rubiks_cube pngLECCE – Compie 40 anni il rompicapo che ha fatto ammattire intere generazioni. Parliamo del famosissimo “cubo di Rubrik“, che fu inventato nel 1974 dal professore di architettura e scultore ungherese, Ernő Rubik. Il gioco, che si credeva inizialmente rivolto ai bambini di tutto il mondo, ha poi incantato e tolto il sonno ad intere generazioni di adulti.

Il Cubo di Rubik si presenta con 9 quadrati colorati su ognuna delle 6 facce, quindi con un totale di 54 quadrati colorati in maniera diversa. Lo si “risolve” solo quando su ognuna delle 6 facce si ottengono 6 colori omogenei, ma è bene sapere che le combinazioni possibili sono 43.252.003.274.489.856.000, un numero impossibile da pronunciare… Per risolvere il puzzle di quadretti colorati di rosso, giallo, blu, verde, arancione e bianco si è addirittura arrivati a programmare robot che ricomponessero l’ordine iniziale di ogni faccia del cubo di un unico colore. Non sono mancati coloro che, approfittando del fatto che le tessere erano colorate da quadretti adesivi, le staccassero e le rimettessero furbescamente al loro posto.

Un passatempo intelligente, che fa bene al cervello. Un “gioco” che impegna la mente ad escogitare la strategia per risolvere l’enigma. Inizialmente, quest’oggetto tanto misterioso fu chiamato “Magic Cube“, ma successivamente divenne il leggendario “Cubo di Rubik nel 1980. Ad oggi, il Cubo è uno dei “giocattoli” più graditi al mondo con quasi 300 milioni di esemplari venduti.

cubo di rubikInizialmente Rubik pensava che il Cubo dovesse avere solo scopi didattici ed infatti si diffuse tra gli studiosi per risolvere problemi di natura statistica. E quello iniziale era diverso da quello che conosciamo oggi, era infatti di legno e con angoli smussati. ma già nel 1975 Rubik brevetta Cubo e affida alla Polthechnika, azienda produttrice di giocattoli, la distribuzione del giocattolo. Il Cubo resta quasi sconosciuto fino al 1977, ma nel 1980 una compagnia, la Ideal Toys Company, compra i diritti per venderlo a livello internazionale e da lì comincia il vero grande successo planetario del Cubo. Solo nel 1982 ne vengono venduti 100 milioni di pezzi.

Ovviamente, non poteva mancare un apposito “doodle” di Google che nella sua home page celebra i 4 decenni del giocattolo; il Cubo si ingrandisce ed è addirittura giocabile virtualmente, cioè permette agli utenti di cimentarsi nel vero e proprio crivello. Per appagare una sana curiosità, ricordiamo che il record mondiale per risolvere il Cubo appartiene a tale Mats Valk che, nel 2013, ha impiegato appena 5,55 secondi!

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