MOSCA NARDò
Moscardelli

NARDO’ (di Gabriele De Pandis) –  Sicurezze, schemi che s’affinano e qualche incertezza in vista dell’esordio in campionato. Il Lecce batte per 2-1 un ottimo Nardò nell’inedito test di giornata e prosegue il cammino in vista dell’esordio di domenica prossima alle 12.30 ad Aprilia contro la Lupa Roma. Il punteggio finale, maturato nell’inedito arco di due tempi da 45’ e un terzo tempo da 30’, rispecchia lo stato di rodaggio avanzato dei meccanismi giallorossi, testati abbastanza bene da un Nardò che sembra tutt’altro che una compagine pronta a affrontare il campionato di Eccellenza Pugliese. Il “Toro” si è approcciato bene al match per vigore e intensità di gioco (soprattutto nel primo tempo) e ha retto bene gli attacchi giallorossi, tutti perlopiù partiti dai soliti cambi di gioco della seconda punta (oggi prima Moscardelli e poi Gaetani) orientati verso le folate degli esterni offensivi.

PRIMO TEMPO – Il Lecce prova il 4-4-2 con il quale probabilmente si presenterà ad Aprilia con Petrachi tra i pali, la coppia centrale Brunetti-Sacilotto accompagnata dai terzini Donida e Rullo, Salvi e Amodio (al posto di Papini, comunque recuperabile per la trasferta laziale) al centro, Doumbia e Carrozza sulle corsie laterali e Moscardelli a supporto di Gigi Della Rocca. Mister Mosca risponde con un Nardò compatto e ben assortito nel suo 4-2-3-1, con l’insidiosa punta Rana supportata dal trio De Razza-Palmisano-Caporale e Vicedomini in cabina di regia. L’avvio è una sfuriata del Toro. Al 1′ Caporale dribbla con un tunnel Salvi, lancia Rana che, però, di testa non corregge in rete, esaltando le abilità di Petrachi che respinge con un riflesso. Sull’azione risalta l’errore di Donida, disattento nella marcatura dell’ex Bari. Il Nardò, ben schierato da Mosca, gioca bene e fa traballare l’impianto difensivo giallorosso grazie alle geometrie di Vicedomini (ex di turno insieme a Giuseppe Bozzi e Fabio Romeo) e alla tecnica di Luigi Rana, giocatore dai passati anche in serie A con la maglia biancorossa del Bari. Il black-out giallorosso trova una pausa al 10′: Salvi recupera un pallone con una scivolata di rara impetuosità e serve Della Rocca, il cui tiro è leggermente a lato del palo destro. Col passare dei minuti, il Lecce riacquista la capacità di imbastire una rete di passaggi, ma incappa anche in errori elementari in fase di disimpegno (di Amodio e Rullo in primis) che fanno andare su tutte le furie Franco Lerda. Il cuore dei neretini, peculiarità che ha contraddistinto l’inizio dei granata, pronti a dare il 120 percento in questo test, a volte sfocia in reazioni non propriamente amichevoli: al 17′ una scivolata a piedi uniti di De Giorgi rischia di far male a Carrozza, che fortunatamente si rialza poco dopo. Attorno al 20′ il Lecce acquisisce di campo e Rosafio iscrive il suo nome nel tabellino delle occasioni con un destro secco a rientrare che sbatte contro le recinzioni. Il gol è nell’aria e arriva due minuti dopo: ancora il ragazzo di Patù crea scompiglio sulla destra, dribbling su Mancarella, cross al centro, Caroppo para la zuccata di Della Rocca ma sulla respinta si avventa Moscardelli che insacca il più facile dei gol. La rete del bomber di Mons non fa abbassare i decibel dell’encomiabile tifo neretino che risponde a dovere ai 200 supporters giallorossi presenti al “Giovanni Paolo II”, ma in campo la situazione è diversa. Carrozza (derby personale per lui, gallipolino purosangue) fa vedere i sorci verdi a De Giorgi con la sua tecnica, ma i compagni spesso non lo seguono. La difesa ballava all’inizio e continua a ballare anche in conclusione di tempo. Al 38′ Rana è in svantaggio di almeno cinque metri su Brunetti, ma il difensore calabrese si fa prima recuperare e poi dribblare dalla punta neretina, brava ad aggirare il centrale ex Chievo prima di vedere il suo tiro respinto da Petrarchi, pronto a difendere la porta del Lecce nell’esordio di Aprilia. Nell’afoso pomeriggio neretino, le note liete arrivano da Alessandro Carrozza e Davide Moscardelli. Il gallipolino al 42′ da solo dribbla cinque uomini prima di trovare la parata di Caroppo e il “Mosca”, oltre al gol, dispensa assist per i compagni di fascia in quantità industriale.

Gaetani
Gaetani si destreggia tra gli avversari

SECONDO TEMPO – Anche l’inizio di ripresa è intenso sul piano agonistico. Gaetani, fresco di firma su un precontratto che potrebbe fargli continuare l’avventura in giallorosso, lotta su ogni pallone con la tecnica e con la forza, ricorrendo anche a interventi duri che causano mugugni tra il pubblico di fede neretina. Questo Lecce, molto più sperimentale, copre bene il campo e comincia a collezionare occasioni, spesso propiziate dai piedi di Checco Lepore, inedito centrale di centrocampo insieme a Matteo Montinaro. Le intuizioni del ragazzo di San Pio portano al tiro Montinaro prima e Cicerello dopo. L’occasione dell’ex Pasculli-Boy di San Donato strappa numerosi applausi ai presenti al Giovanni Paolo II: dribbling secco con un tocco dolcissimo su Mancarella e tiro sul primo palo che non trova impreparato l’ex Verona Caroppo. Il giovane duo d’attacco Gaetani-Persano cerca di emulare i movimenti offensivi richiesti da Lerda e raggiunge ottimi risultati, aprendo tantissimi spazi per gli esterni offensivi Doumbia e Cicerello. Dopo il quarto d’ora di gioco la girandola dei cambi comincia anche per il Nardò, con l’ovazione per capitan Antico, emblematica per questo nuovo corso calcistico per la città neretina, colpita dall’onta della radiazione nella scorsa stagione ma pronta a ripartire dall’Eccellenza grazie al nuovo corso del presidente Fanuli. I molti cambi non aiutano lo spettacolo in campo e le manovre delle due squadre si riducono a delle infruttuose reti di passaggi a metà campo. Sulla sinistra Lopez e Doumbia realizzano a scambi interessanti, ma non nascono spunti che fanno impensierire il portiere neretino. Al 79′ ci prova Persano da fuori, ma il tiro è alto. Il compagno d’attacco Gaetani tenta anche l’azione offensiva solitaria, ma l’eclettica seconda punta incappa sempre in quel dribbling di troppo che interrompe la sua percussione. Sprazzi di bel gioco si vedono all’86’: Montinaro mette in moto la corsa di Lopez che guadagna il fondo e mette al centro una palla tesa dove Gaetani arriva leggermente in ritardo, non impattando bene la sfera. Dietro, la coppia Martinez-Abruzzese è una cerniera più efficace e i minuti finali scorrono in scioltezza senza pericoli per entrambe le difese.

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Il giovane classe ’93, esterno destro argentino, Santiago

 TERZO TEMPO –  L’ultima porzione di questo inedito test comincia con gli stessi effettivi, fatta eccezione per la coppia centrale: a Martinez e Abruzzese subentrano Risolo e Santiago, giovane argentino classe ’93 in prova col Lecce (ve lo avevamo anticipato in anteprima tre giorni fa), con l’argentino che va a destra al posto di Donida. Il Nardò, arroccato nei propri venti metri e pronto a colpire in contropiede, costringe il Lecce ad un faticoso giropalla al limite dell’area dove è difficile trovare il varco giusto per colpire. La “quiete” delle occasioni offensive s’interrompe al 13′ quando Bozzi si guadagna e tira alle stelle un calcio di punizione. Il peggio per il Lecce però accade poco dopo: sul successivo rinvio dal fondo di Petrachi, Risolo restituisce il pallone con un passaggio troppo forte, quasi a mezza altezza, e Il portiere di Melendugno fallisce lo stop per la più classica delle frittate difensive. Dopo qualche minuto dove i giallorossi accusano il colpo, arriva il nuovo vantaggio al minuto 22′: palla per Doumbia sulla sinistra, cross arcuato e girata perfetta di Gaetani che, spalle alla porta, insacca sul palo lontano dove Liaci può solo guardare la sfera che s’insacca in rete. Il 2-1 giallorosso mette i titoli di coda al match, concluso con il fischio del direttore di gara Macagnano al 30’ di questo inedito terzo tempo.

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Ultrà Lecce sempre presenti

TABELLINO

NARDO’ – LECCE 1-2

NARDO’ (4-2-3-1): Caroppo (46’Picco, 91’Liaci), De Giorgi (79’Gigante), Antico (65’Coccioli), Romeo(46’ De Icco), Mancarella (71’Fasiello); Vicedomini (81’ De Razza S.), Franco (64’Di Silvestro); Palmisano (81’Longo), De Razza A. (73’Frisenda), Caporale (62’Bozzi) ;Rana (87’ Romeo). All. Mosca

LECCE (4-4-2): Petrachi; Donida (91’Martinez), Sacilotto (46’Abruzzese, 91’Risolo), Brunetti (46’Martinez, 91’ Santiago), Rullo (46’Lopez); Rosafio (46’Doumbia), Salvi (46’Lepore), Amodio (46’Montinaro), Carrozza (46’Cicerello); Della Rocca (46’Persano), Moscardelli(46’Gaetani). All. Lerda

MARCATORI: Moscardelli 22′, 105’ aut. Risolo, 112’ Gaetani

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