“Dovrete dirvi: ‘io ti amo e per questo ti voglio più donna, più uomo’. Quello che vi attende è il cammino insieme di un uomo e di una donna in cui l’uomo ha il compito di aiutare la donna ad essere più donna e la donna il compito di aiutare l’uomo ad essere più uomo, nella reciprocità delle differenze”: questa la raccomandazione di Papa Francesco a 20 giovani coppie di fidanzati che ha unito in matrimonio in San Pietro. Il matrimonio, ha spiegato loro, “non è un cammino liscio, senza conflitti, no, non sarebbe umano. E’ simbolo della vita, della vita reale, non è una fiction, è un sacramento dell’amore di Cristo e della Chiesa, che trova nella Croce la sua verifica e la sua garanzia”.
“E’ normale che gli sposi litighino -ha riconosciuto Francesco- è normale, sempre si fa. Ma vi consiglio -ha aggiunto ripetendo un suggerimento pratico già proposto in incontri con i giovani, ad esempio ad Assisi il 4 ottobre scorso– di non finire mai la giornata senza fare la pace. E’ sufficiente un piccolo gesto, e così si continua a camminare“.
“L’amore di Gesù, che ha benedetto e consacrato l’unione degli sposi -ha spiegato- è in grado di mantenere il loro amore e di rinnovarlo quando umanamente si perde, si lacera, si esaurisce”, ha proseguito il Pontefice. “L’amore di Cristo -ha assicurato- può restituire agli sposi la gioia di camminare insieme”. Il rito celebrato da Francesco (lo stesso che aveva presieduto San Giovanni Paolo II in due occasioni: nel 1994 e nel 2000) è stato davvero emozionante, il Papa infatti ha raccolto il consenso di ciascuno dei 40 sposi, interrogandoli uno per volta.