MELENDUGNO (di Massimiliano Cassone) – La primavera s’è affacciata nel Salento nel pomeriggio in cui sul manto erboso dello Svicat Stadium, dorato dai raggi del sole, la compagine del patron Fabrizio Camilli ha affrontato l’Avezzano, vincendo per 34-12. Quarta vittoria di fila per i “leoni verdi” che continuano la marcia verso i tanto agognati play-off.
La Svicat parte subito forte, detta i ritmi d’un gioco maschio, riuscendo ad affermare la supremazia già nei primi minuti di gara. I primi tre punti vengono messi a segno da Robuschi. L’Avezzano cerca di contenere la potenza dei “leoni” ma subisce una meta da Stubbs, che con un calcio all’ovale si apre le porte del paradiso; si va così sull’8-0, con Robuschi che dalla piazzola non centra i pali.
Gli ospiti sembrano quasi storditi e se non fosse per qualche calo di concentrazione e qualche errore di troppo nel controllo dell’ovale, oggi la squadra di coach Fedrigo avrebbe disputato la partita “quasi” perfetta; il quasi è d’obbligo visto che la perfezione non appartiene a questo mondo.
“I leoni verdi” macinano gioco ed arano il terreno, sono un gruppo e lo si percepisce anche quando con grinta si “richiamano” l’un l’altro (coach compreso) come in un coro dedito a confezionare la melodia più bella; ed è proprio l’azione del gruppo, della squadra e di quel coro accennato prima che porta Luigi Maci ad imprimere oltre la meta tutta la voglia di vincere. Questa volta Robuschi non sbaglia il piazzato e sigla il 15-0. Nel primo tempo non succede più nulla ma l’Avezzano dà sentore di essere ancora vivo e di non mollare.
I salentini si raccolgono intorno al proprio coach ed al proprio capitano, immenso anche oggi, Paolo D’Oria e si motivano emettendo il loro grido di battaglia.
Il secondo tempo inizia con un calo da parte della Svicat e con l’Avezzano che entra in partita cercando di dire la propria e di dare il massimo. Mentre però gli ospiti sgroppano e nella metà campo fanno a sportellate, arriva la meta per i padroni di casa; capitan D’Oria controlla l’ovale e dà il via all’azione che porta Palma a realizzare la meta del 20-0; magistrale il tiro dalla piazzola di Robuschi che accarezza la sfera con piede fatato e la fa girare in una danza irregolare che termina aldilà dei pali, è 22-0.
L’Avezzano però non demorde nemmeno a questo punto e prova a reagire, riuscendoci nel migliore dei modi.
La Svicat (come spesso è accaduto quest’anno) ha dei minuti in cui sembra che la nebbia vinca sul sole delle idee e subisce due mete. Sono come due schiaffi ruvidi sul volto le due realizzazioni degli ospiti che si portano così sul 22-12 riaprendo di fatto la gara.
L’urlo del capitano, però, sveglia i “leoni verdi” che tornano a ruggire e trovano, con il neo-entrato Fabio Pagliara l’ennesima meta e fugano via la nebbia e le ombre d’un bellissimo pomeriggio primaverile. Pagliara festeggia nel migliore dei modi il suo ritorno in campo dopo un lungo infortunio. Robuschi, sfortunato, colpisce il palo esterno destro ed il risultato rimane sul 27-12.
C’è ancora tempo per l’ultimo urlo, per l’ultima meta, per l’ultima gioia d’un pomeriggio che ad un certo punto sembrava potesse compromettersi: Fabio Pagliara inserisce l’overboost e fa sorridere i tifosi. Dalla piazzola arrivano quindi gli ultimi due punti che fissano il risultato sul 34-12.
Dopo tante spinte e botte, arrivano gli abbracci e le strette di mano tra i 30 in campo; poi tutti negli spogliatoi ad “assaggiare” la pasta al forno come fosse acqua in un deserto.
Al termine dell’incontro, sul terreno di gioco sono scesi i bambini della Svicat evidenziando come, dove ci siano loro, c’è sempre gioia, sorriso e la speranza d’un futuro migliore.
[…] MELENDUGNO (Car. Tom) – Avanti così. Si continua a sognare, a sperare e a lottare. Il timido sole salentino di marzo, che riscaldava il manto erboso dello Svicat Stadium, ha portato bene alla squadra allenata da Giacomo Fedrigo e del patron Fabrizio Camilli che ha affrontato e battuto l’Avezzano vincendo per 34-12. Quarta vittoria di fila per i “leoni verdi” che continuano così la marcia verso i tanto desiderati play-off (PER LA CRONACA, LEGGI QUI). […]