Lecce, leccezionale.it(di Carmen Tommasi) – Un punto prezioso in chiave classifica, in una prestazione non bella ed a tratti soporifera, ma comunque attenta e senza “macchie”, quella del Lecce di Franco Lerda a Catanzaro. I giallorossi, dopo cinque vittorie di fila, rallentano la rincorsa alla vetta e, nonostante l’inferiorità numerica dal 19’ della ripresa per l’espulsione di Papini, riescono a portare a casa uno 0-0 che fa morale e ben sperare in vista dell’arrivo della capolista Perugia, domenica prossima al “Via del Mare”.

DIFESA – Un’altra giornata di semi-riposo per Filippo Perucchini che comunque tiene a bada la sua porta senza problemi e nel finale c’è sul tiro da fuori di Tortolano, anche perchè il Catanzaro è poco pericoloso mentre quei quattro davanti a lui sono ormai una sicurezza e questo al di là di chi scenda in campo. Il migliore del reparto è risultato l’ultimo arrivato (un gradito ritorno), Giuseppe Abruzzese: l’ex del Crotone si piazza al centro della difesa e non fa rimpiangere il “buon” Vinetot che pure così bene aveva fatto nelle ultime gare. “Chi ben comincia è a metà dell’opera”… , tanti applausi per l’ex capitano dei calabresi: peccato solo per il cartellino giallo. Nervoso e meno brillante del solito, invece, il talentuoso terzino sinistro uruguaiano Walter Lopez, fresco di rinnovo di contratto: fa comunque la sua dignitosa partita l’ex Peñarol, ma pecca di troppo nervosismo ed eccessivo agonismo in più di un’occasione. TRE PARTITE SENZA SUBIRE GOL, C’È CHI RINGHIA E C’È CHI CORRE, IL RISULTATO  È SEMPRE QUELLO.

CENTROCAMPO – Chi avrebbe continuato a fare la differenza se non fosse stato fermato da un “generoso” cartellino rosso da parte dell’arbitro è Romeo Papini: l’ex del Carpi è volenteroso in ogni zona del campo, corre e lotta per due, nonostante qualche errore in fase di costruzione del gioco. Salterà il Perugia, ed è un gran peccato, perché questo Lecce ha davvero bisogno di uno come lui. Mancano, invece, la grinta, il carattere e le giocate di Mariano Bogliacino che da un po’ di giornate non è certo quello di sempre: l’ex fantasista del Napoli, forse anche a causa del vento contro, gioca un primo tempo sottotono e senza riuscire a dare ordine e geometrie alle sua squadra. Decisamente sottotono anche il suo connazionale, Nicolas Amodio, mai entrato in partita, pur limitando le azioni del suo diretto avversario. ASPETTANDO IL “BOGLIA” DEI TEMPI MIGLIORI, LERDA SI GODE IL “PAPO” A SPRAZZI.

ATTACCO – Capitan Miccoli non è sembrato essere in giornata di particolare grazia e, nei 65 minuti disputati,  non ha fatto la differenza tranne che far annotare un bel tiro dalla distanza disinnescato a terra dal portiere Giacomo Bindi. Lerda lo ha sostituito dopo il cartellino rosso rifilato a Papini e l’ex capitano del Palermo ha lasciato il campo a muso duro. L’ingresso di Beretta e Zigoni non ha purtroppo cambiato l’inerzia del match: entrambi sono risultati molto sterili e senza dare una scossa alla gara che, a dire il vero, aveva già preso una brutta piega. POCA FAME E POCA CONCRETEZZA: CERCASI URGENTEMENTE CATTIVERIA SOTTO PORTA.

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