gli jonici), ha accolto al meglio il ritorno della Serie D al “Bianco” poi contornato al meglio dalla bella prestazione e dai tre punti raggiunti dai ragazzi di Volturo. La Curva Sud, sempre vicina ai suoi colori, ha poi esposto uno striscione che recitava “Gallipoli merita un vero stadio”, sintomo della voglia di crescita che ha un movimento calcistico e una tifoseria che, nell’era Barba, ha saggiato la vittoria del campionato di C1 e la successiva stagione in B in giro per campi prestigiosi non ha poi I sostenitori biancazzurri, giunti sullo Jonio in 400, hanno fatto sentire in modo roboante il loro sostegno, almeno fino alla metà della ripresa, quando l’entusiasmo dei padroni di casa ha rispecchiato il dominio sul campo del Gallo.
Il tabellino:
Gallipoli-Brindisi 2-1
Gallipoli (4-3-3): Costantino, Stranieri, Cornacchia (46’Casalino), Sportillo, Rotunno; Mariano, Zaminga, Puglia; Volpicelli (58’ Presicce), Tedesco (86’ M. Negro), G. Negro. A disp: Passaseo, Alessandrì, Levanto, Solidoro, Gigante, Barba. All. Sergio Volturo.
Brindisi (4-4-2): Cattafesta, Lorito, Ferrara, Terracciano, Pellegrino, De Vivo (46’ Varsi), Danucci, Polidori, Oliveira (65’Loiodice); Croce, Ancora (75’Ciano). A disp: Pizzolato, Zinetti, Raho, Danese, Pastore, Lorusso. All. Nicola Chiricallo.
Reti: 34′ Mariano (G), 47′ Danucci (B), 76’ rig. Tedesco (G)
Ammoniti: Rotunno (G), Ciano, Lorito (B).
Arbitro: Ramy di Torino
Assistenti: Micaroni di Pescara e Basile di Chieti.