LECCE (di Massimiliano Cassone) – “Ai miei ragazzi del rugby; non abbiate timore di mostrare alto l’orgoglio del vostro sport, della vostra maglia, delle persone che insieme a voi lottano ogni domenica sul campo e sudano durante gli allenamenti. Siete chiamati a compiere un’impresa storica, non perdete la concentrazione. Le polemiche, strumentali e mai costruttive, non aiutano a crescere e gettano discredito sulla purezza dello sport giocato. Non siamo gente da bar sport e non dobbiamo trasformare ciò che siamo in ciò che altri vorrebbero che fossimo. Siamo la SVICAT RUGBY ASD: uno squadrone, un manipolo di valorosi, combattenti veri, siamo gente con gli attributi. Andiamo in campo a giocarcela con chi è alla nostra altezza! Io ci credo in questo sport ed in voi tutti!”
Questo il grido di battaglia del vulcanico Patron Fabrizio Camilli, ma sarebbe forse più corretto aggiungere accanto a Patron, del buon padre di famiglia che in battaglia si trasforma nel Leone più valoroso.
Questa bellissima frase d’incoraggiamento è apparsa sul profilo Facebook del noto imprenditore che in quanto a stile ricorda i Presidenti di una volta, quelli che sapevano coniugare la passione verso lo sport e il buon zelo del padre di famiglia, riuscendo così a tenere legata, con il filo dell’affetto e del rispetto, l’intera squadra.
E con il cuore pieno di speranza e gli occhi di chi vuole dimostrare di esserci fortemente, i “Leoni verdi” sono partiti per Ragusa, dove incontreranno il Padua in un incontro che odora d’antico e riporta alla mente grandi traguardi.
Recuperati tutti gli infortunati (De Gioia, Semeraro, Petrolito, Mendrino, Stubbs e Spagnoli), Coach Fedrigo ha convocato 24 “Leoni”. Eccoli qui di seguito:
PRIMA LINEA: Matteo Zazzera, Maurizio Zotti, Riccardo Capoccia, Paolo Ianne, Davide Semeraro, Francesco De Gioia
SECONDE LINEE: Davide Signore, Mario Manno
TERZE LINEE: Gabriele Signore, Talal Rathore, Sebastiano Petrolito, Mirko Corbascio
MEDIANI: Richard Spagnoli, Danilo Santillo, Federico Brillantina, Matteo Mendrino
TREQUARTI: Paolo D’Oria (c), Alessio Calabrese, Giacomo Civino, Micheal Stubbs, Luigi Maci, Francesco Palma, Riccardo Robuschi, Stefano Pagliara