10694866_10203423942411769_1177422147_nMATERA (di Massimiliano Cassone) – Una gara dal gusto particolare quella tra Matera e Lecce. Non sono solo i tre punti in palio a rendere pepata la sfida, c’è un affascinante mix di cultura e arte, Sassi e Barocco, che vede di fronte le due città sfidarsi anche nel sogno di diventare Capitale della Cultura 2019. Si comincia al “XXI Settembre” con un pareggio a reti inviolate in una gara che non regala molte emozioni. Si continuerà a gareggiare per un posto nella storia della cultura… Pari giusto, anche se il Matera è da lodare per l’atteggiamento propositivo mentre il Lecce è da bacchettare. La squadra salentina produce poco, troppo poco. Ci sarà molto da lavorare per Franco Lerda. Il Lecce ha bisogno di trovare la quadratura del cerchio, bisogna capire bene, con questi interpreti, quale sia il modulo di gioco più congeniale per mietere successi. Vero è, comunque, che un punto su un campo molto insidioso sicuramente potrà tornare utile alla fine della giostra. L’anno scorso, dopo 5 giornate, il Lecce aveva 0 punti, quest’anno dopo 3 giornate ne ha 4.

PRIMO TEMPO – Gaetano Autieri re delle promozioni (Gallipoli, Nocerina e Latina) conferma il 3-4-3 con il quale ha pareggiato le prime due gare di questa stagione: Baiocco; D’Aiello, De Franco, Mucciante in difesa; Bernardi, Iannini, Coletti, Gotti a centrocampo; Guerra, Letizia e Madonia ad offendere. L’ex Bustamante rimane in tribuna. Franco Lerda schiera il solito 4-4-2 nonostante in settimana avesse provato il 3-5-2. Restano in panchina sia Miccoli che Filipe Gomes: Caglioni; Martinez, Sacilotto, Abruzzese, Lopez a formare la linea difensiva; Mannini, Salvi, Papini, Doumbia a centrocampo; Moscardelli e Della Rocca in attacco.

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Doumbia in progressione

La squadra di casa tenta subito di prendere le redini del gioco in mano ed al 1° prova la conclusione con Coletti che non trova fortuna. Il Lecce risponde con buoni fraseggi sull’asse di sinistra Lopez-Doumbia molto mobili. Dopo undici minuti, il Matera si rende pericoloso con la coppia Guerra-Madonia.  La partita diventa più vivace col passare dei minuti. Il centrocampo diventa l’habitat naturale di un nugolo di maglie “giallorosseblù” con i calciatori che cercano il pertugio giusto per far passare la palla e pungere le difese. Alla mezz’ora grande parata di Baiocco su un missile di Mannini di collo esterno destro, il portiere si salva a mani aperte in angolo. Al 33° progressione di Moscardelli che viene atterrato ai venti da metri da Coletti; calcio di punizione che batte il “barbuto” ma la sfera è ribattuta da un calciatore del Matera che si sgancia dalla barriera senza che l’arbitro lo sanzioni e faccia ribattere. I giallorossi crescono e iniziano con regolarità a martellare sulle fasce. Ed è proprio dalla sinistra che Lopez si incunea al 38° creando non pochi problemi a De Franco il quale, con l’aiuto si Mucciante, riesce a sventare. I ragazzi di Auteri però sono propositivi e quando riescono a sfuggire alle marcature diventano pericolosi; al 44° dai piedi di Letizia parte un’azione che si conclude con Guerra in millimetrico fuorigioco.

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Lerda (squalificato) in tribuna col preparatore dei portieri Vergallo

SECONDO TEMPO – Auteri ricomincia con Albadoro al posto di Madonia. I lucani fanno molto possesso palla e mirano a trovare lo sgusciante Letizia per impensierire i salentini. Ed è proprio questi al 49° minuto a colpire con un tiro a giro la traversa, con la palla che poi torna in campo, si avventa Guerra di testa ma incredibilmente conclude da ottima posizione oltre la traversa stessa. Il Lecce risponde un minuto dopo sempre sull’asse di sinistra con Lopez che serve Doumbia che punta gli avversari, tira ma la sfera termina alta. Indubbiamente succede più in cinque minuti del secondo che in tutto il primo tempo. Al 53° Chini manda in campo Gomes e richiama Doumbia, passando al 3-5-2. Il Matera in questa fase di gara gioca meglio del Lecce ed al 55° è il nuovo entrato Albadoro a mettere in mezzo una palla velenosa che Martinez riesce a deviare in angolo. È il primo di tre corner consecutivi con Letizia a batterli, poi si conclude con un tiro di De Franco che termina sul fondo. Al 60° è lo stesso De Franco ad entrare duro su Davide Moscardelli ma l’arbitro concede soltanto l’angolo. È l’ultima azione per l’ex attaccante del Bologna che, tre minuti dopo, lascia il campo a Miccoli. Il “Romario del Salento” entra in campo per tentare di accendere la luce del gioco in una giornata in cui il Lecce brilla davvero poco. E si rende subito protagonista di una sortita offensiva ma riceve, al 65°, un fallo di Coletti; calcio di punizione da circa 30 metri, ma Miccoli ci prova non trovando però la porta. I padroni di casa ci credono e cercano l’affondo vincente, non si lasciano intimorire dal blasone giallorosso e punzecchiano quando possono. Al 68° Guerra fa sponda di petto per Albadoro che ci prova dai 25 metri con un tiro non bellissimo che sbatte tra le braccia di Caglioni.

Al 72° Auteri manda in campo Pagliarini al posto dello sfinito Letizia, uno dei migliori in campo.

Il Lecce ci prova al 74° con una punizione dalla destra di Salvi ma De Franco respinge la sfera. Un minuto dopo Miccoli raccoglie la sponda di Della Rocca ma sbaglia sotto porta e non riesce a metterla dentro venendo fermato per posizione di off-side.

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Miccoli si dispera dopo l’occasione sprecata

All’83° break del Matera; la squadra lucana riparte in contropiede con Guerra che serve Paglierini col goniometro, quest’ultimo la mette in mezzo ma Abruzzese respinge, riprende Coletti che crossa ancora in mezzo per  la testa di Gotti ma Caglioni para.

I padroni di casa prendono il sopravvento e continuano ad attaccare, il Lecce è troppo statico. Al minuto 85 recriminano per un fallo dubbio di Abruzzese ma per l’arbitro non ci sono dubbi, il contatto avviene al limite dell’area. Punizione che batte Coletti con Miccoli che devia in angolo.

Fabrizio Miccoli non ci sta e tenta di suonare la carica al minuto 86: riceve da Della Rocca, si cimenta in uno slalom tra le maglie biancazzurre ma poi calcia malamente in diagonale a lato di Baiocco. Auteri, al minuto 89, manda in campo Longo al posto di Guerra. La lavagnetta luminosa indica 3 minuti di recupero. Non accade più nulla e l’incontro termina con un pari che porta i padroni di casa a tre punti in classifica, mentre il Lecce sale a quota quattro.

Miccoli si avvicina sotto il Settore ospiti, tenta l’approccio coi tifosi giallorossi lì presenti in massa, chiede un eventuale confronto con i supporters, ma riceve solo i fischi dei propri sostenitori (circa 500) che si aspettavano sicuramente di più da parte di tutti. Il Romario del Salento rientra così mestamente negli spogliatoi.

TABELLINO

MATERA – LECCE 0-0

MATERA (3-4-3): Baiocco; D’Aiello, De Franco, Mucciante; Bernardi, Iannini, Coletti, Gotti; Guerra (89°Longo), Letizia (72° Paglierini), Madonia (46° Albadoro). A disposizione: Bifulco, Faisca, Di Noia, Pino. All. Gaetano Auteri.

LECCE (4-4-2): Caglioni; Martinez, Sacilotto, Abruzzese, Lopez; Mannini, Salvi, Papini, Doumbia (53° F. Gomes); Moscardelli (63° Miccoli), Della Rocca. A disposizione: Petrachi, Carini, Rosafio, Carrozza, Rullo. Allenatore: Giacomo Chini (Franco Lerda squalificato). 

ARBITRO: Antonello Balice di Termoli.

ASSISTENTI: Alberto D’Alberto di Termoli e Luca Solazzi di Avezzano.

AMMONITI: 9° Madonia (M), 54° Mucciante (M)

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