Lecce, leccezionale.itLECCE (di Carmen Tommasi) – Un gol da incorniciare di Stefano Salvi e poco altro. Il Lecce dei grandi assenti, ben undici gli indisponibili tra squalificati e infortunati, dopo essere andato in vantaggio viene rimontato a sorpresa dalla “matricola” della Lega Unica, la neo-promossa Lupa Roma dell’ex Alessandro Cucciari. Giallorossi in campo con un 4-4-2 “mascherato” dal collaudato 4-2-3-1 con il duo Papini-Salvi a fare da spalla ad una difesa troppo molle, un centrocampo poco ispirato e un reparto offensivo che avrebbe potuto pungere di più.

DIFESADavide Petrachi non ha fatto rimpiangere il più esperto collega Nicholas Caglioni, assente per squalifica. Il portiere di Melendugno ha salvato il suo Lecce da una sconfitta ancora più amara in almeno quattro occasioni con degli interventi importanti. Ha fatto tremare, però, Rullo e soci con un’uscita al veleno in avvio di gara, ma si è fatto perdonare. Buona la prima. Nicolò Donida, l’ex Como a cui è stata affidata la fascia destra, non è indenne da colpe in occasione dei due gol della Lupa Roma, in particolar modo nel raddoppio in cui, insieme a Carini e Sacilotto, perde l’avversario Leccese. Bene in fase di spinta e pulito negli interventi, soprattutto nel primo tempo: l’impegno c’è, ma non basta. Distratto. DIFESA D’EMERGENZA: BALLERINA E IN VACANZA. SI SALVA SOLO PETRACHI.

CENTROCAMPO – Un gol spettacolare da fuori area per Stefano Salvi e poco dopo il pimpante centrocampista romano sfiora il raddoppio. Se la intende alla grande con l’altro romano, capitan Romeo Papini pur non ai soliti livelli, e non si sa chi dei due ci metta più corsa e cuore. Non molla la presa fino al fischio finale. Condottiero dal fiato sempre utile. Chi, invece, ha deluso è Alessandro Carrozza, così come Abdou Doumbia sul versante opposto. “Carro”, il gallipolino doc, ha i numeri e le belle giocate nel suo repertorio, e lo fa vedere, ma è troppo impreciso. Svaria senza sosta alla ricerca di una maggiore fortuna tra out destro e sinistro, come richiesto dal vice-Lerda Giacomo Chini, ma l’ex Verona appare stanco, con il fiato corto e questo soprattutto nella ripresa (come tutto il resto della squadra). Fuori fase. CHE GOL SALVI, TANTA”ROBA”: CARROZZA VA IN STAND-BY.

ATTACCO – Peperino e sempre pronto a scendere per aiutare la squadra, ecco Davide Moscardelli: classe, grinta e carattere al servizio dei suoi. La condizione fisica non è ancora ottimale e lascia a desiderare ma, nonostante ciò, dice la sua. Gli è mancato il gol, ma l’ex Bologna ci è andato vicino in più occasioni. Importante. Luigi Della Rocca, dopo un primo tempo in cui è stato utile a fare da sponda ai compagni, sembra essere andato a farsi la doccia prima del previsto nella ripresa, anche se c’è da dire che la difesa avversaria lo marca a pennello. Sfiora il gol: troppo poco per il brindisino ex Cremona, può e deve dare di più. Isolato e poco reattivo sotto porta. In sordina. “MOSCA” C’E’ E SI FA SENTIRE, DELLA ROCCA STERILE E SOTTOTONO.

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