PapiniL’AQUILA (di Pierpaolo Sergio) – In terra marsicana, le pagelle di L’Aquila-Lecce vedono brillare la stella di uno sfortunato ed ingenuo Romeo Papini, autore di un  grandissimo gol, ma espulso a 5 minuti dall’intervallo per doppia ammonizione. Il Lecce prosegue inesorabile la sua marcia controcorrente di risalita nella graduatoria, battendo 1-0 a domicilio il L’Aquila dopo un’attesa durata mezzo secolo ed allungando la serie di successi consecutivi, ora giunta a quota 4. Sorride Lerda e sorridono i tifosi giallorossi, felici per questi altri 3 punti messi in carniere dimostrando di saper stringere i denti e di fronteggiare senza eccessivi patemi un avversario quotato e con un uomo in più in campo per quasi un’ora di gioco.

1. PERUCCHINI: Tornava oggi titolare dopo la panchina contro la Salernitana per un attacco influenzale e ha dimostrato di non aver patito più del lecito il turno ai box. Ottimo con i piedi su inzuccata di Carcione in avvio di gara ed in tuffo in apertura di ripresa su tiro da lontano dei marsicani. Poi controlla con freddezza le velleità dei padroni di casa. VOTO: 7

2. D’AMBROSIO: Lerda lo manda in campo fin dal 1′ preferendolo a Sales. Prova a dare profondità alla manovra giallorossa in avvio di match poi, in considerazione dell’inferiorità numerica, limita le incursioni in avanti per curare l’avversario di turno. VOTO: 6.5

3. VINETOT: Controlla l’ex Pià con pochi affanni e raddoppia spesso su De Sousa, dando man forte a Diniz. Se la cava abbastanza bene in entrambe le operazioni, soprattutto nella ripresa. VOTO: 7

4. PAPINI: Il missile terra-aria che spedisce alle spalle di Testa rovina i festeggiamenti per le 100 presenze del portiere Testa con la maglia dell’Aquila, ma si tratta di un euro-gol tanto bello quanto importante per il prosieguo della stagione del Lecce. Poi subisce due ammonizioni in un solo minuto (!) e viene espulso al 40′ da un arbitro apparso antipaticamente intransigente solo verso i salentini. VOTO: 7

5. DINIZ: Pronti, via si becca un discutibile cartellino giallo da parte del severissimo Mangialardi. Gli toccava un cliente scomodo come De Sousa e lo ha neutralizzato con carattere e mestiere. VOTO: 7

6. LOPEZ: Salva un’incursione di De Sousa alla disperata, rischiando l’autogol in scivolata. Per il resto spinge con la solita grinta sulla sua fascia e copre adeguatamente in fase difensiva, sia pure con qualche errore in appoggio di troppo, dimostrando che le voci di calciomercato non lo scompongono. VOTO: 6.5

7. FERREIRA PINTO: Partita di sofferenza e sacrificio per il brasiliano che sbaglia qualche aggancio di troppo che poteva garantire un po’ di respiro in più ai propri compagni. VOTO: 6 (dall’85’) MELARA: s.v.

8. AMODIO: Particolarmente in ombra quest’oggi. Dopo l’espulsione di Papini deve però necessariamente prendersi in mano le redini del centrocampo e fare schermo davanti alla difesa, tentando di accompagnare le sortite offensive dei compagni. VOTO: 6.5

9. BOGLIACINO: L’eroe della sfida di sabato scorso sfiora soltanto il gol del possibile 0-2 su punizione a metà ripresa, ma la conclusione si spegne sull’esterno della rete abruzzese. Prova a dare geometrie alle giocate del Lecce e si mette al servizio della causa salentina ripiegando all’occorrenza. VOTO: 6 (dal 77′) BERETTA: Un gran tiro a giro da fuori area per l’ex attaccante del Pavia che meritava miglior sorte. Dimostra di essere in gran forma e spolvero, risultando utile nelle ripartenze della squadra leccese. VOTO. 6.5

10. MICCOLI: Il capitano non è in condizione e si vede lontano un miglio. Prova a timbrare il cartellino su una punizione dal limite che si spegne alta di poca. Per il resto, poca roba. Gioca anche oggi un solo tempo, ma stavolta per necessità tattiche. VOTO: 5.5 (dal 46′) SALVI: Entra subito in clima partita e mette più di una toppa lì dove la mancanza di Papini rischiava di risultare fatale per il Lecce. VOTO: 6.5

11. DOUMBIA: La sua velocità rischia di scompaginare la difesa aquilana in diverse occasioni. Oggi, pur senza brillare come in altre occasioni, offre una prova di carattere e sacrificio. VOTO: 6.5

ALL. LERDA: Sorride soddisfatto a fine partita e ne ha ben donde. Il suo Lecce è, domenica dopo domenica, una macchina che si avvia a diventare quasi perfetta. Se avesse a disposizioni tutti gli effettivi in piena forma si soffrirebbe sicuramente di meno. Neutralizza la superiorità numerica avversaria con uno schieramento assennato e senza fare mai le barricate. VOTO: 7.5

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