Pontedera, leccezionaleLECCE (di Italo Aromolo) – Spensieratezza tattica, freschezza atletica e qualità di gioco: il Pontedera chiude così, in netto crescendo, la sua regular season (3-1 al Gubbio, quarta vittoria nelle ultime 5 partite) e si prepara nel migliore dei modi per disputare il quarto di finale unico contro il Lecce in quello stadio che poco più di un mese fa l’ha vista capitombolare con un perentorio 3-0 targato tutto Fabrizio Miccoli. La squadra di mister Paolo Indiani, che ricordiamo pur sempre essere una neo-promossa, si classifica all’ottavo posto (quota 49 punti, 12 in meno del Lecce) a coronamento di un cammino fortemente altalenante, caratterizzato più dai bui di una realtà che la vuole ancora una spanna al di sotto delle grandi corazzate del torneo che dalle luci di una breve illusione chiamata promozione diretta. Reparto per reparto, presentiamo gli uomini più insidiosi della trappola toscana.

PORTA – Il guardiano della porta granata si chiama Matteo Ricci: il talentino 20enne scuola Empoli ha già accumulato una buona esperienza nel calcio che conta grazie a numerose apparizioni in tutte le Nazionali minori. Reduce da una prestazione maiuscola contro l’Ascoli (un rigore parato e un paio di interventi salva-risultato), non ingannino le appena 5 partite in cui ha mantenuto la porta inviolata: il ragazzo ha i numeri per sfondare.

DIFESA –  Lorenzo Gonnelli è lo stakanovista indiscusso del terzo reparto più perforato del campionato (46 gol al passivo): giovane difensore centrale che ama il contatto fisico con l’avversario, ha collezionato ben 29 gettoni in campionato viaggiando alla media voto di 6,05 a partita. I suoi 191 centimetri lo rendono letteralmente un-stoppable sulle palle inattive: lui, livornese doc, ha realizzato proprio di testa il gol più importante della carriera contro gli acerrimini rivali del Pisa, al minuto ’93 della recente sfida tra granata e neroazzurri terminata 2-2.

CENTROCAMPO – Il grande cuore di capitan Andrea Caponi, elemento nevralgico nel collaudato 3-5-2 di mister Indiani, potrà trascinare il Pontedera ben oltre i propri limiti tecnici: l’ex Valenzana entra di diritto tra i pontederesi più longevi di sempre dopo 3 anni trascorsi in Toscana conditi da quella storica doppia promozione dalla Serie D alla Prima Divisione di cui lui stesso è stato uno dei massimi artefici. Grande conoscitore del calcio di terza serie (144 presenze in Lega Pro), il grimaldello granata ha dalla sua una strepitosa media voto (6,37) indicativa di come sia stato una delle più piacevoli sorprese di questo campionato.

ATTACCO – Chapeu alla coppia più bella della Prima Divisione. I “gemelli del gol” Luigi Grassi e Andrea Arrighini stando vivendo una stagione da incorniciare tra i 15 gol a testa, un’intesa perfetta, i complimenti di mezza Italia e le attenzioni dei più blasonati dei club di Serie B.  Co-firmatari del record di reti del Pontedera (secondo miglior attacco del raggruppamento con 53 reti all’attivo), in campo i due hanno carattestiche complementari: il brevilineo Grassi rende al meglio sullo stretto, è dotato di una tecnica sopraffina e tende a svariare su tutto il fronte d’attacco per sprigionare la sua fantasia. Più finalizzatore Arrighini, uno dei calciatori dal minutaggio maggiore in tutto il torneo (2654 minuti giocati), che a suon di sportellate riesce a far valere il suo fisico da ariete senza minimamente compromettersi in termini di finezza e precisione (vedasi i 5 assist confezionati, record del girone). Nonostante entrambi siano rimasti all’asciutto nella doppia sfida contro il Lecce (0-0 all’andata, 3-0 al ritorno), la loro rapidità potrebbe mettere in seria difficoltà la retroguardia giallorossa, soprattutto nell’orchestrare quelle azioni di contropiede di cui il Pontedera è squadra maestra.

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