futuri cittì ItaliaLECCE (di Pierpaolo Sergio) – Quando non sono passate neppure ventiquattr’ore dalla clamorosa e meritata eliminazione dell’Italia dal Mondiale in Brasile 2014, ecco che la ridda di voci su chi prenderà il posto da Commissario tecnico della Nazionale azzurra lasciato vacante dalle dimissioni di Cesare Prandelli si è già scatenato. I tempi ristretti a disposizione per trovare ed impalmare il futuro selezionatore sono ristretti e bisogna pensare alle prossime qualificazioni agli Europei del 2016.

Il Consiglio federale si riunirà il 12 agosto, mentre la prossima gara ufficiale dell’Italia è in programma il 9 settembre contro la Norvegia. Una data entro la quale gli Azzurri dovranno aver sostenuto un’amichevole ancora da concordare e che si dovrebbe disputare sempre per metà agosto. Ovvio che per quella data dovrà esser già stato scelto il successore del tecnico di Orzinuovi.

Le ipotesi che raccolgono, ad oggi, maggiori consensi e risulterebbero più praticabili sono quelle che vorrebbero nuovo cittì della Nazionale italiana uno tra Roberto Mancini, Massimiliano Allegri, Luciano Spalletti o Francesco Guidolin. Ci sono poi alcuni outsider sul cui conto è lecito aprire una parentesi, ma che è praticamente impossibile che vengano messi al timone dell’Italia. Si tratta di Carlo Ancelotti ed Antonio Conte, le due soluzioni più prestigiose e suggestive in ottica, però, futura.

Roberto ManciniAd ogni modo, molto peserà la nomina anche del prossimo presidente della FIGC, dopo le irrevocabili dimissioni del presidente Giancarlo Abete. Spetterà a lui, infatti, valutare i papabili e scegliere chi dovrà prendersi la responsabilità di rifondare un’Italia ricca non di campioni, ma di polemiche e scarso materiale tecnico a disposizione.

Roberto Mancini, 50 anni, sarà libero dal 30 giugno e sarebbe una pedina gradita a patto che riduca l’ingaggio percepito al Galatasaray. A suo favore ci sono le imprese ottenute alla guida di Inter e Manchester City, piazze in cui ha riportato il titolo nazionale dopo lunghe attese.Massimiliano_Allegri

Chi ha sicuramente un ingaggio che rientra nel budget della Federazione è l’ex tecnico del Milan Massimiliano Allegri. L’ex allenatore di Cagliari e “diavoli” rossoneri, 47 anni, non ha un pedigree entusiasmante a livello internazionale, ma era già una possibile alternativa prima del rinnovo del contratto a Prandelli.

Luciano SpallettiSuggestiva la pista Luciano Spalletti, 55enne, con alle spalle ottimi risultati ottenuti sulle panchine di Udinese, Roma e Zenith di San Pietroburgo. Il suo calcio improntato all’offensività ed al divertimento ne fanno un tecnico gradito ai tifosi, nonostante l’ultima stagione oltre confine abbia sofferto di alti e bassi ed abbia ancora un altro anno di contratto col suo club, tra l’altro a cifre assai elevate. E’ un tecnico che lavora molto su e con i giovani e questo elemento potrebbe giocare non poco a suo vantaggio in un’ipotetica corsa alla pari con altri contendenti.

Antonio ConteInfine, ma solo per dovere di cronaca, ci sono le altre opzioni che appaiono davvero poco praticabili e che portano i nomi di Alberto Zaccheroni (reduce pure lui dal flop in Brasile sulla panchina del Giappone), di Carlo Ancelotti il quale, nonostante abbia espresso il gradimento ad un’avventura alla guida della Nazionale tricolore, non sembra certo essere l’elemento su cui poter contare dopo la strabiliante stagione vissuta alla guida del Real Madrid, con la vittoria della Champions League. Stesso discorso vale per il leccese Antonio Conte, legatosi nuovamente a doppio filo alla Juventus ed in predicato di poter sedere sulla panchina più criticata d’Italia ma in un prossimo futuro e non a brevissima scadenza come urge alla squadra azzurra. Impraticabile appare infine la pista Claudio Ranieri, reduce dall’esonero al Monaco e già impegnato sulla parola per un’altra esperienza all’estero.

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