I Sud Sound System
I Sud Sound System

LECCE (di Italo Aromolo) – Il Lecce e la musica: una lunga storia d’amore fatta di cori da stadio, canzoni popolari e inni ufficiali che a partire dal 1938 (anno di pubblicazione della nota canzone popolare “Arcu te Pratu”) hanno accompagnato in campo e fuori le gesta sportive dei calciatori giallorossi. Martedì scorso, durante la presentazione della squadra, lo storico binomio si è arricchito di una nuova puntata: sul palco di Piazza Sant’Oronzo, il gruppo musicale dei Sud Sound System ha eseguito in anteprima il singolo “Lu Core pe’ tie scalpita”, destinato ad essere l’inno ufficiale dell’U.S. Lecce per le prossime stagioni. Cantato in dialetto salentino e nel ritmo tipico della band (un dance-hall che molto si avvicina al reggae), il nuovo inno ha fin da subito coinvolto tutti – dai calciatori alle migliaia di tifosi accorsi in piazza – con il suo semplice ritornelloEheheh… ohohoh… Pe’ lu Lecce alè, alè, alè”.

Il brano dei Sud Sound System è soltanto l’ultimo di una serie di inni (alcuni ufficiali, altri adottati ufficiosamente dai tifosi) che lo hanno preceduto nel folklore musicale dedicato all’U.S. Lecce: “riascoltiamoli” uno ad uno.

AprAprès La Classe - SSSIl più recente è anche quello che ha avuto meno fortuna: “Pe’ lu Lecce brucia l’anima” è il titolo che abbiamo dato (non ne è nota una denominazione ufficiale) al pezzo cantato dagli Après La Classe nell’agosto del 2011, anche in quell’occasione sul palco di una Piazza Sant’Oronzo gremita per la presentazione della squadra. Rispetto all’odierno brano dei “Sud”, nel pezzo degli Après La Classe si avverte una meno intensa presenza del dialetto, così come una differenza di ritmo dovuta sostanzialmente al genere più improntato al rock della band di Cesko e Puccia. Per una serie di motivi tra cui il contestuale disimpegno della famiglia Semeraro (che ne fu la prima promotrice della produzione), quest’inno non ha raccolto grandi consensi di pubblico ed è finito ben presto nel dimenticatoio : davvero raramente è capitato di ascoltarne le note sugli spalti del “Via del Mare”.

Negli ultimissimi anni, è stato particolarmente avvicinato al mondo calcistico giallorosso quello che è l’inno alla leccesità per antonomasia: la storica “Arcu te pratu” ha fatto il suo debutto nell’impianto acustico del “Via del Mare”, iniziando a risuonare – su grande richiesta della tifoseria – durante i pre-partita delle gare del Lecce. Purtroppo, le tracce di un suo impiego a livello ufficiale sono rimaste centellinate, nonostante il pezzo cantato da Bruno Petrachi sia diventato un vero e proprio must del repertorio corale degli Ultrà Lecce.

Giallurussu SSSCambiamo musica e passiamo a due successi dei primi anni duemila che per oltre un decennio si sono avvicendati nelle vesti di inno ufficiale dell’U.S. Lecce: “Giallurussu” e “Giallorossi per sempre”. “Giallurussu”, anch’esso inciso dai Sud Sound System, ha conquistato il popolo giallorosso con le sue strofe rigorosamente in dialetto salentino e con il ritmo allegro e coinvolgente tipico delle “tre esse”. La voce di Gioy Rielli ha partorito invece la più romantica “Giallorossi per sempre”: il brano dall’incipit “C’è un cuore che batte, ma nessuno lo sente…” è stato scritto completamente in italiano e, probabilmente per questo, è il più conosciuto ed apprezzato al di fuori del Salento. Si tratta di due inni molto diversi tra loro (i tifosi salentini si dividono tra i fautori dell’uno e dell’altro) ma che sono ugualmente entrati a far parte della cultura musicale salentina e difficilmente ne usciranno, essendo rimasti ben impressi nelle orecchie di tutti i tifosi salentini, dai più veraci sostenitori ai semplici simpatizzanti.

La nostra compilation continua riportandoci indietro di quasi trent’anni, ai tempi della prima, storica promozione del Lecce in Serie A (stagione calcistica 1984/’85). L’allora presidentissimo Franco Jurlano decise di celebrare l’evento regalando a tutti i tifosi che si fossero abbonati per la stagione seguente un vinile 33 giri intitolato “Lecce grande amore” che commemorasse la massima serie con frammenti radiofonici e brani musicali incisi ad hoc. Insieme alla voce del mitico radiocronista Ezio Luzzi che da Monza annunciava l’approdo del Lecce in A al termine di Monza-Lecce, si potevano ascoltare i brani “Lecce è il cuore” di Sparapano-Gemma (cantata da N. Missoni) ma soprattutto “Lecce cha, cha, cha” di Chaly Albert, canzone che ha fatto le sue fortune sull’orecchiabile rima “Lecce in Serie A, Lecce cha, cha, cha”.

INNI LECCEGli Anni Ottanta rappresentano anche l’epopea di Bruno Petrachi, compianto cantautore locale particolarmente dedito alla causa dell’Unione Sportiva Lecce: dalla sua voce sono nate le note di “Forza Lecce mio” e “Lecce cuore mio”. Due pezzi d’altri tempi – il primo in dialetto locale, il secondo in italiano – caratterizzati dalla semplicità disarmante di una singola voce (con al massimo un paio di strumenti sullo sfondo) le cui parole ancora oggi risuonano come inno alla salentinità e alla fede giallorossa: “Lecce, Lecce sei il mio primo amore, a noi tifosi fai scoppiare il cuore, ti incoraggiamo sempre con ardore, il nostro tifo mai ti mancherà…” (dalla prima strofa di “Lecce cuore mio”).

Qui di seguito riportiamo i diversi link per ascoltare sulla piattaforma YouTube i vari inni dell’U.S. Lecce:

  1. “Lu Core pe tie scalpita”, Sud Sound System: https://www.youtube.com/watch?v=nRwKZ0rykVc
  2. “Pe’ lu Lecce brucia l’anima”, Après La Classe: https://www.youtube.com/watch?v=VuKqcHISqzc
  3. “Arcu te Pratu”, cantata da Bruno Petrachi : https://www.youtube.com/watch?v=p9h_L-Cu3l4
  4. “Giallurussu”, Sud Sound System: https://www.youtube.com/watch?v=-rM2K9tVBAY
  5. “Giallorossi per sempre”, Gioy Rielli: https://www.youtube.com/watch?v=hBIYcGaHjQc
  6. “Lecce cha, cha, cha”, Chaly Albert: https://www.youtube.com/watch?v=fJ96ygaNSfk
  7. “Forza Lecce mio”, Bruno Petrachi: https://www.youtube.com/watch?v=ar7pq2g44zI
  8. “Lecce cuore mio”, Bruno Petrachi: https://www.youtube.com/watch?v=3qdC470OkIk
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