romeroDopo la roboante vittoria della Germania contro il Brasile, i tifosi del calcio si aspettavano altre scintille nella seconda semifinale in cui Olanda ed Argentina si giocavano l’accesso alla finale del campionato del mondo.

Non è per niente bella invece la sfida tra i tulipani e i sudamericani, non si vedono né Leo Messi, Arjen Robben ma solo tanti sbadigli. Le due squadre si annientano a centrocampo e lasciano chiuse le cerniere evitando gli inserimenti gli uni degli altri. Sembra una partita a scacchi tra Van Gaal e Sabella.

In tutta la gara ci sono da annotare, di interessante, soltanto un calcio di punizione di Messi e un paio di occasioni di Higuain, in una delle quali regala al pubblico l’illusione ottica del gol; l’azione più pericolosa degli “oranje” invece arriva al tempo regolamentare scaduto con Robben, ma invece di tirare in porta si fa recuperare da Mascherano che gli morde le caviglie. Nei supplementari l’Argentina va vicina al gol con Palacio. Non bastano 120 minuti, servono i calci di rigori per decretare la vincente.

Ed è la serata di Romero; il portiere argentino neutralizza prima Vlaar e poi Sneijder regalando con il suo volo d’angelo una finale tanto attesa. Termina 4-2 per l’Albiceleste.

Sarà una finale dal gusto particolare, le due squadre, infatti, si ritrovano a ripeterla dopo due finali consecutive; in Messico nel 1986 finì 3-2 per gli argentini. Sudamericani avanti con Brown (22°) e Valdano (55°), tedeschi che pareggiano con Rumenigge (73°) e Voeller (81°) e Burruchaga a sette dal termine pose fine alle ostilità regalando la coppa alla sua squadra. Come per ironia della sorte, quattro anni dopo, in Italia sono di nuovo loro a contendersi il massimo trofeo, e questa volta vincono i tedeschi con un rigore segnato da Bremhe a sei minuti dal fischio dei minuti regolamentari.

Ora sembra la “bella” di tutte le gare; e sarà il Maracanà, un vero tempio del calcio mondiale, ad ospitare l’importantissima sfida.

 Domenica ore 22 italiane il pallone incomincerà a danzare inseguendo il sogno mondiale. È l’epilogo più giusto… Germania ed Argentina hanno dimostrato di essere le squadre più forti.

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